La Torre di Pisa continua a pendere, ma un po' meno. In venti anni ha recuperato quattro centimetri.
Sono le conclusioni del Gruppo di sorveglianza che da più di diciassette anni controlla lo stato di salute del monumento. I professori Salvatore Settis, Donato Viggiani e Carlo Sabia annunciano che la Torre ha corretto in meglio le previsioni del Comitato Internazionale coordinato da Michele Jamiolkowski, a cui si devono i rilevanti lavori di consolidamento tra il 1993 e il 2001.
Una storia lunga e piena di incertezze, la Torre è stata riaperta al pubblico nel 2001 dopo undici anni di chiusura. "La Torre - spiega Nunziante Squeglia, docente di Geotecnica dell'università di Pisa e collaboratore del Gruppo di sorveglianza - da quando è iniziata la cura ha ridotto la sua pendenza di circa 2mila arcosecondi, più o meno mezzo grado. Le «oscillazioni » ora variano alla media di 1/2 millimetri l'anno ma quel che più conta è la stabilità del campanile che è migliore delle previsioni iniziali".
Un incubo, ma secondo alcuni studiosi anche una salvezza, la pendenza avrebbe infatti protetto la Torre dai terremoti devastanti, quattro, che si sono susseguiti dal 1280 a oggi. Questo aspetto insieme alla natura argillosa del terreno avrebbe creato le condizioni per una sorta di "isolamento sismico" impedendo che la Torre entrasse in risonanza al verificarsi dell'onda sismica e crollasse.
Iniziarono il 25 marzo del 1173 i lavori per la costruzione del campanile della Cattedrale di Santa Maria Assunta. Le fondamenta furono lasciate riposare per un anno, secondo una consuetudine per quel tipo di edifici. E' incerto il nome dell'architetto, forse il Diotisalvi a cui si deve anche il Battistero o un Bonanno pisano di cui parla Giorgio Vasari.
Certo è che, arrivati al terzo livello, il terreno cominciò a cedere e l'opera venne interrotta per un secolo, fino a quando nel 1275 si ricominciò sotto la guida di Giovanni di Simone e Giovanni Pisano, che aggiunsero altri tre piani. Alla metà del Trecento tutto fu concluso con l'aggiunta della cella campanaria.
L'instabilità ha sempre costituito un problema, con intervalli più o meno lunghi. Si intervenne nell'Ottocento, togliendo grandi quantità d'acqua, con il risultato però di creare ulteriori difficoltà, al punto che nel 1993 lo spostamento dalla sommità dell'asse era valutato in 4.47 metri, circa 4,5 gradi. I lavori di consolidamento hanno inserito cerchiature e tiranti d'acciaio, contrappesi di piombo e hanno consolidato le fondazioni.
E i risultati, sulla base delle recenti verifiche, sembrano confortanti. La Torre continua a pendere, come deve, chi potrebbe mai immaginarsi una Torre… raddrizzata, ma almeno per i prossimi tre secoli non dovrebbero esserci problemi.