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"Non facciamoci accecare dalla nostalgia per la carta stampata" (..…) | |
Giappone: OK a internet per elezioni ma no a Twitter ![]() Il Parlamento giapponese si prepara a sollevare in parte il singolare bando all'utilizzo di blog e siti Internet in campagna elettorale, lasciando però ancora fuori strumenti popolarissimi come la posta elettronica e la piattaforma di microblogging Twitter. L'iniziativa per allentare le restrizioni in materia di propaganda elettorale è stata avviata mercoledì con un'intesa bipartisan tra maggioranza e opposizione, in vista delle imminenti elezioni estive per il rinnovo del Senato. Secondo l'intesa preliminare, che dovrà essere tradotta in legge in tempi stretti per poter essere applicata alla prossima campagna elettorale, ai candidati politici e ai partiti non sarà più vietato aggiornare i propri siti e blog durante il periodo che precede il voto. Le parti, tuttavia, non sono riuscite a trovare un accordo per includere nello schema di massima il via libera all'utilizzo di e-mail e Twitter, dato che alcuni parlamentari hanno citato reoccupazioni per i possibili rischi legati alla diffamazione ttraverso i due popolari strumenti di comunicazione. econdo le norme vigenti, i messaggini pubblicati su Internet via Twitter (massimo 140 caratteri l'uno) possono essere giudicati alla stregua di ''letteratura e immagini'', che la vetusta legge sulle elezioni pubbliche considera illegali quando utilizzati nelle attivita' di propaganda elettorale. | |
Pirateria software in Italia al 49% ![]() La pirateria dei software nel 2009 si è ridotta in 54 mercati ed è cresciuta solo in 19, ma il tasso globale di pirateria è cresciuto dal 41 al 43%, soprattutto a causa del maggior peso che rivestono sul mercato mondiale Paesi ad elevatissimo tasso di sviluppo ma anche di illegalità diffusa come Cina, l'India e il Brasile. Note dolenti anche dall'Italia, dove l'installazione di software commerciale privo di regolare licenza sui Pc italiani è cresciuta dell'1%: dal 48 al '49%, per un valore commerciale di oltre 1.209 milioni di euro. Dati che allarmano la Bsa (Business sofware alliance), la principale organizzazione sostenitrice della proprietà intellettuale nel settore del software, che ha reso noto i dati del settimo studio sulla diffusione della pirateria a livello mondiale e italiano. Per quanto riguarda il nostro Paese, ''lo studio dimostra che i nostri sforzi per ridurre il tasso di illegalità nell'economia italiana sono ancora purtroppo assai lontani dall'aver debellato il problema, anzi i risultati peggiorano invece che migliorare - ha spiegato Luca Marinelli , presidente di Bsa in Italia -. Un tasso di pirateria del 49% è inaccettabile per una nazione evoluta come l'Italia. E, in un momento di congiuntura economica non facile come quello attuale, non possiamo non sottolineare che la strada dell'illegalità e del sommerso non è certo quella che favorisce la ripresa e l'occupazione''. L'azione contro la pirateria rimane un punto fermo dell'azione di Bsa - è stato spiegato - anche grazie alla collaborazione con le forze dell'Ordine, in particolare la Guardia di Finanza che, nel corso dell'illustrazione dello studio, era rappresentata dal tenente colonnello Marco Nieddu, comandante del Gruppo tutela mercato beni e servivi del nucleo di Polizia tributaria di Milano. Per gli intervenuti, ''una riduzione del 10% del tasso d'illegalità in dieci anni, oltre a ridurre i rischi legati alla privacy e alla sicurezza e alla privacy dei dati, potrebbe generare oltre 6mila posti di lavoro, più di 700 milioni di entrate per l'Erario e i più di 2 miliardi di ulteriore volume d'affari per il settore''. | |
Ecco robot che protegge bambini da pericoli online | |
Internet: cresce 'social gaming' ![]() Cresce l'industria legata al 'social gaming', i giochi come Farmville, Social City o Mafia Wars che spopolano su Facebook e MySpace. Secondo il Financial Times negli ultimi 2 anni sono nati centinaia di piccoli studios che sviluppano queste applicazioni, ma sono poche le compagnie che guidano il mercato, a partire da Zynga e Playdom. La tendenza individuata dal quotidiano è quella di progressive acquisizioni da parte dei soggetti maggiori che stanno riducendo il numero dei protagonisti. | |
Microsoft lancia Explorer 9![]() Dopo la crisi sofferta a causa dei prodotti per navigare offerti dalla concorrenza, Mozilla e Google fra tutti, la Microsoft ha deciso di rendere pubblica in anticipo la nuova versione 9. Verranno rilasciate alcune "platform preview" circa ogni otto settimane fino ad arrivare alla fase di Beta test del programma, che anticiperà il lancio definitivo. | |
