19/07/2024
:: Tg3 Tech >> a cura di Pasquale Martello +++

 Twitter "ovunque"

17/03/2010
Sarebbero molti i partner interessati alla nuova funzionalità chiamata Twitter @Anywhere  che  si aggiunge alle potenzialità del popolare social network.
Con questa nuova funzione il gruppo proprietario di Twitter conta di aumentare il numero di utenti e dare il via ad un nuovo canale su cui poter veicolare nuove soluzioni per la pubblicità.
Tra gli esempi di utilizzo: visualizzando un filmato su YouTube sarà possibile accedere ai contenuti di Twitter senza essere reindirizzati a Twitter.com.
Costruiscono "cannoncino" sparapatate preso da web, denunciati

16/03/2010
Hanno trovato on line le indicazioni su uno 'sparapatate', lo hanno costruito e subito inaugurato, sparando tuberi su un prato nella zona del villaggio Giardino a Modena. Ma i due sperimentatori, entrambi diciannovenni, e il loro 'cannoncino' alimentato con il gas di alcune bombolette, hanno attirato l' attenzione di un agente della Polizia provinciale che ha sequestrato l' aggeggio e denunciato i ragazzi per esplosioni in luogo pubblico. I due si sono giustificati dicendo di avere scaricato direttamente da un sito Internet le istruzioni per costruire lo 'sparapatate' e non sono apparsi per nulla consapevoli della gravità del loro comportamento, ma soprattutto dei rischi.
Secondo la Polizia provinciale, infatti, la camera di scoppio alimentata con il gas e costruita in modo rudimentale molto probabilmente non avrebbe resistito e dopo qualche lancio sarebbe potuta esplodere, con gravi conseguenze per chiunque si fosse trovato nelle vicinanze. Il sequestro del cannoncino è stato convalidato dall' autorità giudiziaria. Sull' episodio è anche stata inviata un'informativa alla Polizia Postale.
I big dell'economia italiana protagonisti su Facebook

16/03/2010
I big italiani dell'economia e della finanza approdano su Facebook. Dopo la stagione dei video su
Youtube, con gli interventi di banchieri come Massimo Ponzellini e Roberto Mazzotta ai tempi della corsa ai vertici di Bpm, ora i nomi più importanti del mondo degli affari sono protagonisti
anche sul social network.

Tra i personaggi istituzionali spiccano Giulio Tremonti e Mario Draghi. Il ministro dell'Economia è primo per numero di fan: il gruppo a lui dedicato conta quasi 15mila iscritti. Sulla bacheca ci sono 130 commenti, molti di sostegno. Tra i più recenti "Tremonti aiutaci tu abbroga la legge 30 sul precariato noi giovani abbiamo bisogno veramente di un posto fisso", "...sei la persona giusta al posto giusto", "forza tremonti! non mollare! hai molto più consenso di quanto tu possa immaginare! fai qualcosa in più per il sud, solo tu puoi farcela! bacioni!". C'è anche qualche richiesta precisa: un utente chiede "A quando abbassare le aliquote fiscali del 30 e 40% ?? Sono un prelievo esagerato!".

Al governatore della Banca d'Italia Mario Draghi sono dedicati diversi gruppi: uno, in particolare, si chiama "Mario Draghi Governatore Banca Centrale Europea" e sostiene appunto la candidatura dell'economista alla guida della Bce.

Anche il numero uno della Fiat Marchionne può vantare molti gruppi su Facebook, con migliaia di iscritti: uno ne ha quasi tremila. C'è spazio anche per industriali come Benetton, con un centinaio di gruppi, e banchieri come Passera. Un gruppo ricorda anche il fondatore di Mediobanca Cuccia, altri sono dedicati ai cosiddetti "furbetti del quartierino" come Stefano Ricucci.
Internet, al via gruppi d'acquisto on-line

