Domanda: Cos’è l’Alleanza Sportiva Italiana?
Risposta: L’ente è l’erede del Centro Nazionale Sportivo Fiamma che cominciò la sua attività nel 1948. Siamo andati via via sempre più valorizzando l’aspetto educativo e di progettualità sportiva. Ad oggi la nostra organizzazione è consolidata sul territorio nazionale raggiungendo numeri di tutto rispetto. Con noi sono tesserate circa undicimila associazioni sportive. Sono numeri che possiamo considerare lusinghieri per il lavoro di questi ultimi quattro anni. Sostanzialmente abbiamo raddoppiato il numero di iscritti e triplicato il numero delle associazioni. Numeri che sono stati valutati con grande favore dalla nostra assemblea tenutasi poco tempo fa, che in quella occasione mi ha riconfermato Presidente.
Domanda: Tra le vostre tante iniziative ha attirato la nostra attenzione La corsa del ricordo.
Risposta: In essa si esprimono valori forti e fondanti dello sport e dell’italianità. Quest’anno si è svolta la quarta edizione della manifestazione in febbraio, a Roma.
Domanda: Com’è presente il vostro ente rispetto alla disabilità?
Risposta: Segnaliamo con favore delle iniziative legislative nelle quali le attività sportive parolimpiche hanno pari dignità di quelle comunemente intese. Abbiamo quindi ora, grazie a questi innovativi interventi legislativi, un contenitore per le attività sportive dei disabili: il Comitato parolimpico. Noi come A.S.I. abbiamo il desiderio di essere presenti in questi settori, ma dobbiamo prima confrontarci con questo Comitato di riferimento. Con le nostre strutture e i nostri tecnici territoriali possiamo essere di supporto a questi progetti di integrazione.
Domanda: Lo sport può essere un percorso di integrazione sociale per i disabili?
Risposta: Lo sport è un processo d’integrazione sociale che non riguarda solo il mondo della disabilità.