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MONDO

Il Regno Unito ha deciso

Brexit, la Gran Bretagna esce dall'Ue. Terremoto sui mercati mondiali. Cameron annuncia dimissioni

La Brexit vince con il 51,9% dei voti. E' quanto emerge dai risultati definitivi del referendum, citati dai media britannici, secondo cui per il 'Remain' ha votato il 48,1% degli elettori britannici. Cameron ha assicurato che sarà ancora primo ministro per i prossimi tre mesi e che verrà organizzata in ottobre l'elezione del nuovo leader del partito conservatore 

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David Cameron ha annunciato le sue dimissioni da premier britannico parlando davanti a Downing Street dopo la vittoria del no all'Europa nel referendum sulla Brexit. Ha assicurato che sarà ancora primo ministro per i prossimi tre mesi e che verrà organizzata in ottobre l'elezione del nuovo leader del partito conservatore.

Secondo Sky News Cameron è a colloquio con la regina Elisabetta a Buckingham Palace per annunciarle la sua
volontà di dimettersi da premier dopo la sconfitta nel referendum.

"Sono dispiaciuto per le dimissioni di David Cameron da premier, lo considero uno straordinario politico". Lo ha detto l'ex sindaco di Londra Boris Johnson in una conferenza stampa al quartier generale della campagna Leave a Londra. 

La Brexit
La notte ha cambiato tutto. Dopo i primi exit poll che ieri sera avevano dato un comodo vantaggio dei "Remain" alla fine è stato un trionfo per i "Leave", per il partito di coloro che vogliono lasciare l'Unione Europea. Un risultato netto, 52% a 48% a favore della Brexit. Una notizia inattesa, destinata a rivoluzionare lo scenario politico del Vecchio Continente e che ha già innescato un terremoto finanziario, prima sui mercati asiatici e ora anche su quelli europei.  

Il risultato ufficiale
La vittoria del 'Leave' al referendum britannico e' stata  ufficializzata da Jenny Watson, presidente della Commissione Elettorale. Parlando dal municipio di Manchester, Watson ha confermato che i voti a favore della Brexit sono stati 17.410.742 e quelli a favore della permanenza nella Ue 16.1414,241 su un totale di 33.577.342 votanti.


Nigel Farage: “Vittoria della gente comune. Ora un governo Brexit”
Farage afferma che al referendum sulla brexit c'e' stata "la vittoria della gente comune contro le grandi banche, il grande business e i grandi politici".   "Ora c'è bisogno di un governo Brexit, che faccia il suo lavoro, che inizi subito il processo di rinegoziazione". Così il leader dell'Ukip, Nigel Farage, commentando la vittoria della Brexit nel referendum di ieri.     "Diciassette milioni di persone hanno detto che dobbiamo uscire dall'Ue - ha aggiunto Farage - Adesso ci siamo liberati per poter stringere accordi di associazione e commercio con tutto il resto del mondo. Ci siamo ridati la possibilità  di collegarci all'economia globale di tutto il mondo".      

Bank of England: pronti a sostenere economia con 250 mld di sterline 
La Banca d'Inghilterra è pronta a sostenere l'economia nazionale con oltre 250 miliardi di sterline (344 miliardi di dollari) dopo che il paese ha votato per il si' alla Brexit. Per il governatore Mark Carney ci si puo' infatti attendere un certo grado di "volatilità economica e sui mercati".

Crollano le borse asiatiche. Borse europee affondate in partenza
La sorpresa èstata forte e i crolli sui mercati proporzionati: nelle ore dello spoglio del referendum in Gran Bretagna i listini sono crollati (sterlina -10%, la Borsa di Tokyo ha toccato punte di calo dell'8%), mentre i beni rifugio (oro e derivati sui titoli di Stato Usa) stanno ovviamente correndo. Il mercato azionario di Tokyo - che ha applicato il 'circuit breaker' per inibire le funzioni di immissione e modifica degli ordini limitando i ribassi troppo elevati - e' il listino borsistico aperto durante lo spoglio del voto che ha accusato maggiormente il colpo, arrivando a perdere con l'indice Nikkei fino all'8,17%, lasciando sul terreno oltre 1.300 punti. Hong Kong scende oltre il 4%, con Seul, Sidney e Mumbai  che cedono piu' del 3%.

Le borse europee aprono a picco per l'effetto Brexit. A Milano l'indice Ftse Mib non riesce a fare prezzo e i titoli sono sospesi in avvio. Londra arretra di oltre il 7%, con molti bancari che cedono oltre il 30%, Francoforte va giu' del 9,94%, con Deutsche Bank e Commerzbank che scendono di oltre il 17% e Parigi del 7,06%. Vienna perde oltre il 10%.

Spread Btp supera 190 punti,poi cala sotto 170
Brusche oscillazioni degli spread dopo l'ufficializzazione della Brexit. Il differenziale tra Btp e Bund è schizzato fino a 191 punti base per poi ripiegare sotto quota 170 a 165 punti. Il divario tra i decennali di Spagna e Germania ha sfiorato i 200 punti base e ora si è ridotto a 173 punti.