16/03/2010
Prende piede anche in Italia il nuovo fenomeno su cui stanno puntando i pionieri del web: i gruppi di acquisto on-line.Il meccanismo è semplice. Sui siti creati 'ad hoc' vengono proposte delle offerte a prezzi scontati nella propria città a fronte del raggiungimento in un arco di tempo
di un determinato numero minimo di adesioni. L'obiettivo è quello di contrattare direttamente con gli esercenti. E in campo già si stanno schierando diversi operatori. Dopo il successo riscontrato negli Stati Uniti da Groupon che adesso è valutata 300 milioni di dollari, in Europa si sta facendo strada CityDeal, lanciata dal tedesco Oliver Samwer, già noto nel mondo digitale per aver creato e poi venduto marchi a colossi come Ebay e la NewsCorp di Murdoch. Con 4 milioni di dollari d'investimento iniziale CityDeal conta di diventare uno dei maggiori operatori nella promozione a coupon in Europa. Obiettivo è creare delle reti di vendita capillari nelle principali città attraverso le quali vendere una vasta gamma di offerte a prezzi scontati che potranno riguardare centri benessere, palestre, cinema e ristoranti. Ma anche eventi sportivi, hotel, viaggi e negozi tradizionali. In rampa di lancio ci sono poi altre realtà come TuangOn (tuangon.it) e Shoppy group (shoppygroup.it), con quest'ultima che sta ultimando le ultime registrazioni in vista del debutto nella vendita on-line che si focalizzerà inizialmente su Roma e Milano.
 
Sanità. UE sì a dottori virtuali per abbattere i costi 

16/03/20101
Per abbattere i costi troppo elevati della sanità la Ue punterà sui dottori virtuali: medici on line a portata di click, pronti a fare diagnosi in diretta e a tenere sotto controllo i trattamenti dei malati
cronici - che pesano di più sui bilanci della sanità - sono alcune delle proposte lanciate dal commissario all'agenda digitale, Neelie Kroes.
Le ultime ricerche, ha spiegato  Kroes, dicono che nel 2050 il 29% degli europei sarà sopra i 65 anni. E con la crisi che ci ha dimostrato quanto è necessario contenere i costi, bisogna pensare ad una stretta sul settore sanitario. Ed è qui che le nuove tecnologie possono aiutare: ''Già oggi i cittadini si rivolgono prima ad internet che al proprio medico quando sono malati'', ha detto il commissario. Quindi, ha proseguito, il prossimo passo e' ''far trovare loro il medico on line''.
La 'telemedicina', ha aggiunto Kroes, è già un successo, soprattutto per i malati cronici. Non solo è più comodo per i malati, ma l'assistenza a distanza aiuta anche a tagliare una voce consistente del bilancio sanitario (ogni dieci euro di spesa nella sanità, 7 sono per i malati cronici). Infine, le nuove tecnologie applicate alla sanità - ha concluso Kroes - hanno anche stimolato un'industria che oggi è in continua crescita.
Gb, il web salva i ricavi musicali

16/03/2010
Internet non mette in ginocchio la musica britannica visto che per la prima volta i ricavi web superano il calo di quelli di cd-dvd. Così il progresso dei diritti d'autore nella musica scaricata online cresce più rapida del calo dei profitti causato dal declino di cd e dvd. Lo dice pure 'Prs for Music', organizzazione che raccoglie le royalties e conta 65mila iscritti: nel 2009 i proventi dei suoi associati da diritti su musica scaricata online son passati da 12,8 mln di sterline a 30.

TV Iran,  USA hanno lanciato "cyber war" contro di noi

15/03/2010
Gli Stati Uniti hanno lanciato una guerra cibernetica contro l'Iran. E' l'accusa lanciata da un servizio realizzato dalla televisione di stato iraniana Irib, sulla base di materiale del servizio segreto di Teheran, in cui si denunciano i tentativi degli Stati Uniti di infiltrarsi nella società iraniana attraverso il Web, incoraggiando gli iraniani a combattere contro il regime.

Un vero e proprio complotto teso anche, sostiene ancora la televisione di stato, a diffondere comportamenti immorali, come relazioni sessuali non lecite, nel paese. Nel servizio si indicano i
nomi dei principali attori di questo complotto ordito da Washington, due ex leader del movimento degli studenti, Ahmad Batebi e Kayvan Rafei, che operavano nell'ambito dell'Associazione per la difesa dei diritti umani.