Internet: da oggi primi indirizzi in arabo 06/05/2010 | |
Facebook ha un un bug nella chat?![]() Sarebbe stato individuato un grave bug nella chat di Facebook che potrebbe aver messo in pericolo la privacy degli utenti del famoso social network. Visualizzando il proprio profilo Facebook sarebbe stato infatti possibile leggere tutte le chat degli altri utenti. Per farlo era sufficiente modificare alcune impostazioni sulla privacy del proprio profilo e quindi, da questa pagina, digitare il nome di uno dei propri contatti per visualizzare tutte le sue chat. A conferma di questo ci sarebbe il video di un utente che ha scoperto il bug e lo ha inviato al sito TechCrunch. Una volta segnalata l’anomalia, il servizio di chat sarebbe stato immediatamente messo offline e al suo posto fatto visualizzare un messaggio di "servizio in manutenzione". Non si sa quanti utenti abbiano potuto usare questo espediente per visualizzare la chat altrui, ma di certo se tutto ciò verrà confermato non è difficile prevedere una serie di polemiche sulla tutela della privacy sul popolarissimo social network. | |
Editoria, più integrazione tra grandi gruppi e Facebook 03/05/2010 Media tradizionali e social network: un connubio che diventa sempre più stretto sia per l'uso integrato che ne fanno gli utenti della rete - l'ultima ricerca della Pew Internet ha rivelato che il 75% degli americani trova notizie sul web grazie ai social network e alle e-mail - ma anche perchè le due realtà, con i dovuti distinguo, stanno capendo che per affrontare vecchi e nuovi problemi di monetizzazione devono forse iniziare a contare l'uno sull'altro. I grandi gruppi editoriali hanno già imparato a spalmare sempre di più le loro notizie sui social media come Facebook e Twitter grazie ad una figura professionale creata ad hoc, il 'social media editor' (ce l'hanno il Nyt e al Jazeera, ad esempio), ma ora possono fare di più grazie ai 'social plugins', inventati da Marck Zuckerbeg, il creatore di Facebook, e illustrati qualche giorno fa a San Francisco all'Ottava conferenza degli sviluppatori. E' in pratica un servizio, che fa parte dell'ampio progetto Open Graph http://developers.facebook.com/docs/opengraph che permette di aumentare l'integrazione tra la piattaforma Facebook e una qualsiasi pagina web. Questo strumento di interconnessione, oltre a far crescere la già smisurata popolarità e influenza sul web del social network, offre alle aziende editoriali un'opportunità per capire esigenze e gusti dei propri lettori pescati da Facebook e quindi fidelizzarli. In molti, negli Stati Uniti, ci stanno già provando, dal Washington Post alla Cnn alla Abc News. ''Per noi è sempre più importante andare dove sono i lettori. Molti dei nostri contenuti sono su Facebook, quindi dobbiamo renderne più facile la condivisione ma anche capire cosa piace al nostro pubblico senza che abbandoni il nostro sito'', dice a Cyberjournalist.net Narisetti Raju, managing editor del Washington Post. Per questo motivo il Post ha lanciato sul proprio sito la funzione 'Network News', in bella vista in alto a destra: è un rullo dove vanno a finire le notizie della testata piu' condivise dagli utenti del social network. Mentre guardi quante persone che conosci hanno letto una news del Post su Facebook, resti agganciato al sito d'informazione. Secondo Narisetti, lo strumento consente una ''scoperta fortuita del sito'' e potenzialmente può generare più lettori ''che attraggono piu' pubblicita' e aiutano così a finanziare la creazione di maggiori contenuti''. Se si è disinteressati a questo modulo c'è il pulsante 'opt-out'. Stessa strategia usata dalla Cnn. Sul sito, sempre in alto a destra, appare lo spazio 'Popular on Facebook': se sei iscritto al social network puoi visualizzare quante persone, tra cui i tuoi amici, hanno letto, commentato e condiviso una notizia del network americano. Per Jennifer Martin, senior director delle pubbliche relazioni di Cnn, la nuova funzione ''permette di perfezionare la quotidiana strategia sui social media''. ''Abbiamo rivisto l'impianto del sito e ci siamo detti 'cosa può essere più utile e rispettoso della nostra community?' - dice Martin - E ci sembra ci siamo mossi in quella direzione''. Sulla stessa scia, lo spazio 'Abc News on Facebook' del broadcaster statunitense: un insieme di notizie generate da Abc e condivise dagli utenti del social network. Jonathan