Schulz: Ora negoziare rapidamente con Londra, come Paese terzo
"Ora mi aspetto che il negoziato sulle condizioni della Brexit fra l'Ue e il Regno Unito cominci rapidamente, e che non si trascini per anni: non sarebbe nell'interesse di nessuna delle due parti. Negozieremo seriamente, ma con il Regno Unito come Paese terzo". Lo ha affermato a Bruxelles il presidente del Parlamento europeo Martin Schulz, in alcune dichiarazioni alla rete Tv tedesca Zdf e alla Bbc. Sottolineando che il primo ministro britannico David Cameron "ha la responsabilità " di quanto è accaduto, Schulz ha osservato che "non si può ignorare il risultato del referendum" e ha aggiunto di aspettarsi "che inneschi al più presto la procedura dell'articolo 50" del trattato Ue, quello che prevede l'inizio dei negoziati per il divorzio dall'Unione con la notifica della volontà  di recesso da parte del governo dello Stato membro interessato, e che prvede la conclusione delle trattative entro due anni (a meno che unanimemente tutti gli Stati membri e il paese "secessionista" decidano una proroga).

Nella dichiarazione alla Zdf il presidente dell'Europarlamento si è detto "convinto che non ci sarà un effetto domino su altri paesi membri", con altri referendum contro la permanenza nell'Unione.   Dopo aver affermato che oggi "è¨ un giorno triste per l'Ue e per il Regno Unito", Schulz ha aggiunto di "non essere scioccato", e ha ricordato che l'Ue era comunque "preparata", e aveva "lavorato in vista di entrambi gli scenari", visto che "le opzioni erano chiare". Se non altro, ha rilevato il presidente dell'Europarlamento, questo risultato "chiarisce le cose" in "una relazione con il Regno Unito che è sempre stata ambigua".   Schulz, infine, ha sottolineato positivamente il fatto " i giovani e la Scozia hanno votato massicciamente per la permanenza nell'Unione".

Rinviata la direzione del Pd. Renzi convoca riunione straordinaria a Palazzo Chigi 
La Direzione del Pd è stata rinviata probabilmente alla prossima settimana alla luce del risultato del referendum in Gran Bretagna sulla Brexit. Da fonti di palazzo Chigi si apprende che si è tenuta questa mattina presso la Sala Situazioni della presidenza del Consiglio una riunione sugli esiti del referendum inglese convocata dal primo ministro Matteo Renzi. Alla riunione hanno partecipato il minsitro degli Esteri, Paolo Gentiloni, il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, il ministro per lo Sviluppo Economico, Carlo Calenda, il sottosegretario alla presidenza del consiglio Marco Minniti e il governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco.

Renzi: cambiare Ue, ma è il nostro futuro
"Dobbiamo cambiarla per renderla più umana e più giusta. Ma l'Europa è la nostra casa, è il nostro futuro". Così il premier Matteo Renzi, sui social network, dopo la vittoria del 'Leave' al referendum in Gran Bretagna. 


"L'Italia è tornata solida, il nostro Paese ha il dovere di offrire questa solidità anche agli altri partner europei e per questo siamo impegnati fin da domani, a iniziare dai ministri degli esteri, e poi lunedì a Berlino in un incontro con Merkel e Hollande" ha invece detto Renzi a Palazzo Chigi. "Oggi - ha sottolineato - è un giorno senza precedenti, un giorno non facile. Ma l'Europa ha dimostrato nel corso della sua storia di essere più forte di ogni e qualsiasi difficoltà"

Hollande: "Serve scatto in avanti dell'Europa"
La Brexit è una "scelta dolorosa che deploro profondamente per la Gran Bretagna e per l'Unione europea. E però è la loro scelta, dobbiamo rispettarla, e trarne tutte le conseguenze. La Gran Bretagna non farà più parte dell'Ue": lo ha detto il presidente francese Francois Hollande. Ora serve "uno scatto in avanti dell'Europa" ha poi sottolineato.

Merkel: "E' taglio netto per l'Europa"
 Un "taglio netto" per l'Europa. Così la cancelliera tedesca Angela Merkel definisce la Brexit. Ma avverte che ora serve un'analisi "calma e composta" dell'esito del referendum. 

Obama: "Assicurare stabilità e sicurezza mondo
"Il popolo britannico ha parlato". Cosi' Barack Obama, che auspica che i negoziati tra Regno Unito e Unione europea "assicurino stabilita', sicurezza, prosperità per l'Europa, la Gran Bretagna, l'Irlanda del Nord e per tutto il mondo". 

Junker: "Non è l'inizio della fine dell'Ue"
 "No". Così il presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Juncker, risponde, incontrando brevemente i giornalisti alla domanda se il risultato del referendum in Gran Bretagna sia l'inizio della fine per l'Ue.

Tusk: momento politicamente drammatico
 "È un momento drammatico ma non è il momento di reazioni isteriche. L'Europa è pronta ad affrontare questo scenario. Oggi a nome dei 27 leader europei posso dire che siamo decisi a mantenere l'unità a 27". Così il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, commentando la vittoria della Brexit nel referendum britannico.

Vertici Ue si riuniscono per emergenza
Prima la riunione della conferenza dei presidenti dei gruppi politici al Parlamento europeo poi un 'summit' tra i presidenti della Commissione, Jean Claude Juncker, del Consiglio, Donald Tusk, del Pe Martin Schulz e della presidenza di turno olandese dell'Ue Mark Rutte: questa la sequenza di incontri con cui stamane le istituzioni europee metteranno a punto la prima risposta ufficiale da dare alla Brexit. A Lussemburgo, per il primo pomeriggio, è poi prevista la riunione del Consiglio affari generali. 

Riunione straordinaria Europarlamento martedì prossimo
Il Parlamento Europeo si riunirà per una sessione straordinaria sulla Brexit martedì prossimo. Questa, a quanto si è appreso, la decisione maturata dalla conferenza dei presidenti dei gruppi politici ancora in corso. L'europarlamento chiederà a Londra di formalizzare la richiesta di uscita dall'Ue e l'applicazione dell'articolo 50.