L’essere umano è dotato di un’intelligenza appena sufficiente per constatare chiaramente la sua incapacità nel comprendere il mondo reale. Se si potesse comunicare a ognuno questo senso di umiltà, tutta la sfera dei rapporti umani ne trarrebbe vantaggio” Albert Einstein in una lettera alla regina Elisabetta del Belgio, 1932

Nel novembre 1915 il trentaseienne Albert Einstein pubblicò in quattro brevi pagine quello che sarebbe diventato il nucleo della teoria della relatività generale. Le equazioni riportate in quel lavoro sono ancora oggi alla base della teoria della gravitazione della fisica moderna e sono considerate da molti come una delle conquiste intellettuali più alte della storia del pensiero. Descrivendo l’universo su larga scala in maniera elegante e fisicamente rigorosa, la relatività generale è, secondo una famosa definizione del premio Nobel Max Born: Una grande opera d’arte, la più sorprendente combinazione di penetrazione filosofica, intuizione fisica e abilità matematica.

L’anniversario dei cento anni dalla pubblicazione è l’occasione per Radio3 di raccontare la teoria della relatività generale, ragionare sulla vita e le opere dello scienziato tedesco e giocare con i tanti aspetti della personalità e della vita di Albert Einstein diventato la prima global popstar della scienza. 

Ogni sabato Il romanzo della scienza celebra i 100 anni della relatività, 17 puntate ognuna con un narratore protagonista, accompagnate dalle musiche, i libri, i quadri e i film che in questo secolo hanno tratto ispirazione e nutrimento dall’opera e dalla vita dello scienziato più famoso del mondo. 

E’ maledettamente ignorante il fisico teorico davanti alla natura e davanti ai suoi allievi Albert Einstein all’amico Paul Ehrenfest, lettera del 15 marzo 1922.