Il cambio di allenatore (in settimana Kurtinaitis è stato avvicendato dal suo vice Bolshakov) giova a Cantù, che espugna il campo di Varese (82-92). Per la Openjobmetis (10 sconfitte nelle ultime 11 gare tra campionato e Champion League) è crisi profonda.
La Red October ha condotto in pratica dall'inizio alla fine, con un gioco fluido che nei primi due quarti ha messo in grave crisi la Openjobmetis e le ha consentito di avere un vantaggio massimo di 25 lunghezze (38-63 al 22'). Varese ha reagito con un veemente terzo periodo di gioco (31-13 il parziale a suo favore che le ha quasi permesso il miracolo (69-71 al 30').
Ma nel finale Varese non ha più avuto lucidità per ribaltare il risultato. Nel primo quarto guida sempre Cantù (5-10 al 3', poi 11-16 al 6' e 18-26 al 9'), con le triple di Darden, Callahan e Waters, mentre Maynor (10 punti) è l'unico terminale offensivo della Openjobmetis, in difficoltà anche in difesa (20-28 alla prima sirena).
Anche il secondo quarto è un monologo canturino, sempre a suon di triple (ben 7 all'intervallo lungo, con Waters e Darden infallibili con 3/3), e proprio allo scadere la Red October raggiunge il massimo vantaggio (38-58), mentre la Openjobmetis rientra in spogliatoio tra i fischi del suo pubblico.
Al ritorno in campo la musica non cambia: Cantù vola (38-63, massimo vantaggio) e Varese arranca, al punto che dopo soli 1'14" Moretti deve chiedere un time out. A questo punto la Openjobmetis reagisce con un parziale di 11-0 (49-63 al 24') , poi un canestro in penetrazione e un'azione da quattro punti di Maynor la riportano di prepotenza in gara (59-65 al 28', poi 69-71 all'ultimo intervallo con la tripla di Bulleri e i personali di Avramovic e Anosike), mentre la Red October pare annichilita.
Waters tiene avanti Cantù nelle prime battute dell'ultimo quarto (74-80 al 35', 76-83 al 36'), Varese deraglia di nuovo in attacco, così per i brianzoli è quasi agevole condurre in porto un successo di estrema importanza, al di là del significato di una vittoria nel derby.
