Il Cavaliere e' indaffaratissimo. Alle prese con le pulizie estive il teorico del ghe pensi mi si sta accorgendo che il lavoro e' davvero tanto.
Rammenda gli strappi nel partito, lucida gli aspetti opachi del governo, raddrizza l'economia sbilenca, tieni a bada quei monelli di giornalisti e magistrati. Tutto senza riposarsi un attimo che come ti giri quelli, zac, ti piantano una sfiducia e bisogna ricominciare tutto da capo.
Un Cavaliere pensieroso si chiede a cosa gli servono tutte quelle ville in giro per il mondo se al massimo puo' fare il bagno nella vasca di casa.
Gli tocca strillare, minacciare di salire al Colle e a dire il vero nottetempp ha gia' bussato ma il corazziere di guardia lo ha guardato dall'alto in basso. Senza cattiveria pero' solo che nonostante i tacchi quello era alto due metri.  Cavaliere, gli ha detto, il Presidente e' in vacanza. Ci vada anche lei, le fara' bene.
Ma come si fa, c'e' tanto da fare e poi bisogna stare all'erta con le elezioni sempre dietro l'angolo.
Il Cavaliere prende un libro di poesie, si vuole distendere. E' Ungaretti, comincia a leggere:  "Come d'autunno sugli alberi le foglie".
 Lo vedi, anche lui vuole votare in autunno. Chiama Maroni, quello sta li' con Tremonti a discutere di federalismo. Lo rassicura. Si, si puo' votare anche a ottobre, stai tranquillo e continua a discutere di federalismo con Tremonti valutando l'ipotesi di un governo solo per le riforme.

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L’angolo acuto
© Riproduzione riservata (4 Agosto 2010)