20/07/2024
12/07/2010

Le idi
di marzo

Nome in codice Cesare. La cronaca politica e quella giudiziaria si rifanno ora alla storia romana. Anche lì c'erano gli angoli, compresi quelli acuti

Tu quoque Bruto fili mi.
La politica, la storia, la vita quotidiana sono sempre state contrassegnate da litigi, separazioni, tradimenti, riappacificazioni.


Anche dalle parti del Cavaliere Presidente non si fa eccezione.
Sfoglia la margherita dei sottosegretari e strappa un petalo alla volta. Mischia il mazzo dei ministri e perde qualche carta.
L'azienda Italia si dimostra diversa dall'azienda di famiglia nonostante gli sforzi fatti per la fusione.


A proposito di fusioni. Anche lui, il sorriso più smagliante dei vertici internazionali, il riformatore della matematica per cui uno più uno fa sempre uno, cioè lui, si è accorto che manca qualcosa. Gli italiani di terra, gli italiani d'aria, gli italiani televisivi non riescono a conquistare il mare. Nell'acqua domina il Subacqueo ribelle che manda ondate sempre più fragorose anche sulla terraferma e comincia a fare danni seri.


Se ai pesci dei fondali marini si aggiungono quelli dei fiumi cittadini e quelli dei laghi anche nordici, il Cavaliere rischia che ai suoi ami non abbocchi più nessuno.
Che le idi di marzo, complici i cambiamenti climatici, cadano ora d'estate o al più tardi in autunno?

 

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L’angolo acuto
© Riproduzione riservata (15 Luglio 2010)