di Guido Barlozzetti
Chiusura in gloria dell’Auditel per l’ultima serata del Festival di Sanremo, 11.4 milioni di spettatori e il 60% per una notte che non finiva più e che dopo le due ha prodotto il verdetto: vittoria per Diodato che canta Fai rumore, davanti a Francesco Gabbani e ai Pinguini Tattici Nucleari. E vince pure il premio della Critica e il Premio Lucio Dalla.
Si esce da queste cinque serate con la certezza della conduzione di Amadeus e di un compagno di strada come Fiorello nel ruolo del fuori schema, con improvvisazioni che non finivano più, un interruttore capace di accendersi no stop qualunque fosse l’argomento. "Cazzeggio", come ha detto lui. Una formula che ha convinto il pubblico e lo ha fatto rimanere davanti al televisore, con la pazienza per accettare uno show di quasi sei ore, con il cast de La mia banda suona il pop - De Sica, Abatantuono, Finocchiaro, Ghini e Paolo Rossi - che appare oltre le due e una proclamazione che continua a essere rimandata, per far posto anche alle notizie di un Tg che però non arriva. E forse giustamente perché a quell’ora che notizia vuoi dare se non quella di chi ha vinto a Sanremo.
Amadeus ha messo alle spalle le polemiche, si è anche permesso di mettere la parrucca di Maria De Filippi, rovesciando il gioco con Fiorello. E’ pronto per fare il bis il prossimo anno.
Serata quattro, ascolti top sulla linea delle altre, Sanremo 70 ormai viaggia verso la conclusione e si concede una divagazione del tutto originale quando ormai lo show si va a concludere.
Esplode la coppia Morgan-Bugo. Il primo reinventa il testo della canzone trasformandolo in una reprimenda nei confronti del presunto partner che non gradisce e lascia il palco! Mai successo in settant’anni che qualcuno mollasse la scena pur tanto agognata. Sconcerto, Amadeus parla di “defezione” che costa ai due la squalifica dalla serata finale. Rapporti burrascosi? Una trovata per trasgredire e farsi pubblicità? In ogni caso, di questo si parla per tutta la giornata.
Da ricordare la vittoria tra le Nuove Proposte di Leo Gassman. Proseguono le incursioni perfino torrenziali di Fiorello, che si presenta con una testa di coniglio e trova il modo di intrattenersi a lungo sulla minzione maschile. Ricomposto lo screzio con Tiziano Ferro, benedetto da un bacio che ormai è un rituale caratteristico del Festival.
Gag di Amadeus con Francesca Sofia Novello sul passo avanti/passo indietro tra maschile e femminile. Infine, standing ovation con saluti video di Benigni e Vasco Rossi per Vincenzo Mollica ormai prossimo alla pensione.
La terza serata di Sanremo sale ancora, oltre il 54% di share e 9.8 milioni di spettatori. Ormai la linea è questa.
Stavolta è solo Amadeus e forse l’assenza di Fiorello lo rinfranca. Fa l’indispensabile e guida il bastimento che ancora una volta naviga fin quasi alle due della notte. Il copione prevede i duetti dei Campioni, impegnati a celebrare i grandi successi e le canzoni memorabili dei settanta anni del Festival.
Perle della serata: Amadeus con la maglia Juventus/Inter; le accompagnatrici Georgina Rodriguez, moglie di Cristiano Ronaldo seduto in prima fila, nemmeno troppo coinvolto; la star albanese in rosa Alketa Vejsiu, che parla a raffica; le sette cantanti in coro per la dignità della donna; l’energia dei Pinguini Tattici Nucleari, di Rancore e ancor più quella di Piero Pelù con Cuore matto di Little Tony; Mika che canta Fabrizio De André e Bobby Solo che fa Bobby Solo con Una lacrima sul viso.
Nota a parte per Roberto Benigni. Entra con la Banda Musicale e dopo un’introduzione che non teme la ridondanza si dà alla recitazione del Cantico dei Cantici, con lettura orgiastico-erotica che forse non convince gli esegeti e neanche il Teatro Ariston.
Oltre il 53%, e quasi 9.7 milioni di spettatori, il Festival di Sanremo continua a salire negli ascolti rispetto alle scorse edizioni. E allunga nella notte fino a sfidare le ore piccolissime, al punto che a mezzanotte erano scesi sul palco solo sei dei dodici Campioni in lizza.
Il fatto è che più ancora degli scorsi anni Sanremo è diventato uno show-contenitore che tra una canzone e l’altra del concorso mette un po’ di tutto: la reunion dei Ricchi e Poveri, il duetto fra Tiziano Ferro e Massimo Ranieri, i monologhi di Emma D’Aquino sui rischi mortali per chi fa informazione e di Laura Chimenti sulla donna, il lavoro e la famiglia, Gessica Notaro e il coraggio di chi ha saputo resistere al dramma della violenza che sfregia, e poi lo show di Zucchero e di Gigi D’Alessio, e pure Novak Djokovic che si metta a palleggiare con Fiorello, davanti all’incredulo Amadeus.
Ormai il Festival deborda, ancorato a una doppia conduzione, o un conduttore Jeckyll/Hyde, il versante composto e educato di Amadeus e le irruzioni che scompaginano e dispettose di Fiorello.
La prima serata ok.
Dieci milioni di spettatori e 52% di share per l'esordio di Sanremo70. Amadeus vince con i numeri, accompagnato e sorvegliato da Fiorello che inaugura lo spettacolo con la tonaca di Don Matteo. Recuperati i target giovanili con una percentuale oltre il 60% nella fascia 15/24, a conferma di una squadra di cantanti che allinea tanti protagonisti della giovane canzone italiana.
E poi le donne che conquistano la ribalta. In modi diversi, sullo sfondo delle polemiche per alcune espressioni di Amadeus nella presentazione delle sue collaboratrici sul palco. Diletta Leotta si esibisce in un monologo sul dono della bellezza che si è ricevuta, mentre Rula Jebreal interpreta un accorato appello contro la violenza del femminicidio e per la dignità della donna. Temi per i talkshow: l'abbigliamento-pelle di Achille Lauro, i risultati della giuria demoscopica, le lacrime di Tiziano Ferro.