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Anticipazione: "Dylan Dog Color Fest" dedicato al fumetto ispano-americano
Luigi Mignacco ci svela alcuni particolari del suo prossimo lavoro in coppia con Enrique Breccia
di Riccardo Corbò
Come gia' riportato in un precedente articolo, nel corso di una lunga intervista per Tg3 Comics (di prossima pubblicazione) Enrique Breccia, il celebre illustratore argentino, ci ha riferito che è al lavoro, con consegna finale all'editore ai primi di gennaio 2012, su una storia di Dylan Dog.
Sarà, secondo le sue parole, "una versione ambientata a Londra de L'Eternauta."
Ci sarà la stessa nevicata, che in questo caso invece di uccidere le persone, le trasforma in zombie.
Dylan Dog, "emulo" di Juan Salvo invece di Favalli e Pablo, avrà come compagna di avventura ovviamente una bella ragazza, di nome Sean.
La storia, ci dice Breccia "e' uno script davvero stupendo" ed è sceneggiata da Luigi Mignacco.
Abbiamo contatto lo scrittore della Bonelli (attivo su quattro serie: "Martin Mystère", "Dylan Dog", "Dampyr" e "Zagor". Ha collaborato in passato a "Nick Raider" e ha avuto un ruolo fondamentale nelle storie di "Mister No", dal 1987 al 2009)
Lasciamo la parola a Luigi Mignacco:
E' una sceneggiatura che ho scritto per il "Dylan Dog Color Fest" dedicato al fumetto ispano-americano, di prossima pubblicazione.
Giovanni Gualdoni mi ha chiesto una storia per questo "speciale historieta" e ho subito pensato all'Eternauta, un mito per gli appassionati di fumetto non solo argentino.
E anche per me, che sono un grande ammiratore di Oesterheld oltre che di Solano Lopez e di Alberto Breccia, autori di due versioni di questo capolavoro.
Il mio fumetto e' un omaggio non esplicito, una citazione in stile Dylan Dog: anche per rispetto nei confronti di un personaggio che appartiene alla tradizione del fumetto argentino e che non vogliamo "usare" in un modo che possa apparire improprio.
Insomma i lettori riconosceranno l'omaggio ma non e' un "incontro" fra Dylan e Juan Salvo, non modifica ne' riscrive le vicende del personaggio di Oesterheld.
Quando l'ho scritto, dopo aver riletto per la millesima volta L'Eternauta (ma prima di rileggerlo per la milleunesima, nella bella edizione 001) pensavo proprio a un disegnatore argentino: sono felice che sia nelle mani di un "mito" come Enrique Breccia.
Mi auguro che la storia gli piaccia e sono certo che farà un grandissimo lavoro, non vedo l'ora di ammirare le sue tavole, con anticipo su quanto faranno i lettori.
La cosa che mi rattrista e' che questa storia sara' un omaggio a tanti, troppi grandi autori che non ci sono più: da Hector G. Oesterheld, desaparecido da oltre tre decenni a opera di una tirannide più mostruosa e aliena di quella che lui aveva immaginato, al grandissimo Alberto Breccia, fino a Francisco Solano Lopez, che se ne e' andato solo la scorsa estate, e Sergio Bonelli, che affido' la storia a Enrique poco prima della sua inaspettata scomparsa, un dolore per me ancora vivissimo.
Questa storia e' dedicata a loro, perché i Grandi Autori non ci abbandonano mai, camminano al nostro fianco per sempre.