Per molti commentatori politici americani, quelli più riflessivi,
l'11 settembre 2001 ha segnato l'inizio della terza guerra mondiale. Comunque essa vada a finire, una cosa è certa: per comprendere il mondo dovremo pensarlo diversamente, e rinunciare a molti dei modelli che fin qui abbiamo adoperato.
Di fatto, la mappa e il globo sono modelli opposti del mondo, e l'una esclude l'altro. Dalla prima, anzi dalla tecnica di riduzione di questo a quella, discende la prospettiva e tutte le forme del territorio cui siamo abituati, secondo un rapporto che è l'esatto contrario di quel che a scuola ci hanno insegnato: la mappa non è la copia del mondo, ma è il mondo la copia della mappa.
Ecco in quale senso davvero dopo l'11 settembre nulla sarà più come prima, ed ecco perché ciò di cui abbiamo urgentemente bisogno è, prima d'altro, una nuova geografia.