I rapiti sono nelle mani di Al Qaida
L'italiana Rossella Urru e gli altri die opoeratori umanitari spagnoli sono vivi e sono nelle mani dei loro rapitori che appartengono ad Al Qaida
Arrestate in Algeria quattro persone sospettate di avere legami con il gruppo di Al Qaida che ha rapito tre operatori umanitari europei in Algeria. Tra i rapiti c'è anche la cooperante italiana Rossella Urru.
La Urru, sarda di 29 anni, è rappresentante del Comitato Italiano Sviluppo dei Popoli (CISP) e lavora da due anni nel campo profughi saharawi. Con lei sono stati sequestrati Ainhoa Fernandez de Rincon, dell'Associazione amici del popolo saharawi e Enric Gonyalons dell'organizzazione spagnola Mundobat.
Gli arresti eseguiti dall'esercito algerino, secondo quanto riferisce El Khabar, sono stati complessivamente otto nell'ambito di una operazione mirata a colpire la "rete" di al Qaida nel Maghreb nei distretti dell'Algeria meridionale e a cercare di liberare i tre sequestrati. All'operazioni partecipano anche unità aeree. Gli sforzi per intercettare il gruppo terrorista che ha in mano i tre cooperanti rapiti al momento non hanno consentito la loro liberazione