"Uomini e Profeti"- "Dialoghi". “Dal profondo cielo o dall’abisso”. A centocinquant’anni dalla morte di Charles Baudelaire. Con Gabriella Caramore, Nicola Muschitiello, Antonio Prete e con Padre Giustino Farnedi
- Andato in onda:07/10/2017
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Baudelaire lo si può leggere in tanti modi: in lui la bellezza e la morte, il cielo e l’abisso, la pienezza e la noia, l’effimero e l’eterno si susseguono, si rincorrono, aprono ogni volta un diverso orizzonte sull’umano. Su tutto, però, si stende un velo di dolorosa pietà, di compassione creaturale che rende vicino sia a un senso religioso della vita sia alla esigente sensibilità contemporanea. Abbiamo chiesto a due dei suoi traduttori di guidarci dentro la complessa architettura dei suoi versi. In diretta dal complesso monumentale San Pietro di Perugia nell'ambito del festival "Voci dal borgo" conduce Gabriella Caramore con Antonio Prete e Nicola Muschitiello, traduttori e studiosi di Charles Baudelaire e con Padre Giustino Farnedi Abate dell’Abbazia di San Pietro.
Suggerimenti di lettura
Nicola Muschitiello, La rosa eterna: (poesie 1972-2012), Aragno 2015
Charles Baudelaire, I fiori del male a cura di Nicola Muschitiello - Prefazione di Enzo Bianchi, Rizzoli 2017
Antonio Prete, I fiori di Baudelaire. L'infinito nelle strade, Donzelli, Roma 2007
Antonio Prete, Compassione. Storia di un sentimento,Bollati Boringhieri, Torino 2013
Antonio Prete, Il cielo nascosto. Grammatica dell'interiorità, Bollati Boringhieri, 2016