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POLITICA

L'ultimo vertice del semestre di presidenza italiano

Ue, Renzi sul semestre di Presidenza italiano: "Lasciamo in eredità la crescita, non l'austerità"

I leader dei 28 approvano il piano Juncker che prevede la creazione di un nuovo fondo per gli investimenti strategici con lo scopo di mobilitare i fondi nel triennio 2015- 2017. Via libera anche la possibilità di posticipare sino al primo settembre 2015

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Matteo Renzi EU Summit (AP)
Per la prima volta c'è anche la parola "flessibilità" nel documento finale approvato dal Consiglio Europeo, l'ultimo del semestre di presidenza italiano. Lo sottolinea il presidente del Consiglio Matteo Renzi, pur ammettendo che il piano Juncker è un compromesso. Lo scorporo degli investimenti dal computo del deficit previsto nel piano Juncker "è un piccolo passo avanti per l'Italia e un grande passo avanti per l'Europa" afferma Renzi. E sul semestre a presidenza italiano sottolinea: "Lasciamo in eredità la crescita, non l'austerità"

Sulla flessibilità si era giocata tutta la partita tra Renzi e il presidente della Commissione che in serata aveva detto:"L'azione del governo Renzi ha cambiato le cose in Italia e contribuito a cambiarle in Ue, ma non si può cambiare tutto in soli sei mesi".

Investimenti per 315 miliardi
Il piano Juncker, cui il Consiglio europeo ha dato il via libera, prevede lo stanziamento di 315 miliardi in tre anni per gli investimenti e anche la possibilità di posticipare i pagamenti dovuti dagli Stati membri a settembre 2015. Nelle conclusioni del vertice, che è terminato ieri con un giorno di anticipo rispetto alle previsioni, anche l'impegno a chiudere l'accordo di libero scambio con gli Stati Uniti entro il 2015. La Commissione europea adotterà i testi legislativi sulla proposta del piano di investimenti e sulla creazione del fondo per gli investimenti strategici nella riunione del prossimo 13 gennaio. 

Draghi: "Bene piano Juncker, può aiutare fiducia"
La Bce "accoglie con favore il piano Juncker" che può "contribuire ad aumentare la fiducia nella zona euro" e può essere "molto efficace" a tre condizioni: attuazione rapida, investimenti con elevato ritorno e opportunità per spingere le riforme strutturali. Questo il commento del presidente Mario Draghi a margine del vertice Ue.

Juncker: "Contributo dei paesi fuori del Patto"
Il presidente della Commissione Jean Claude Juncker, definendo l'interpretazione di flessibilità del suo piano a cui la Ue ha dato il via libera, precisa: "Se a causa dei contributi al piano di investimenti un Paese violerà i vincoli del Patto di stabilità, questi non saranno presi in considerazione". Sulla situazione dell'Italia Juncker ha ribadito la fiducia al governo, ma ha sottolineato: "Non sorveglio il signor Renzi, dal Governo italiano abbiamo ricevuto una lettera" con gli impegni su conti e riforme, "abbiamo una serie di questioni in discussione" con il Governo e "a marzo vedremo la posizione che prendiamo".