“Ci troviamo all’epoca dell’imperatore Settimio Severo cioè all’inizio del terzo secolo d. C.  Questo è il momento in cui a Roma viene prodotto un documento straordinario, una pianta monumentale della città […] tutta scolpita su lastre di marmo […] Su uno di questi frammenti è raffigurato un monumento un po’ particolare: si vede una sorta di corridoio che sembra girare tutto intorno a un cortile quadrato, formando degli angoli retti e su un lato è affiancato da un’ esedra. […] Dentro il corridoio è incisa una scritta TEATRUM BALBI. […] Ma questa non è la raffigurazione di un teatro romano, così come lo conosciamo in genere, e allora, perché quella scritta?”