VITE E FATTI MEMORABILI (ALMENO PER ORA)

Un semplice gabinetto di un bagno

Il bagno del futuro

Un progetto che riguarda una delle più antiche e imprescindibili attività umane. Il nostro ricambio con l'ambiente esterno, che tutto il tempo trascorso da quando circoliamo sul pianeta ha parzialmente risolto per alcuni e lasciato allo stato brado e naturale ancora per tanti, con conseguenze igienico-sanitarie drammatiche.

Non è affatto singolare che Bill Gates, creatore di una delle più grandi aziende mondiali che si occupano di digitale e tecnologie immateriali, abbia deciso di concentrare l'attenzione su questo primordiale e, allo stato delle cose, ineliminabile bisogno umano. Il computer, da un lato, e il reinvented toilet, il bagno del futuro, dall'altro. Bit e..., si potrebbe essere anche più radicali, urine e feci.

Gates è andato in Cina e ha presentato ai cinesi e al mondo il progetto.

Ha ricordato che il problema è drammatico, oltre cinquecentomila bambini al di sotto dei cinque anni muoiono ogni anno per il degrado della condizione ambientale in cui si trovano a vivere. La perdita di reddito e i costi assistenziali assommano a 200 miliardi all'anno. E due miliardi e trecento milioni di persone non hanno ancora la possibilità di accedere a strutture igieniche adeguate.

Questi numeri sono stati snocciolati da Bill che teneva in mano un barattolo del principale scarto solido che ci contraddistingue, non certamente quello che è entrato nei musei d'arte contemporanea, la Merda d'artista di Piero Manzoni, perché qui non si tratta di un'esperienza estetica e della decontestualizzazione del quotidiano per farlo trapassare nell'aura dell'arte. Qui si affronta una questione che è insieme sanitaria, economica e ambientale.

Ha spiegato che quel barattolo potrebbe contenere "fino a 200 trilioni di rotavirus, 20 miliardi di batteri di Shigella e 100.000 uova di vermi parassiti". Una minaccia per la vita di tanti che lo ha motivato a un progetto su cui negli ultimi sette anni la Fondazione che si intitola a lui e alla moglie Melissa ha investito 200 milioni. Cifre che, certo, vanno messe in relazione anche con la grandezza dei fatturati di Microsoft stimati a oltre 110 miliardi di dollari per il 2018 e con i 90 miliardi del patrimonio personale. E tuttavia va ricordato che sono circa 30 i miliardi di dollari con cui Gates ha contribuito alle iniziative delle sua Fondazione, secondo una tradizione che appartiene al capitalismo illuminato americano. Socializzare gli utili, specie quando raggiungono livelli esponenziali.

Ed ecco il risultato, un water che funziona con pannelli fotovoltaici. Da qui arriva l'energia per un reattore biochiomico che a base di elettrodi purifica i rifiuti, scomponendoli in idrogeno, fertilizzanti e acqua che lui, Bill, assicura pulita. La macchina è costruita in modo da raccogliere e riutilizzare tutti gli scarti. Ciclo e riciclo, insomma. Autosufficienza ed ecologia.

Il prezzo? Calerà man mano che neo-water si diffonderà, fino a una cifra attorno ai 500 dollari. In Cina, in particolare, l'intenzione di Gates è di promuovere una rivoluzione del bagno che dovrebbe portare a installarne 64.000 entro il 2020.

E' bello, oltre che curioso, pensare che mentre utilizzi i programmi di Microsoft, stai indirettamente contribuendo all'igiene del mondo.

 

Torna alla Homepage di Rai Easy Web