Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/Pistorius-attesa-per-la-sentenza-76b2b799-5076-4ae3-8cd2-3205ceeda3c2.html | rainews/live/ | true
MONDO

L'atleta è rimasto impassibile alla lettura della sentenza

Pistorius, condannato per omicidio colposo per la morte della fidanzata

"Omicidio non volontario" il verdetto del giudice Thokozile Masipa, "agì con negligenza e irragionevolezza"; Pistorius rischia fino a 15 anni di carcere, la pena sarà resa nota il 13 ottobre. Comitato Paralimpico: può tornare in pista se vuole

Condividi
Oscar Pistorius è stato condannato per omicidio colposo per la morte della fidanzata Reeva Steenkamp, avvenuta la notte del 14 febbraio 2013.
Per il giudice Thokozile Masipa si è trattato "di omicidio non volontario"; l'atleta è dunque colpevole ma si è salvato dall'accusa più grave, quella di omicidio volontario, premeditazione esclusa ieri dalla Corte. Secondo il verdetto sparò intenzionalmente attraverso la porta del bagno della casa dove i due fidanzati abitavano, ma non aveva intenzione di uccidere la persona che stava dietro di essa, non sapeva che dentro il bagno ci fosse Reeva. Agì "con negligenza e irragionevolezza" la conclusione. Pistorius ha ascoltato la lettura delle sentenza impassibile e in silenzio, in piedi al banco degli imputati. All'annuncio anche la madre di Reeva Steenkamp è rimasta immobile con le labbra serrate fra i denti, mentre il marito, al suo fianco, si è ripiegato sul banco con le lacrime agli occhi.

Rischia 15 anni
ll campione paralipimpico, che ha sempre detto di aver sparato per errore alla modella scambiandola per un intruso che pensava fosse entrato in casa, rischia adesso una condanna massima a 15 anni di carcere, anche se il giudice potrebbe concedergli la libertà condizionata. La pena sarà resa nota il 13 ottobre, in attesa della ripresa dell'udienza sarà prolungata la sua libertà vigilata e l'atleta continuerà a risiedere a casa dello zio.

Comitato Paralimpico: può tornare in pista
Dopo la sentenza di condanna arriva la dichiarazione del Comitato paralimpico internazionale: in futuro a Oscar Pistorius potrà tornare sulle piste, se vorrà riprendere l'attività atletica. Lo ha detto Craig Spencer, responsabile media e comunicazione del Comitato, intervistato dalla Bbc Radio.
"Oscar ha fatto tantissimo per il movimento paralimpico, è stato un'ispirazione per milioni. Ovviamente adesso la priorità è vedere cosa il giudice decide. E dopo, se egli desidera riprendere la sua carriera atletica, noi non lo ostacoleremo, gli permetteremo di gareggiare di nuovo in futuro". 

Le altre condanne
Prima dell'omicidio sono state affrontate le altre accuse a carico dell'atleta, cioè il possesso di armi da fuoco. Il giudice ha ritenuto Pistorius "colpevole" di possesso di armi per l'episodio dei colpi sparati in un ristorante poche settimane prima della morte di Reeva. L'episodio risale al gennaio 2013. Il giudice lo ha ritenuto invece "non colpevole" per i colpi sparati in un'altra occasione, dal tettuccio trasparente della sua auto.

Scagionato dall'accusa della premeditazione
Ieri il giudice ha scagionato l'atleta dall'accusa più pesante delle premeditazione. Secondo le motivazioni lette in aula, Pistorius è comunque colpevole di "negligenza" e di un "uso eccessivo della forza" e per lui si profila come probabile un verdetto che riassume in sé l'omicidio colposo e l'eccesso di difesa. Una decisione, quella dei giudici che ha sollevato molte proteste da parte dei movimenti per i diritti delle donne. Il verdetto definitivo verrà però reso noto solo alle nove e mezza di venerdì.

Le polemiche
La decisione di assolvere Pistorius dalle accuse di omicidio ha attirato aspre critiche, e secondo altri esperti legali l'omicidio è stato intenzionale, dal momento che l'atleta ha impugnato la sua pistola, ha camminato fino al bagno e ha sparato 4 colpi attraverso la porta.