A sostegno di questo la televisione iraniana ha mostrato un foto in cui si vede Batebi che stringe la mano all'ex presidente George Bush, senza però  fornire nè la data nè il luogo del presunto
incontro. Inoltre, sempre secondo le informazioni dei servizi iraniani, la Cia avrebbe investito almeno 400 milioni di dollari in un'operazione gestita dai loro due agenti, che avrebbe avuto il nome in codice "Operation Destabilizing Iran."

La ricostruzione dell'Irib procede, parlando di altri incontri di Batebi con alti funzionari americani ed esponenti del partito repubblicano. E di una sua collaborazione con i gruppi monarchici in eslio a Londra e con i Mujaheddin del Popolo, altro gruppo di opposizione che ha le sue basi in Iraq. Al complotto cibernetico avrebbero partecipato anche membri della religione Bahai, una diramazione eterodossa dell'Islam sciita che in Iran è considerata una setta fuoriliegge.

Le operazioni anti-Iran via Internet sarebbero iniziate nel 2006 e si sarebbero intensificate dopo le contestate elezioni dello scorso giugno in cui è stato rieletto, tra denunce di brogli dei candidati dell'opposizione e le proteste di centinaia di migliaia di iraniani represse nel sangue dal regime, il presidente Mahmoud Ahmadinejad.

Sono state arrestate 30 persone che avrebbero partecipato a questo network creato da Washington, ha reso noto la magistratura iraniana precisando che gli arrestati sono sospettati anche di raccogliere informazioni sui programmi nucleari iraniani. Gli arrestati sono accusati anche di aver incoraggiato gli iraniani a partecipare alle proteste, scegliendo poi alcuni da inviare nei campi Mujaheddin in Iraq per l'addestramento.
Animali, specie minacciate in ventita su web  

15/03/2010
Il commercio di specie selvatiche minacciate e prodotti proibiti derivati da tanti animali a rischio estinzione in Europa e' decisamente florido e fuori controllo. La denuncia arriva dall'International Fund for animal welfare (Ifaw), che chiede all'Ue di affrontare la questione in occasione della riunione della Convenzione sul commercio internazionale di specie di flora e fauna selvatica
minacciate di estinzione (Cites), in corso fino al 25 marzo aDoha, nel Qatar.

''Secondo le nostre recenti indagini - spiega il direttore dell'Ifaw per l'Ue, Lesley O' Donnell - sul commercio via Internet, e' chiaro che l'Ue ha un'enorme crisi fra le mani. Ogni giorno negli Stati membri si effettuano scambi di migliaia di esemplari di specie selvatiche, minacciando la sopravvivenza di tante specie. L'Unione deve quindi prendere iniziative per fermare la crescente ondata di perdita di biodiversita' rafforzando le politiche sul commercio di questi animali, vietando completamente lo scambio di prodotti in avorio''. Il quadro che emerge dai dati raccolti dall'Ifaw in Olanda in un periodo di sei settimane, fra novembre 2009 e gennaio 2010, vede ancora al top delle richieste il commercio dell'avorio, con il 73% dei 522 annunci relativi a prodotti derivati dagli
elefanti, su 9 siti internet che riguardano specie selvatiche. Un altro 15% e' costituito da uccelli, rettili, primati e grandi felini.

Si parla invece di 19.500 offerte di vendite online di esemplari di animali protetti dalla Convenzione Cites nel rapporto della Ceeweb for biodiversity and the Species survival network (Ssn), per il periodo di un anno (novembre 2008-ottobre 2009), in Paesi dell'Europa dell'Est: Bulgaria, Repubblica Ceca, Polonia, Romania, Slovenia e Ucraina. La stima complessiva del
valore degli annunci in questi sei Paesi tramite e-commerce arriva a quota 8,4 milioni di euro. Il record di questo tipo di vendita su internet spetta alla Polonia, che registra una media di oltre 3mila esemplari sul mercato dell'e-commerce in ogni momento dell'indagine, circa dieci volte quanto rilevato negli altri cinque Paesi esaminati. L'offerta riguarda principalmente animali vivi e varia dagli uccelli, in particolare pappagalli rari, fino a rettili e tarantole. In Portogallo, un'altra
indagine dell'Ifaw riferita all'anno scorso ha riscontrato la presenza di annunci per avorio, borse di coccodrillo e grandi felini. In questo caso, una sola vendita di avorio intagliato antico ha raggiunto quota 60mila euro. Secondo quanto spiega l'Ifaw, il traffico internazionale di queste vendite illegali si stima che ormai valga miliardi di euro l'anno, considerando il commercio via internet e non, arrivando di fatto a costituire un mercato nero equivalente a quello del traffico di droga e armi.
 A Roma il 31 marzo il "Broadband summit 2010"

