19/07/2024
02/07/2010

E’ estate.
Fa caldo

Primo fine settimana veramente estivo. Ancora una volta ci tocca sentire che d’estate fa caldo, bisogna bere, non rimanere chiusi in macchina a finestrini serrati. Per sfuggire alle ovvietà ci rifugiamo nell’angolo più acuto dove c’è l’ombra

Alla fine, come sempre, quando deve far caldo fa caldo.
Come sempre corsa ai ventilatori, corsa ai centri commerciali non per far la spesa che non c’è una lira, ma per l’aria condizionata.
Dire corsa è un po’ esagerato, poi si suda e poi c’è l’ingorgo.
Quello non è solo da noi, a dire il vero. In Russia per sbloccarne uno è dovuto intervenire Putin. L’idea è buona. A quando il Presidente vigile urbano?
La paletta si trova, il secchiello buono anche per la spiaggia non serve, tanto ormai la vacanza è talmente ridotta che uno nemmeno se ne accorge.
Tutto è ridotto, il budget per forza, il tempo dell’amore per necessità. Pare che dopo tredici minuti ci si distragga e ci si annoi. Chissà se nel tempo va calcolata anche la cena, tanto ormai si mangia in fretta.
Tempo di vacanze, dicevamo. Ma dove andare? Se non c’è la casa al mare comprata a tua insaputa, se non c’è nessun ente caritatevole che ti passa una dimora estiva in affitto. Se in famiglia non c’è nessun iscritto al club dei miliardari o almeno a qualche circolo esclusivo o salotto buono o loggia più o meno coperta o un ministro anche senza portafoglio e senza deleghe, mi sa  che le alternative si riducono.
Tapparsi in casa a vedere le repliche della signora in giallo, oppure fare una scampagnata al mare evitando l’autostrada che è rincarata, oppure aspettare il 27 e con lo stipendio concedersi una botta di vita. Qualche giro del raccordo anulare di Roma entrando e uscendo dai caselli facendo ben attenzione che non arrivi il sindaco Alemanno con la macchina. Casomai scansatevi.

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L’angolo acuto
© Riproduzione riservata (2 Luglio 2010)