Dube, vice presidente di Abcnews.com, crede che questa nuova applicazione motivi il lettore a restare sul sito facendo così decrescere il tasso di abbandono (bounce rate). E sembra che i risultati siano incoraggianti: ''da quando l'abbiamo adottata - dice Dube - abbiamo visto un aumento di oltre 250 per cento dei rimandi da Facebook''. Nel caso di Abc, inoltre, questa funzione ha scalzato la più tradizionale sezione 'notizia piu' popolare', adottata da molti siti di informazione. ''Abbiamo scelto di dare più importanza alle notizie 'raccomandate' da Facebook perchè crediamo che i lettori si soffermino di più sulle storie popolari tra i loro amici, piuttosto che su quelle più popolari in genere'', aggiunge Dube. Altri grandi gruppi come The New York Times e Espn.com, stanno adottando strategie più caute. Jennifer Preston, social media editor dello storico quotidiano della Grande Mela, ha spiegato a Cyberjournalist.net che il Times sta lavorando ad una integrazione con Facebook per aumentare il livello di personalizzazione e di attività social dei suoi lettori. Mentre Espn.com, emittente via cavo Usa che trasmette solo programmi di sport, sta usando la funzione solo per alcune dirette. | |
Apple: no definitivo ad Adobe Flash ![]() Apple e Adobe sono arrivati alla rottura. Apple ha infatti annunciato il definitivo abbandono della tecnologia Adobe Flash sui propri dispositivi mobile, motivando la scelta sia dal lato sicurezza, ma anche per quanto riguarda le performance e l’utilizzo dell’hardware. Steve Jobs motiva la scelta affermando che la tecnologia utilizzata da Flash presenterebbe il fianco ad intrusioni o in generale a falle che minerebbero la sicurezza delle macchine dove la tecnologia è stata installata. Inoltre Flash è stato pensato per essere utilizzato con il mouse, e non con il dito (touch) come i prodotti Apple mobile. Flash è infine troppo esoso in risorse e tenderebbe a consumare ancora di più la batteria del dispositivo dove è stato installato. Si attende la risposta del mercato che vede la tecnologia Flash utilizzata da tantissimi siti. | |
La "terra" dentro Google Maps
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Casa, arredamento e bricolage i più richiesti su eBay ![]() Sono queste le categorie più cliccate negli ultimi mesi da venditori ed utenti. E' quanto si legge in un un comunicato di eBay Italia che aggiorna sullo stato delle vendite del marketplace, sottolineando la particolare crescita registrata in questi settori. | |
YouTube festeggia il quinto compleanno ![]() Nell'aprile aprile 2005, il primo filmato fu caricato su internet. Il video, datato 23 aprile, mostra uno dei fondatori del sito, il giovane Jawed Karim, di fronte alla gabbia degli elefanti nello zoo di San Diego. Chiamato ''Me at the zoo'', il filmato dura appena 19 secondi, non e' ne' interessante ne' di qualita' elevata, eppure fino a oggi e' stato visto da oltre due milioni di internauti. | |
Brasile capofila per chiedere la rimozione dei contenuti a Google 22/04/2010Il Brasile è in cima all'elenco dei Paesi che chiedono a Google di rimuovere contenuti dai suoi servizi. Lo ha svelato il colosso di Internet con un nuovo strumento Web, dicendo però che i dati riguardanti la Cina restano segreti. | |
Internet: Asia batte Italia 7,5 Mbps a 2,8 ![]() Il report pubblicato da Akamai evidenzia i punti critici e le eccellenze per quanto riguarda la connettività. L'Asia viaggia a 7,5 Mbps, mentre per l'Italia la velocità media delle connessioni a Internet si è attestata sui 2,8 Mbps, con un divario di 2Mbps tra il provider che offre la velocità di connessione maggiore (3,2 Mbps) e quello che offre la velocità minore (1,2 Mbps). Va molto meglio però per il mobile dove l'Italia risulta essere il terzo Paese per velocità di collegamento. | |
Google: attacco al sistema
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Facebook: pubblicità si baserà su abitudini internauti ![]() Facebook avrebbe in cantiere un nuovo sistema per monitorare il comportamento dei suoi utenti quando visitano altri siti internet.Così sarebbe possibile inviare loro messaggi pubblicitari mirati. Lo riporta il Financial Times. La novità dovrebbe essere presentata alla conferenza con gli sviluppatori, a San Francisco. Si tratta di un pulsante con il quale gli utenti potranno segnalare le pagine che più gradiscono quando navigano in rete, ricevendo spot mirati in base alle risposte. | |
Apple perde il prototipo, svelato il nuovo iPhone 4G | |
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