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Biografia
Si è laureato in Paletnologia presso l’Università La Sapienza di Roma dove ha frequentato la Scuola Nazionale di Archeologia. Dal 1979 presta servizio come funzionario archeologo presso il Mibact: ha lavorato nella Soprintendenza Archeologia dell’Abruzzo, dell’Etruria Meridionale ed, attualmente, presso la Direzione Generale Archeologia. Ha condotto scavi e ricerche sia all’estero (Libia, Cipro, Francia, Germania) che in Italia occupandosi, in particolar modo, di archeologia funeraria portando alla luce necropoli utilizzate fra la fine dell’età del Bronzo e la romanizzazione. E’ membro del Consiglio di Amministrazione della Soprintendenza Speciale di Pompei, Ercolano e Stabia; si occupa con la Procura della Repubblica di Roma e con il comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale del recupero dei materiali archeologici trafugati illecitamente.
Per Museo Nazionale ha raccontato Il guerriero di Capestrano del VI secolo a.C.
I culti funerari dei popoli italici
Di Vincenzo D'Ercole
Attraverso un ampio repertorio di oggetti, rinvenuti nelle sepolture di necropoli abruzzesi, è possibile ricostruire usi e costumi delle civiltà che popolarono quei luoghi fin dal Neolitico. I diversi sistemi di inumazione, i manufatti collocati a fianco dei defunti e la distribuzione sul territorio delle sepolture stesse rappresentano informazioni utili agli archeologi per ricostruire stili e condizioni di vita differenti.
In onda domenica 31 luglio | ore 13.00. Ascolta la puntata >>
Biografia
Vincenzo d’Ercole è nato a Castel Viscardo, in provincia di Terni, il 5 febbraio 1952, residente a Roma.
Si è laureato in Paletnologia presso l’Università La Sapienza di Roma dove ha frequentato la Scuola Nazionale di Archeologia. Dal 1979 presta servizio come funzionario archeologo presso il Mibact: ha lavorato nella Soprintendenza Archeologia dell’Abruzzo, dell’Etruria Meridionale ed, attualmente, presso la Direzione Generale Archeologia. Ha condotto scavi e ricerche sia all’estero (Libia, Cipro, Francia, Germania) che in Italia occupandosi, in particolar modo, di archeologia funeraria portando alla luce necropoli utilizzate fra la fine dell’età del Bronzo e la romanizzazione. E’ membro del Consiglio di Amministrazione della Soprintendenza Speciale di Pompei, Ercolano e Stabia; si occupa con la Procura della Repubblica di Roma e con il comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale del recupero dei materiali archeologici trafugati illecitamente.
Per Museo Nazionale ha raccontato Il guerriero di Capestrano del VI secolo a.C.