GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA

Un ramo fiorito di mimosa.

 

Tante storie sulle origini, una Giornata per ricordarle tutte

La giornata dedicata alla Festa della Donna è legata, soprattutto in Italia, al clima culturale degli anni Settanta, del quale a suo tempo il giornalista Giampiero Mughini tracciò un profilo accurato nel libro “Il grande disordine” [Mondadori, 1998 - 329 pagine].

Infatti l’episodio che provocò una prima seria riflessione sulla condizione femminile fu, a margine del contemporaneo avvento del Movimento femminista, la manifestazione tenutasi a Roma l’8 marzo del 1972, alla quale prese parte l’attrice statunitense Jane Fonda.

Accadde che la protesta degenerò in violenti tafferugli con le forze dell’ordine, in un’atmosfera alla quale si è ispirato lo scrittore Mauro Evangelisti nel suo recente romanzo “Io odio tutti” [CartaCanta, 2017 – 128 pagine, 13.00 euro]. Tuttavia l’episodio fece aprire gli occhi sulle richieste di diritti avanzate dalle donne, senza distinzioni di ceti sociali e attraverso dinamiche che non erano emerse nemmeno nella stagione contestataria del ’68.

Tuttavia la ricorrenza affonda le radici nelle battaglie politiche che infiammarono il dibattito pubblico ai primi del Novecento. In particolare fu all’interno delle lotte socialiste, in Europa come in America, che maturò una generale presa di coscienza sull’emancipazione delle donne.

La stessa data dell’8 marzo fu individuata all’interno di quell’incalzante processo storico (fatto di Congressi internazionali, di rivolte proletarie, di incendi nelle fabbriche, di repressioni poliziesche…) in modo da farla coincidere con l’inizio della rivoluzione russa del 1917, al punto che originariamente fu indicata come la Giornata internazionale dell’operaia.

Fu, dunque, la galassia comunista a marchiare le prime rivendicazioni del mondo femminile. A partire dal febbrile coinvolgimento di Rosa Luxemburg, figura simbolo dello spirito rivoluzionario di quella stagione, che a partire dagli anni Dieci si impegnò per prima a favore del diritto di voto alle donne, denunciando nello stesso tempo i bassi salari di cui erano oggetto, lo sfruttamento sul posto di lavoro e le discriminazioni sessuali.

Il crescente isolamento della Russia, seguito alla Seconda guerra mondiale e il sopraggiungere di altri problemi sociali, mano a mano fecero perdere la memoria storica della iniziativa, che negli anni assunse implicazioni legate più al costume e meno alla politica – pure se i partiti di ogni colore hanno cercato volta per volta di riappropriarsene.

E’ trascorso molto tempo, ma una testimonianza preziosa all’interno di questo dibattito rimane “Il secondo sesso”, il saggio pubblicato nel 1949 da Simone de Beauvoir [Il Saggiatore, 2008 – 763 pagine, 24.00 euro]. Compagna nella vita di Jean-Paul Sartre, la scrittrice francese dimostrò nel suo testo come una società non poteva dirsi civile senza puntare a una paritaria partecipazione di uomini e donne.

 

Dagli archivi Rai, il cammino delle donne verso la parità

Le origini della cosiddetta Festa della Donna, legate alle lotte per il riconoscimento dei diritti politici e giuridici, sono state ben raccontate dalla professoressa Alessandra Gissi a Il tempo e la storia di RaiTre. Ascolta la puntata dal titolo “8 marzo” (durata 44 minuti).

Anche il diritto di voto per le donne, un fatto che oggi appare scontato, è stato frutto di una dura conquista, avvenuta solo a metà del secolo scorso. Ascolta “Il voto alle donne: la lunga strada” (durata 45 minuti) da Il tempo e la storia.
La radio ne parla di Radio3 ha dedicato a questo tema la puntata dell’8 marzo 2016 (durata 84 minuti), in occasione dei 70 anni dall’acquisizione del diritto.

Negli anni ’60 ha mosso i primi passi in Italia il Movimento femminista (durata 45 minuti), raccontato da Il tempo e la storia.
Uno dei risultati raggiunti dallo spirito di rinnovamento e progresso nel campo della parità dei generi, di cui il Movimento si fece portatore, fu la riforma del diritto di famiglia del 1975 (durata 37 minuti), approfondita ancora da Il tempo e la storia. La donna fu finalmente equiparata completamente all’uomo nel nucleo familiare e si garantì per la prima volta anche la tutela giuridica dei figli illegittimi, nati fuori dal matrimonio.

