19/07/2024
:: Tg3 Tech >> a cura di Pasquale Martello ++++

La 'chiocciola' entra al MoMa

24/03/2010
La 'chiocciola' degli indirizzi di email è 'un trionfo del design' e entra al MoMa.Il simbolo è stato acquistato dal museo newyorchese che lo ha introdotto nelle sue collezioni. L'annuncio arriva da Paola Antonelli, l'italiana curatrice del dipartimento di architettura e design, che spiega così l'importanza dell'iniziativa: 'si abbandona il principio che il possesso fisico di un oggetto è il requisito necessario per la sua acquisizione'.
iPad, più per internet che per e-book

24/03/2010
Dipinto come uno strumento in grado inserirsi nel mercato dell'editoria online, l'iPad potrebbe
invece rivelarsi un dispositivo che ha nell'accesso a internet il suo appeal. La società di ricerca comScore ha chiesto a un campione di consumatori come userebbero il Tablet della Apple,
scoprendo che la navigazione in rete e l'e-mail avrebbero la meglio sulla lettura di libri elettronici.
Degli oltre 2 mila internauti intervistati, la metà esatta ha dichiarato che con l'iPad navigherebbe sul web, e il 48% lo impiegherebbe per la posta elettronica. La terza funzione scelta è l'ascolto di musica (38%), mentre la lettura di e-book viene solo al quarto posto (37%), a pari merito con la gestione della rubrica dei contatti. La lettura di giornali e riviste si ferma al 34%, preceduta dalla visione di video e film (36%) e dalla raccolta e visualizzazione di foto (35%).

L'indagine ha mostrato anche gli effetti positivi della campagna pubblicitaria di Apple per il prodotto che inizierà a vendere il 3 aprile in Usa. Il 65% degli intervistati sa infatti cos'e' l'iPad, la stessa percentuale registrata dal Kindle di Amazon, che però è sul mercato da oltre due anni.
A Vancouver raduno hacker, Safari cadrà per primo

24/03/2010
Mentre Firefox, il web browser prodotto da Mozilla, mette una toppa alla sua vulnerabilità con il rilascio della nuova versione 3.6.2 entro marzo, potrebbe essere Safari (il browser di Apple) su Mac Os, il prossimo a cadere al raduno degli hacker di Vancouver: la previsione, come riporta il blog Tom's Hardware, è di Aaron Portnoy, ricercatore di sicurezza di 3Com TippingPoint.
Portnoy parla alla vigilia di 'Pwn2Own 2010', l'evento in cui si confrontano gli hacker di tutto il mondo, che si terrà dal 24 e il 26 marzo durante la CanSecWest Security Conference di
Vancouver.
''Safari sarà installato su Snow Leopard, che non è allo stesso livello di Windows 7'', spiega il ricercatore di sicurezza. Lo scorso anno, come riporta il blog, Charlie Miller, vincitore delle ultime due edizioni, ha 'bucato' Mac OS attraverso Safari in meno di cinque secondi. Uno studente
tedesco, invece, è riuscito a penetrare le difese di Windows attraverso tre browser diversi. L'anno scorso uscì indenne solo Google Chrome.
La vulnerabilità di Safari potrebbe essere spiegata dal fatto che il browser di Apple sta diventando popolare grazie soprattutto all'iPhone. E infatti Portnoy fa una previsione anche sullo smartphone di Apple: sarà quello a cadere per primo al contest di Vancouver.

Amnesty, Cina dovrebbe rimuovere ogni restrizione su web

23/03/2010
La Cina dovrebbe rimuovere ogni restrizione su Internet. Lo sostiene Amnesty International, all'indomani della decisione di Google di reindirizzare tutto il proprio traffico sui server di Hong Kong, cessando in questo modo di filtrare i risultati delle ricerche.

Riconoscendo che la sua politica aziendale era incompatibile con l'autocensura richiesta per operare all'interno della Cina, Google - sottolinea l'ong - ha sfidato le autorità di Pechino a rispettare il principio della libertà di espressione sancito dalla Costituzione cinese. Google ha dichiarato ieri che le autorità cinesi potrebbero ora decidere di bloccare l'accesso al motore di ricerca google.com.hk. Gli utenti che criticano la decisione di Google sostengono che questo motore di ricerca fosse uno dei meno sottoposti a restrizioni.

"Gli utenti che avevano sperato che Google non lasciasse la Cina e che criticano questa decisione, dovrebbero in realtà chiedere al loro governo come e perchè internet è censurato nel loro Paese", ha commentato Roseann Rife, vicedirettrice del Programma Asia di Amnesty International.

