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La Rai e la disabilità

di Guido Barlozzetti

 

Il 3 dicembre torna l’appuntamento della Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità, istituita dall’ONU nel 1992 per promuovere l’inclusione e combattere ogni forma di discriminazione. Tema di quest’anno: Non si lascia indietro nessuno… Mai!

La Giornata ha tratto ulteriore forza dalla Convenzione sui diritti delle persone con disabilità adottata nelle 2006 che ribadisce il principio di uguaglianza e la necessità di garantire a chi si trovi in questa condizione la piena ed effettiva partecipazione alla sfera politica, sociale, economica e culturale della società.

La Convenzione è uno strumento importante che si rivolge a tutti gli Stati e li invita ad adottare tutte le misure necessarie per eliminare gli ostacoli che si frappongono al godimento di questi diritti e ad assicurare la partecipazione piena a tutti gli aspetti della vita e dello sviluppo.

La Rai, in particolare con la Direzione Pubblica Utilità, partecipa all’evento, a conferma di un impegno strutturale e continuativo.

Appartiene infatti alla missione delle servizio pubblico l’attenzione nei confronti del mondo della disabilità, in tutte le sue manifestazioni e su tutto l’arco delle problematiche che la riguardano. Fa parte intrinseca del servizio universale a cui è tenuto il servizio pubblico radio-televisivo, che in quanto tale nessuno deve escludere e tutti deve raggiungere e coinvolgere, mettendo ciascuno in condizione di fruire al meglio dell’offerta audiovisiva.

Questo impegno ha due versanti che si corrispondono: da una parte, l’aspetto editoriale che governa la comunicazione e dunque la sensibilità verso tematiche che riguardino l’esclusione, la marginalità e la condizione della disabilità; dall’altra, la necessità tecnica di approntare tutti gli strumenti e i sussidi che consentano un’adeguata ricezione e partecipazione anche da parte di chi si trovi in condizione di difficoltà sensoriale, in particolare il pubblico dei non vedenti e degli ipovedenti, e quello dei sordi.

La storia di questa attenzione comincia nel maggio 1986, quando la Rai inaugura la trasmissione dei programmi con sottotitoli.
Da allora il Servizio Sottotitoli si è qualificato per una costante ricerca volta a trovare il linguaggio più giusto da usare nella sottotitolazione, grazie anche ad una collaborazione sempre più stretta con l’allora Istituto di Psicologia del Consiglio Nazionale delle Ricerche (oggi Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione del CNR) e con le organizzazioni dei sordi, soprattutto l’Ente Nazionale Sordomuti (ENS).
Questo lavoro ha fatto sì che si formasse nel tempo una squadra fortemente specializzata di operatori.

La prima trasmissione preregistrata dotata di sottotitoli è andata in onda il 5 maggio del 1986. Si trattava di un film, La finestra sul cortile, con la regia di Alfred Hitchcock.
Il primo telegiornale in diretta nella Lingua Italiana dei Segni (LIS) è andato in onda nel 1994, mentre il primo Tg in diretta sottotitolato nel dicembre del 1999.

La programmazione con la sottotitolazione per non udenti si è via via allargata.
Dalle 15/20 ore dei primi cinque anni si è passati alle 30 del 1994 fino alle 43 settimanali del 1999.

In questi 20 anni il salto è stato rilevante, viene oramai coperto il 90% della programmazione dei canali generalisti, dalle sei alla mezzanotte, per un totale di 17.000 ore annue sottotitolate in lingua italiana sulla pagina 777 di Televideo. A queste vanno aggiunte altre 1400 ore di programmi sottotitolati su Rai Play (+ 30% rispetto allo scorso anno) e l’inizio della sottotitolazione sui canali tematici Rai Premium e Rai Ragazzi.

Alle diverse edizioni del Tg1, Tg2 e Tg3 in LIS si affiancano oggi una edizione giornaliera dedicata del Tg di Rainews 24 e una striscia informativa sempre sul canale all news.

La stessa modalità si applica ai principali appuntamenti istituzionali: i messaggi in occasione delle crisi di governo, i discorsi del Presidente della Repubblica, le conferenze stampa del Presidente del Consiglio dei Ministri, le tribune elettorali e referendarie, il question time da Camera e Senato.

Negli ultimi mesi la traduzione in LIS ha coperto anche i momenti liturgici più significativi della Pasqua e le funzioni religiose celebrate dal Papa. E ha affiancato i sottotitoli negli episodi del cartone animato La Pimpa e nelle lezioni dei docenti all’interno del programma La banda dei fuoriclasse.

La fruizione attraverso la Lingua dei Segni sta riguardando sempre di più i prodotti di intrattenimento attraverso l’utilizzo della piattaforma digitale Rai Play.
Vanno ricordati in questo senso l’esperienza innovativa del Sanremo Live LIS 2020, e poi i concerti di Laura Pausini, Fiorella Mannoia e Vasco Rossi, il programma Con il cuore nel nome di Francesco, la trasposizione teatrale de I 10 comandamenti di Benigni, le cerimonie di apertura e chiusura del Festival del Cinema di Venezia, fino alla serata del Disability Pride, l’evento che ogni anno si tiene in diverse località del mondo per richiamare l’attenzione dei media e del pubblico, in un’orgogliosa e aperta rivendicazione di una condizione che riguarda tutti.

Da sottolineare quest’ultimo appuntamento: si è trattato infatti della prima trasmissione in diretta, su Rai Play, interamente dedicata al tema della disabilità.
In più di due ore ha affrontato le questioni di fondo sul piano culturale e della comunicazione, richiamando i valori della reciprocità e della condivisione, contro ogni ghettizzazione e contro la logica dell’accoglienza che finisce per rimarcare le differenze e, dunque, le barriere.
Per la prima volta un conduttore professionista, Guido Barlozzetti, è stato affiancato da un disabile, il presidente del Disability Pride Carmelo Comisi.

Per quanto riguarda le disabilità visive, l’attenzione è altrettanto elevata: vengono ormai audiodescritti quasi tutti i programmi di genere film e fiction di prima serata e, dallo scorso anno, si è passati ad audiodescrivere anche programmi in diretta - a partire dall’ Opera Tosca, per passare al Festival di Sanremo, al Concerto di Vasco Rossi, al Disability Pride.

Su questa linea si inseriscono, sia il Palinsesto Speciale Accessibile curato da Rai Pubblica Utilità e fruibile su Rai Play proprio in occasione del 3 dicembre, che lo speciale di O anche no in onda il 3 dicembre in seconda serata su Rai2 - di cui Rai Pubblica Utilità ha curato l’accessibilità, partendo dai sottotitoli, passando dall’audiodescrizione, fino a giungere alla copertura integrale in LIS.

 

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