Quante volte l'abbiamo vista, la Regina Elisabetta che avanza sorridente in macchina, il vetro della portiera tirato su, e saluta sudditi e fedeli di tutto il mondo con la mano guantata di bianco.
Saluta tutti, anche noi che la guardiamo da lontano, sullo schermo della televisione e non sui viali che da Buckingham Palace la portano, che so, a Westminster.
Delusione, la mano che vediamo agitarsi è finta, roba da non crederci, un congegno che sta alla Regina azionare quando crede.
Una banalissima mano di legno tenuta da un asta e inguantata di bianco, l'hanno regalata a Elisabetta degli studenti australiani e lei che di humour ce l'ha da vendere, con tutto lo snob che può avere una Regina, è rimasta entusiasta del regalo e ha deciso che era talmente divertente da non poter rinunciare a usarlo.
Dunque, sappiate che il saluto regale è una messa in scena e che il sorriso elisabettiano, oltre che dalla gioia per la venerazione che le dimostrano gli inglesi, dipende da quel gioco che si è fatta installare a bordo della sua macchina, la Bentley State Limousine realizzata nel 2002 proprio per lei in occasione del Giubileo d'oro. Cinquanta anni di regno, diventati ormai sessantasei, ben oltre il limite che sembrava irraggiungibile della Regina Vittoria.
A rivelare il marchingegno è stata la figlia della Regina, la Principessa Anna, che l'ha confidato a Robert Hardmann, biografo ufficiale della sovrana. Un'altra delle tante curiosità che accompagnano da sempre il lungo cammino di Elisabetta. Gli adorati corgies che le scodinzolano intorno, la borsetta che a seconda della posizione diventa un codice attraverso cui comunicare con i collaboratori, i cappelli e le vesti dalle tinte più bizzarre, indossate con inappuntabile aplomb.
La Regina è diventata la letteratura di se stessa, la sua durata ha finito per trasformarla ancora in vita in un mito che è già oltre il tempo e lo spazio. Cosa di più rassicurante, per tutti, non solo per il suo popolo, di una Regina che attraversa i decenni e supera tutte le tempeste, anche quelle che avrebbero potuto affondarla come il fallimentare matrimonio di Carlo con Lady Diana e la morte di lei nel Tunnel de l'Alma a Parigi?
Questa mano semovente aggiunge una nota curiosa, anche un poco macabra, ma alla fine prevale l'humour che si espande da Elisabetta e la fa diventare un gioco. Adesso aspettiamo di scoprire che anche la Regina non è altro che un simulacro, un automa debitamente rivestito delle fattezze reali messo lì per sostituire una Queen che merita di riposare per la veneranda età che ha raggiunto.