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POLITICA

L'ultimo vertice del semestre di presidenza italiana

Consiglio Europeo, Renzi: "Piano Juncker importante, ma un primo passo"

Prima dell'inizio dei lavori il presidente del Consiglio è intervenuto all'Italian Innovation day. Poi il pre vertice con i solcialisti e il bilaterale con il presidente Hollande. "Non avremo problemi sull'elezione del Capo dello Stato" ha detto commentando l'imminente uscita di scena di Napolitano. Jucker: "Renzi ha cambiato le cose"

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Flessibilità, ma anche crisi in Ucraina e Russia. Capitoli caldi quelli sul tavolo del Consiglio Europeo in corso a Bruxelles, l'ultimo del semestre a presidenza italiano. Il primo capitolo è quello relativo al piano di investimenti del presidente della Commissione Jean Claude Juncker. "Va nella nostra direzione nel considerare gli investimenti fuori dal Patto" ha detto il presidente del Consiglio Matteo Renzi, pur sottolinendo che si tratta di "un primo passo". Da Bruxelles il premier è intervenuto anche sulla possibilità di imminenti dimissioni di Napolitano. "Non avremo problemi sull'elezione del Capo dello Stato" ha assicurato.

Il vertice, come ha auspicato il neopresidente del Consiglio Ue Donald Tusk, potrebbe anche chiudersi in sera se si riuscirà a concludere i lavori, eliminando la tradizionale seconda giornata. Un formato che molti leader hanno incoraggiato.

Investimenti fuori dal patto di stabilità
Nella battaglia che l'Italia sta conducendo affinché gli investimenti per la crescita siano tenuti fuori dai vincoli del Patto di stabilità dell'Ue per deficit e debito pubblici, il vertice in corso potrebbe essere un primo "passo avanti", con l'accordo dei capi di Stato e di governo sul Piano Juncker. Ma la vera risposta arriverà a gennaio, quando la Commissione europea si pronuncerà sugli investimenti produttivi nazionali. Lo ha sottolineato il premier Matteo Renzi dopo il pre-vertice dei Socialisti europei: "Oggi c'è bisogno di vedere se si ratifica questo accordo (sul piano Juncker, ndr), che comunque è un passo avanti; credo che ci sia un compromesso, che per noi è importante", ha detto il premier.

Sulla Russia: "No a nuove sanzioni"
Prima di entrare al Consiglio europeo Renzi ha escluso l'ipotesi di nuove sanzioni alla Ruissia. "La Russia in difficoltà non serve a nessuno" ha precisato dopo il vertice dei leader del partito socialista. "Parliamo da mesi della necessità di fare una riflessione diversa da quella che abbiamo fatto fino ad oggi: la Russia deve essere riportata al tavolo internazionale, portata fuori dall'Ucraina e dentro le grandi questioni internazionali". 

Juncker: "Renzi ha cambiato le cose, ma un semestre non basta"
l semestre di presidenza italiana dell'Ue volge al termine, con l'ultimo Consiglio presieduto dal nostro Paese. E' dunque tempo di bilanci. Tra i primi a tracciare le somme, il presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker, che dice: "In questo semestre la Ue ha cambiato testa" e la Commissione ha stabilito "un triangolo tra consolidamento dei conti, riforme e investimenti", quindi "vedo con piacere l'azione del governo Renzi che ha cambiato le cose in Italia e contribuito a cambiarle in Ue, ma non si può cambiare tutto in soli sei mesi".

Impegni dell'Italia nero su bianco
Una fiducia che Junker richiama anche in relazione alle legge di stabilità,  foriera di recenti polemiche tra Roma e Bruxelles. "Abbiamo dato più tempo all'Italia e in molti Paesi sono stato molto criticato per questo perché molti avrebbero voluto che applicassi alla lettera e con severità il patto di stabilità - chiarisce Juncker. Io non ho voluto farlo e non ho voluto dettare al governo e al Parlamento italiano quello che avrebbero dovuto fare, ma ho chiesto al governo italiano di mettere nero su bianco" i propri impegni.  -