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MONDO

Bilaterale

"Italia alleato chiave". Renzi incontra Stoltenberg: Nato di domani deve creare nuovo modello difesa

Il premier: priorità non è solo Russia. Guerra fredda finita

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"L'Italia è un alleato chiave, specialmente per rispondere alle minacce che vengono da sud, come la violenza e l'instabilità che si diffondono dal Medio Oriente e dal Nord Africa": lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg prima dell'incontro con il premier Matteo Renzi a Palazzo Chigi. Argomenti principali, la deterrenza a 360 gradi della Nato, "il cambio di disciplina" dell'Alleanza che, come spiega il Segretario, non punta più tanto sulle missioni di combattimento, quanto sulla "progettazione della stabilità" sia nei paesi del Medio Oriente e Nord Africa sia in quelli nell'Est dell'Europa come Ucraina, Moldova e Georgia.

Renzi nella conferenza stampa al termine dell'incontro con Jens Stoltenberg ha affermato che per alcuni paesi della Nato "la priorità è il fronte orientale, il delicato equilibrio da trovare con i russi e non solo. Noi riteniamo che la priorità della Nato non è solo quella ma anche altre: la minaccia terroristica viene da dentro le nostre città e anche se c'è certa stampa e politica ritiene che ci sia un collegamento tra migrazione e terrorismo vorrei dire che i killer di Bruxelles e Parigi non venivano da Idomeni ma dalle banlieu francesi. Bisogna studiare soluzioni di difesa diversi e innovative".

"La Nato non è soltanto il passato - ha continuato il premier. Il passato della guerra fredda è finito e io dico fortunatamente. La guerra fredda è stata vinta. Oggi dobbiamo costruire un modello di difesa innovativa pensando alla cyber security, alla proliferazione, diversa rispetto al passato".

"L'Italia è uno dei principali contributori degli ormai 29 paesi che fanno parte della Nato - ha aggiunto Renzi - tutti insieme dobbiamo utilizzare il vertice di Varsavia a luglio per ragionare su un nuovo modello di sicurezza. L'Italia partecipa a Varsavia con la massima determinazione, consapevole che insieme costruiamo una speranza per le nuove generazione".

Il segretario generale della Nato ha spiegato che "c'è stata una discussione molto approfondita su come ci stiamo preparando al prossimo vertice della Nato a Varsavia a luglio e come potenziare le azioni di deterrenza e difesa ma anche di dialogo con la Russia. Noi non siamo a favore di nuove tensioni e faremo il possibile per tenere aperto un canale di dialogo con la Russia".