12/03/2010
Italia e Banda Larga: tornano gli investimenti?
Regioni, Provincie e Comuni: sono loro i protagonisti del Broadband in Italia? La fine del digital divide è finalmente vicina?
Firmato un protocollo d'intesa tra il Ministero dello Sviluppo Economico - Comunicazioni e l'Unione Province d'Italia per promuovere lo sviluppo delle reti a banda larga e portare entro il 2010 la rete a 2.3 milioni di italiani non ancora serviti dalle connessioni veloci.
Anche di questo si parlerà al Broadband Summit di Business International che si terrà il prossimo 31 Marzo a Roma. Parteciperanno i rappresentanti delle istituzioni centrali e locali e rappresentanti dei Telco Operator.

Le donne, i cavalier l’armi e… Google

11/03/2010
Google digitalizzerà le opere conservate nelle Biblioteche Nazionali di Firenze e Roma
Circa un milione di libri liberi dal copyright, sono pronti per essere immessi sul Web.
Dante, Ariosto, Tasso, i capolavori della letteratura scientifica del Sei e Settecento, i testi popolari del Risorgimento, Le Mie Prigioni fino all’indimenticabile libro Cuore potranno in futuro essere consultabili gratuitamente on line senza fare più file o compilare moduli.
L’accordo tra il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e Google prevede infatti la digitalizzazione e messa in rete di circa un milione di volumi, 285 mila dei quali sono stati già metadatati e catalogati dal Servizio Bibliotecario Nazionale.
Una partnership che, negli auspici dei vertici di Google, offrirà "un contributo importante alla conservazione e alla diffusione di importanti opere del patrimonio culturale italiano". Ma c'è dell'altro. Per Google Books, infatti, da sempre alle prese con gli attacchi degli editori italiani e non solo, questa è una mossa vincente in territorio neutro, trattandosi di libri non protetti dal diritto d'autore.
"Un primo passo importante verso la realizzazione del sogno che ha guidato i fondatori di Google: la creazione di una biblioteca universale". Così Nikesh Arora, presidente Global Sales Operations and Business Development del gigante di Mountain View, ha definito la neonata cooperazione.
Nei prossimi due anni si completerà la catalogazione dei volumi scelti, che saranno digitalizzati e successivamente messi online. Il costo della digitalizzazione sarà a carico di Google, che si occuperà anche di allestire uno scanning center in Italia che darà lavoro a 100 ragazzi qualificati.
La decisione di digitalizzare l'enorme patrimonio cartaceo delle Biblioteca Nazionale di Firenze e Roma sta riscontrando opinioni divergenti. Ai pareri entusiastici e favorevoli di coloro che intravedono l'opportunità di salvaguardare, proteggere e divulgare un fondamentale patrimonio culturale si contrappone la perplessità e le polemiche di coloro che si domandano cosa accadrebbe se un giorno Google decidesse di far pagare gli accessi e se sia corretta la scelta di affidare al colosso straniero questo patrimonio culturale nazionale.

