Oggi approdiamo ad un altro grande amore di Vincenzo: quello per i fumetti. Gli esordi di questa passione risalgono alle prime visioni dei cartoni animati che la nonna Noemi gli faceva vedere prima di portarlo all'asilo. Erano a Toronto e nonna Noemi, nell'asilo frequentato da Vincenzo, faceva la cuoca.

 
Fu proprio a Toronto che Vincenzo incontrò Braccio di Ferro, Topolino, Superman e Batman. Era affascinato dalle storie raccontate dai fumetti e si appassionava alle vicende di Poldo Sbaffini (il divoratore di hamburger) e di Pippo (il filosofo dei fumetti). 
Vincenzo non è mai stato un vero e proprio collezionista di fumetti, ma, piuttosto, ama definirsi un "custode" di libri di fumetti: ha conservato anche tutte le grandi parodie di Walt Disney, dai Promessi Sposi a Casablanca.
 
La passione di Vincenzo per il fumetto è stata "premiata" dall'amico precocemente scomparso Andrea Pazienza, che lo fece entrare con il nome di Vincenzo Paperica come personaggio di ben 12 storie a fumetti. Andrea Pazienza era molto legato a Vincenzo. La notte che nacque Caterina, la figlia di Vincenzo, Andrea dedicò alla piccola la copertina di una storia a fumetti intitolata Lupi, in cui ritraeva l'arrivo di Caterina sulla terra sul dorso di un'aquila reale. Di fatto, la morte di Andrea Pazienza è raccontata da Vincenzo come uno dei suoi dolori più grandi.
 
Più avanti, il personaggio di Vincenzo Paperica fu riproposto dal Raffaello del fumetto Giorgio Cavazzano, su testi di Vincenzo stesso. In queste nuove storie, Vincenzo Paperica incontrava tutti quelli che il Mollica in carne ed ossa avrebbe voluto incontrare: da Stanlio e Olio a Totò.
 
 
 
 
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