IL ROSSO

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Un giorno, un pittore, che si chiamava Pascal, innamoratosi dello splendore del colore giallo e della bellezza del colore verde, pensò di creare un colore che raccontasse le sue emozioni, così si munì di erbe, fiori, foglie, frutti e ortaggi, di un mortaio, di un vaso di vetro e di un frullatore, scelse tra le erbe, i petali dei fiori, le foglie, i frutti e le verdure. Non solo raccolse i campioni ottimali, ma anche quelli più luminosi, perché voleva creare un colore che fosse brillante, lucente, luminoso, vivace ed allegro come le sensazioni che il nostro artista provava davanti allo spettacolo della natura.

Tagliò a pezzetti irregolari tutti gli ingredienti scelti, li triturò, schiacciò e pestò nel mortaio. Ne ricavò un composto piuttosto curioso ed insolito, una poltiglia di un colore variegato, mai visto del mortaio nel vaso di vetro e, mentre si interrogava su come potesse migliorare il composto e renderlo più vivace, allegro e luminoso gli venne la brillante idea di aggiungere una sostanza oleosa e profumata. "Ora sì che va bene!" - gridò felice. "Adesso devo testare il colore!" e cominciò con un pennello magico a colorare i fiori, che erano palliducci ed esangui. Ma ... al tocco del pennello ... le rose, i papaveri, i garofani, i ranuncoli, i gladioli, le calle e perfino la stella di Natale divennero vigorosi, forti, vivaci ed allegri.

"Passiamo ai frutti e alle verdure"- disse - "Dei frutti e delle verdure così dolci e saporite non possono essere incolori!".

Quindi colorò le fragole, le ciliegie, i lamponi, le mele, le barbabietole, qualche peperone e qualche peperoncino, i pomodori, i ravanelli ed alcune cipolle.

"Ed infine", disse, "non posso non colorare il FUOCO che ci dona il calore e non colorare il SANGUE, così importante per la vita".

Poi si guardò intorno, estasiato, ed esclamò esultando "Lo spettacolo meraviglioso della natura e della vita è completato! Questo colore, lo chiamerò rosso!"