La potenza di Google per migliorare
le traduzioni automatiche


10/03/2010
dal "New York Times" del 9 marzo di Miguel Helft

Mountain View, California
Un’e-mail che l'azienda aveva ricevuto da un sostenitore sud-coreano divenne oggetto di discussione nel corso di una riunione nella sede di Google. Era il 2004. Sergey Brin, uno dei fondatori di Google, sottopose il contenuto dell’e-mail al traduttore automatico che l'azienda stessa aveva varato. Il testo in sé diceva che Google era un ottimo motore di ricerca, ma la traduzione automatica aveva prodotto il seguente risultato: "Le scarpe di pesce crudo a fette che la cosa desidera. Google è proprio un bel cipollotto!"
Brin disse allora che tutto sommato Google poteva fare di meglio. Sei anni dopo, il servizio gratuito di traduzione online Google Translate funziona per 52 lingue, più di qualsiasi altro omologo, e viene usato centinaia di milioni di volte a settimana per la traduzione di pagine web e altri contenuti. "Google Translate è al momento il massimo che si può fare", dice delle traduzioni  computerizzate di argomento non specialistico Alon Lavie, un ricercatore associato del Language Technologies Institute della Carnegie Mellon University.
Lo sforzo di Google di andare oltre la funzione di motore di ricerca nel web ha conosciuto alti e bassi in termini di risultati. Il progetto di biblioteca digitale è stato bloccato, e il lancio del social network Buzz ha sollevato questioni riguardo il rispetto della privacy. Il che fa pensare che si possono anche fare errori, quando un’azienda sfida settori appartenenti per tradizione ad altri e convenzioni sociali.

>>continua a leggere

 

Un mazzo di fiori da Microsoft per il defunto Internet Explorer 6

08/03/2010
A causa dell’interruzione del supporto da parte di Google Docs e di altri servizi della Grande G, dal primo Marzo 2010 il browser web Internet Explorer 6 è ufficialmente morto a Mountain View, California.
Ne danno il triste annuncio i programmatori Microsoft impegnati sul progetto che per questo motivo hanno inviato un mazzo di fiori per ricordare il browser che per circa 8 anni ha imperversato sulla rete.
Da annotare che Internet Explorer 6 raccoglie ancora il 20% delle preferenze da parte degli internauti nonostante Internet Explorer 7 e Internet Explorer 8
Adesso Google è anche una città

08/03/2010
Dal primo marzo, Google non è solo un motore di ricerca, ma anche una città.
Un sindaco del Kansas ha cambiato provvisoriamente fino alla fine del mese il nome della sua città, Topeka, in «Google». Il fine è quello di sensibilizzare il motore di ricerca a dotarla della tecnologia a banda larga.
Così la più grande tv americana, la Cnn, ha diffuso le foto dei cartelli stradali che si trovano all’ingresso di questa città di 122mila abitanti modificati con il nome Google, che ha sostituito quello vero.
Una trovata geniale del sindaco che, preoccupato per il futuro della sua cittadina, spera di attirare turismo e di convincere i giovani a non lasciare la propria città. Ma il primo cittadino Bill Bunten, 79 anni, vuole cercare di attirare l’attenzione del gigante informatico, che ha avviato una serie di progetti per potenziare le connessioni in alcune zone degli Stati Uniti e utilizzerà dei campioni di popolazione per sperimentarli.
Non è la prima volta che questa Topeka cambia il proprio nome per stare dietro alle tendenze culturali. Nel 1998 l’allora sindaco Joan Wagnon lo cambiò temporaneamente in «ToPikachu» in onore della famosa linea di vidogiochi giapponesi. 
 

Non premete il tasto F1!

04/03/2010
L’attacco avverrebbe in questo modo: mentre si sta visitando un sito Web all’interno del browser Internet Explorer 6, 7 e 8 su Windows XP SP3, appare un messaggio creato ad hoc che invita a premere il tasto F1. Se l’utente ci casca e preme il tasto, è allora possibile eseguire codice da remoto sul suo computer.
In pratica si tratta di una falla che interessa Windows 2000, XP e 2003 e sfrutta il modo in cui VBScript interagisce con i file Windows Help (.hlp) mentre si sta usando Internet Explorer.

Il problema sarebbe confermato dal Microsoft Security Response Center (MSRC) con uno specifico advisory ove è notificata la presenza di un exploit pubblico che, a partire dal 26 Febbraio scorso, mette sotto minaccia tutti gli utilizzatori dei browser vulnerabili sul sistema operativo indicato.

In attesa di una patch apposita, Microsoft consiglia di non premere il tasto F1 se richiesto da un popup e di disattivare i controlli ActiveX e Active Scripting all’interno del browser.
Al possibile attacco sono a rischio i possessori di Windows XP, mentre dovrebbero essere immuni dal problema Windows Vista e Windows 7.