Dall’inizio della Repubblica ad oggi non sono mancate figure femminili che si sono distinte per merito, intelligenza, coraggio e talento, rendendosi promotrici di importanti conquiste sociali e culturali: Maria Montessori, Grazia Deledda, Rita Levi Montalcini, Nilde Iotti. Le ha ricordate Eco della storia di Rai3, nella puntata “Italiane” (durata 54 minuti).

 

Scorci letterari e cinematografici per celebrare le donne

Donne vittime di imposizioni, soprusi e violenze sono una realtà del passato che appare, purtroppo, ancora oggi assai attuale. Un triste esempio è la storia di Bianca II di Navarra, vissuta nel 1400, principessa alla mercé dei giochi di potere maschili. Naviga la nostra esclusiva opera multimediale a lei didicata del ciclo La versione di Eva.

Le lotte femminili e femministe hanno, tuttavia, portato a grandi passi avanti nel corso del tempo. Il cambiamento dell’atteggiamento nei confronti delle donne, avvenuto nel nostro Paese dalla metà dello scorso secolo ad oggi, è stato raccontato da grandi autori della letteratura e del cinema.

La condizione della donna nel Dopoguerra, in un clima borghese e morale che imponeva limiti e, allo stesso tempo, faceva nascere il bisogno di superarli, è stata indagata da Cesare Pavese. Il suo romanzo breve “Tra donne sole" ha ispirato il film "Le amiche" di Michelangelo Antonini nel 1955. Memoradio ce ne ripropone una lettura (durata 26 minuti).

Gli anni Cinquanta sono anche quelli del divismo femminile raccontato in "Siamo donne" del 1953, film composto da cinque diversi episodi diretti rispettivamente da Rossellini, Visconti, Zampa, Franciolini, Guarini. Per riscoprirlo ascolta la puntata dedicata de Il cinema alla Radio (durata 74 minuti).

Nel 1960 l’attenzione di Vittorio De Sica e Cesare Zavattini si posò sulla storia di una figura femminile eroica, la madre vedova Cesira, protagonista di un romanzo di Alberto Moravia ambientato durante la Seconda guerra mondiale. Nacque così il capolavoro cinematografico “La ciociara” che, grazie anche alla magistrale direzione di De Sica, valse il premio Oscar come migliore attrice a Sophia Loren, da sempre ritenuta un esempio di donna caparbia e combattiva, determinata ad affermarsi nonostante le umili origini. Ascolta Il cinema alla radio di Radio3 che racconta la pellicola (durata 72 minuti).

Altra diva del cinema del Dopoguerra che ha dato voce e volto alle donne italiane, incarnando la popolana e la ribelle, la sciantosa, la prostituta e la madre di famiglia, è stata Anna Magnani. Ascolta il ritratto di donna moderna e indipendente, forte e fragile al tempo stesso, che ne ha fatto RaiStoria con “Anna Magnani, dalla luna con amore” (durata 55 minuti).

Natalia Ginzburg, una delle più importanti scrittrici italiane del Novecento, che ha vissuto il fascismo, la guerra e la persecuzione razziale, ma ha anche visto cambiare la considerazione della donna nella società, si è interrogata spesso sul significato dell’esperienza femminile e sulle sue contraddizioni. Lessico femminile è stato l’incontro-spettacolo con il quale Radio3 ha festeggiato lo scorso anno l’8 marzo. Margherita Buy ha letto alcuni brani della Ginzburg tratti da opere come “Le piccole virtù” e “Lessico famigliare”, in una drammaturgia di Gioia Costa. Loredana Lipperini ha moderato l’incontro, che ha ospitato anche le scrittrici Sandra Petrignani e Paola Soriga. Riascolta la serata (durata 105 minuti) in cui le donne parlano di donne.

Di un mondo femminile nuovo ha parlato anche un uomo che ne è rimasto affascinato: Andrea Camilleri. Dalla raccolta di racconti intitolata, appunto, “Donne” sono stati tratti dieci cortometraggi da dieci minuti ciascuno che rappresentano sfaccettature e tipologie di donne forti, libere, sfrontate, ma sempre molto femminili, che hanno ammaliato il celebre scrittore prima che diventasse tale, negli anni della sua giovinezza. Attraverso la prospettiva peculiare di un intellettuale, vengono rappresentare delle donne che scelgono la modernità come unica via possibile per ottenere la propria totale affermazione nella società in cui vivono. Ascolta le audiodescrizioni delle puntate andate in onda su RaiUno.

Concludiamo con l’omaggio alle supereroine del cinema e della tv di ieri e di oggi che il programma Canicola di Radio2 ha fatto in occasione della festa della donna 2016. Donne forti, che difendono bene non solo se stesse! Ascolta la puntata (durata 30 minuti).

 

 

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