IL DISCO DEL GIORNO
"Breakfast In America", Supertramp, da "Breakfast In America" (Deluxe Edition) del 2010, Universal
Nati in Inghilterra grazie ai fondi di un benefattore olandese, i Supertramp vivono per dieci anni nel semi-anonimato fino a quella colazione in America che li avrebbe sfamati per sempre! L'album, del 1979, frantuma le classifiche, restando per sei settimane al n. 1 della top ten americana e, con diciotto milioni di copie vendute in tutto il mondo, si consacra uno dei più fortunati bestseller della storia della musica. "Breakfast In America" è la quintessenza del pop; un disco semplice e diretto, adatto a tutti e per tutte le stagioni; facile da ascoltare, ma con arrangiamenti molto curati e intricate armonie vocali. Un album sul sogno americano e sulla sua retorica. Andando oltre l'apparenza, infatti, si riescono subito a cogliere l'amarezza e la disillusione tipicamente europee, anzi tipicamente inglesi, nascoste sotto la patina dell'ottimismo di maniera. Come dimostra la stessa copertina che ha, in primo piano, una sorridente cameriera che serve la colazione e, sullo sfondo, una Manhattan con, al posto dei grattacieli, scatole di cereali, posate (come banchine del molo), scatole di uova, bottiglie di aceto, ketchup, senape. Nel retro, sono raffigurati i Supertramp che fanno davvero colazione e leggono il giornale.

IL DVD DEL GIORNO: "Le Vie dei Farmaci" (2010), regia di Michele Mellara e Alessandro Rossi, prodotto da Mammut Film-Coop. Voli
Finalmente, dopo essere stato trasmesso dalle emittenti televisive di oltre venti Paesi del mondo ed essere uscito in Home Video negli Stati Uniti e in Australia, "Le Vie dei Farmaci" sarà distribuito anche in Italia in DVD. L'interrogativo che ha spinto i due registi, Michele Mellara e Alessandro Rossi, a girare questo "documentario dai devastanti effetti collaterali" è uno: "Perché nel Sud del mondo ci sono ogni anno quindici milioni di persone che muoiono a causa di malattie che sarebbero facilmente curabili?". A questa domanda cerca di rispondere proprio "Le Vie dei Farmaci", più che un film, un'indagine capace di svelare i meccanismi che si nascondono dietro al vero e proprio monopolio planetario messo in atto da Big Pharma (ovvero il cartello delle cinque più importanti multinazionali produttrici), responsabile, in maniera più o meno diretta, del perdurare di emergenze sanitarie apparentemente irrisolvibili. Mostrando i legami tra WTO, grandi case farmaceutiche e governi dei Paesi sviluppati, focalizzando la propria attenzione sul meccanismo-trappola dei Trips (brevetti internazionali creati appositamente per salvaguardare gli interessi di Big Pharma), il documentario racconta quello che è un vero e proprio massacro quotidiano che potrebbe facilmente essere evitato.