Anche il sito di Amnesty International, www.amnesty.org è bloccato. L'unico periodo in cui è stato accessibile è stato il secondo semestre del 2008. Amnesty International ha documentato
molti casi, tra cui quelli di Liu Xiaobo e Tan Zuoren, in cui le autorità di Pechino hanno ridotto al silenzio difensori dei diritti umani, imprigionandoli per aver diffuso informazioni e testi attraverso internet.

In precedenza, l'ong aveva sollecitato aziende quali Yahoo!, Microsoft e la stessa Google affinchè si impegnassero a onorare le disposizioni della costituzione cinese sulla libertà di espressione. Amnesty International aveva chiesto a queste aziende anche di essere trasparenti circa i sistemi di filtro usati in Cina e sugli accordi intrapresi col governo di Pechino che avevano implicazioni sulla censura e sulla repressione del dissenso.

 

 Sul web cambio guardaroba 

23/03/2010
E' tempo di cambio di guardaroba: oltre ad andare nei mercatini è possibile sbarazzarsi dei
vestiti che non si usano più su Internet, scambiandoli magari con altri capi di abbigliamento di cui si ha bisogno. E' questo il principio alla base del sito ThredUp.com. inventato negli Stati Uniti da due laureati alla Harvard Business School.

''Vai a fare shopping nell'armadio di un altro'', è questo lo slogan di ThredUp che promuove lo scambio d'abiti esattamente con lo stesso principio che il peer to peer e il file sharing usano per musica e video. ''Non indossi il 25% dei vestiti nel tuo armadio, unisciti a noi e inizia a scambiarli con qualcosa che desideri'', è la frase che campeggia sull'homepage del sito.

Come funziona? ThredUp ti chiede di fare una lista dei tuoi vestiti indesiderati e di specificare quali sono i capi di abbigliamento di cui si ha bisogno. Quando si è completato questo guardaroba virtuale, il sito invia tre buste al costo di 25 dollari in cui si spediscono al magazzino di ThredUp i vestiti di cui ci si vuole sbarazzare. La condizione posta è che l'abbigliamento deve essere ''come nuovo'', se si inviano vestiti vintage si riceveranno ''alla pari' abiti vintage.

Il servizio sta per essere lanciato anche nella formula kids, notizia utile per le mamme costrette a investire soldi frequentemente in cambi di taglia repentini dei bambini. Unica nota dolente è che il sito non utilizza le immagini e quindi non si sa esattamente quello che ti verrà spedito, rendendo l'operazione molto simile ad una lotteria dell'abbigliamento. E ThredUp si difende cosi': ''Quando vai a vedere una commedia al cinema si spera sarà divertente, ma non si può essere certi. Quando si ordina una bistecca ti auguri sia buona, ma non ne sei sicuro''. Dunque, può essere divertente ricevere vestiti a sorpresa, ma se non si ha tanta voglia di sperimentare si puo' sempre optare per i tradizionali mercatini dell'usato.

 

Google abbandona la Cina

23/03/2010
Come annunciato negli scorsi giorni, BigG avrebbe comunicato ufficialmente la chiusura degli uffici cinesi e starebbe reindirizzando tutto il traffico sul dominio di Hong Kong.
La decisione in risposta al governo di Pechino che aveva dichiarato di non voler allargare le maglie della censura di stato.
Tutti gli utenti cinesi che tenteranno di collegarsi al famoso motore di ricerca verranno subito reindirizzati verso google.com.hk, da cui dovrebbe essere possibile accedere ai servizi News, Images e Search senza che questi vengano filtrati.
Gb, ogni cittadino avrà una pagina web per servizi pubblici

22/03/2010
Ogni cittadino britannico avrà tra qualche anno una sua pagina web personalizzata per l'accesso ai servizi pubblici. Lo dice il Times. Oggi lo annuncerà il primo ministro Gordon Brown, fan dell'informatizzazione dei servizi, volta a una maggiore efficienza e sostanziali risparmi.
Da questa pagina, ogni cittadino iscriverà i figli a scuola, prenoterà appuntamenti dal medico, richiederà assistenza sociale, o un passaporto, pagherà tasse comunali e registrerà
auto alla motorizzazione.

Ambiente, Internet la peggior minaccia per le specie a rischio

22/03/2010
il web e internet, l'allarme viene dalla conferenza internazionale sulla biodiversità in corso a Doha, sono la maggior minaccia alla sopravvivenza delle specie a rischio e in via di estinzine. Internet infatti, dicono gli esperti, sta diventando il modo più semplice e veloce per comprare e vendere, e sulla rete si può trovare di tutto, dai cuccioli di leone a quelli di orso polare.

Paul Todd, dell'International Fund for Animal Welfare dice alla Bbc: "Internet sta diventando il fattore dominante nel commercio globale di specie protette". Todd spiega quindi che sono migliaia gli esemplari appartenenti a specie a rischio a venire messi quotidianamente sul mercato grazie alla rete anche perché su internet l'anonimato protegge sia acquirenti che venditori favorendo i traffici illegali.

