VITE E FATTI MEMORABILI (ALMENO PER ORA)

VITE E FATTI MEMORABILI (ALMENO PER ORA)

Un medico Doc

di Guido Barlozzetti

 

I medici tornano su Rai1, con Luca Argentero che interpreta il primario Andrea Fanti nella serie in quattro serate Doc/Nelle tue mani, prodotta Da Rai Fiction e dalla Lux Vide di Matilde e Luca Bernabei.

Partenza molto buona, quasi 7.2 milioni di spettatori con oltre il 26% di share hanno seguito la prima serata. Un successo che dice di una serie capace di colpire i sentimenti degli spettatori, tanto più in un tempo difficile come quello che stiamo attraversando.

Hanno una lunga storia televisiva i medici in tv. Il pubblico li ha sempre accolti con l’attenzione che si deve a qualcuno che si occupa della nostra salute e di tutto ciò che può insidiarla. In genere, nelle serie tv hanno prodotto protagonisti dediti alla comprensione e al salvataggio del paziente: qualcuno ricorderà forse il mitico Dr. Kildare nella prima metà degli anni Sessanta. Oggi, nella serialità americana, hanno lasciato il posto a scombinati come il Dr. House o lo specializzando Shaun Murphy di The Good Doctor, o alla squadra di Grey’s Anatomy.

Da noi il medical drama mancava da un po’ e Doc/Nelle tue mani lo rinverdisce prendendo spunto dalla storia vera di un medico, Piero Piccioni, che ha scritto un libro, Meno dodici, sulla sua esperienza, da cui hanno preso ispirazione gli sceneggiatori Francesco Arlanch e Viola Rispoli.

Chi è Andrea Fanti? Un primario decisionista fino all’arroganza, un tipo che al paziente perplesso e indifeso sentenzia con aria definitiva: “il medico sono io e lei è il paziente. Comando io”. Per sua fortuna, oltre al carattere autoritario è bravo e ha un intuito che non sbaglia.

I colleghi lo temono, lui ha intrecciato una storia con la collega Giulia (Matilde Gioli), le sue diagnosi centrano sempre il bersaglio, ma... un caso è andato male e un giovane paziente non si è salvato, lui stesso nutre qualche dubbio su come sia andata e probabilmente ha qualche sospetto, solo che un colpo di pistola sparato dal padre della vittima gli sconvolge la vita. Fanti si salva ma ferito alla testa perde la memoria degli ultimi dodici anni e si risveglia con una sfasatura che gli rimette indietro l’orologio e gli azzera l’attualità. Non riconosce la figlia Carolina, non sa che un figlio è morto, non ricorda che si è separato dalla moglie - che è pure l’amministratrice dell’ospedale - ignora di essere il primario e vede in Giulia solo una collega.

Dunque, il problema è rimettere insieme i pezzi di un’identità, cominciare un training di recupero e ripartire nella professione accettando di lavorare dal gradino più basso.

Doc/Nelle tue mani segue il tortuoso percorso di riconquista di sé, che però non vuol dire per Fanti tornare ad essere quello di prima. Nelle nuove condizioni lo vedremo pian piano ricostituire un’identità e un comportamento consapevole, nell’intreccio di confronti, esperienze, problemi che la vita dell’ospedale gli propone. Ricominciando dal basso, assume un punto di vista diverso e capisce quanto i valori della comprensione e dell’empatia siano importanti con i pazienti e con gli altri.

Questo asse principale della storia s’intriga con la detection che il protagonista svolge man mano che riacquista coscienza e concentrazione su ciò che gli è accaduto, e con il sistema dei rapporti che via via si ristabiliscono all’interno dell’ospedale. Non uno sfondo, ma la cornice sostanziale di tutta la storia: Doc ne racconta il back, il dietro le quinte, i casi che i medici devono affrontare con tutte le tematiche tecniche e umane che si portano dietro, le gerarchie, le rivalità, i rapporti sentimentali che si mescolano con quelli professionali.

Si capisce perciò come l’albero del cast sia assai largo, così come la combinatoria dei rapporti che consente: oltre a Giulia, alla ex-moglie Agnese Tiberi (Sara Lazzaro) e alla figlia (Beatrice Grannò), due colleghi e amici, Lorenzo Lazzarini (Gianmarco Saurino) e Enrico Sandri (Giovanni Scifoni), che molto lo aiutano, un medico che ha qualcosa da farsi rimproverare, Marco Sardoni (Raffaele Esposito), e un bel gruppo di specializzandi.

Va detto che se la storia coinvolge - e parecchio - lo deve oltre che allo script anche al lavoro della regia. Jan Michelini e Ciro Visco hanno lavorato sul realismo delle scene, con la macchina a mano, un montaggio serrato e una colonna sonora incalzante. Al centro, il nostro medico, il dottor Fanti, di cui Luca Argentero ha reso il double face della vita e le diverse tonalità della rinascita, partecipazione, intensità emotiva e un pizzico d’ironia. Un nuovo personaggio per la fiction di Rai1.

Il primo passo è stato felice.

 

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