La conferenza di Doha, suggerisce quindi Todd, oltre a cercare un accordo sui suoi temi chiave (dalla pesca alla balena e al tonno rosso al traffico di avorio) dovrebbe avanzare proposte per
regolare i commerci su internet. In materia, c'è per ora una proposta avanzata da Usa e Svezia per quanto riguarda il commercio di corallo rosa e rosso.

Stampa cinese, Google lascerà la Cina il 10 aprile

19/03/2010
Google, il ''re'' dei motori di ricerca in Internet, lascera' la Cina il prossimo mese e annuncera' la sua decisione entro pochi giorni, dopo le roventi polemiche sulle censure di natura politica operate dalle autorita' di Pechino sul motore di ricerca e le incursioni degli hacker nelle caselle di posta dei dissidenti cinesi su Gmail. Lo scrive oggi il China Business News, secondo cui un funzionario di un'agenzia pubblicitaria cinese, partner del gigante di Mountain View, afferma che
Google lascera' il mercato cinese il 10 aprile. Il quotidiano cita poi una fonte anonima, membro dello staff di Google, secondo cui l'annuncio del ritiro dal mercato web piu' grande del mondo, verra' fatto lunedi'. La portavoce della compagnia in Cina, Marsha Wang, non ha voluto commentare la notizia, affermando all'Afp che ''non ci sono sviluppi'' sulla situazione. Il report del China Business News e' solo l'ultimo di una serie di indiscrezioni riportate dalla stampa secondo cui Mountain View avrebbe abbandonato la ''filiale'' google.cn. Gia' la scorsa settimana, citando una fonte anonima, il Financial Times aveva scritto che Google avrebbe abbandonato ''al 99,9%'' la Cina.
Donne enologia e web

18/03/2010
Cresce l'interesse delle donne per l'enologia, secondo un sondaggio il 74% ha frequentato corsi di degustazione vini. Dall'analisi Winenews-Vinitaly emerge che il 49% acquista spesso guide e riviste sul vino e il 73% consulta quotidianamente siti e blog specializzati. Il 91% degli uomini
intervistati trova inoltre estremamente sexy le donne esperte di vino. L'inchiesta ha coinvolto 1.789 enonauti (amanti di vino & web), proponendo quesiti differenziati per uomini e donne.
Pirati informatici in festa a Roma 

18/03/2010
L'hanno ribattezzata "la festa dei pirati", ma non ha nulla a che vedere con i predoni del mare. I
protagonisti in questo caso sono pirati informatici che, sabato prossimo, al Teatro Capranica di Roma, faranno sentire le loro ragioni in una intera giornata dedicata alla liberta' della rete, con
incontri, dibattiti e corsi pratici per aggirare la censura.
La festa, alla seconda edizione dopo il successo dello scorso anno, vuole dar voce ad una vera e propria corrente culturale - spiegano il movimento 'ScambioEtico' e il cosiddetto 'Partito dei pirati', organizzatori della manifestazione - quella che ritiene la 'pirateria telematica' un consapevole atto di disobbedienza civile e non un atto di incivilta' teso a 'derubare' gli autori delle loro opere. Il movimento - che riscuote consensi negli Usa come in Europa - ritiene che il diritto d'autore sia una gabbia che impedisce la reale
innovazione creativa.

I tanti attivisti italiani e stranieri promuovono, invece, il libero scambio di beni intellettuali secondo l'ideologia del bene comune. Il dato da cui gli organizzatori della manifestazione partono è "che i due terzi del traffico internet sono generati dal peer-to-peer". Tentare di ignorare la realtà o di contrastarla, secondo 'i pirati' è di certo molto più faticoso e dispendioso rispetto a quanto lo sia sforzarsi di capire innanzitutto perchè e come si è arrivati a questo stato di cose e, in secondo luogo, cominciare a chiedersi: è davvero cosi' terribile? 

"Internet è lo specchio della società, non basta rompere lo specchio per dire che il sistema è sano", sostengono ' i pirati'. Nel corso della manifestazione saranno analizzate le misure attuate dal Governo per la regolamentazione di Internet, si studieranno le possibilità democratiche aperte dai social network e si presenteranno alcuni dei software più efficaci sviluppati per garantire l'anonimato e la libertà di navigazione, in particolare per gli utenti che vivono in paesi dove internet viene censurato. Fra i partecipanti ci saranno alcuni rappresentanti del Partito pirata svedese, del sito fuorilegge in quasi tutta Europa "The Pirate Bay", blogger di fama internazionale e artisti di avanguardia.
Agenti FBI sotto copertura su Facebook 

18/03/2010
Anche l'Fbi sbarca nel mondo virtuale e sguinzaglia i suoi agenti su Facebook per cercare
di incastrare sospetti. E' quanto prova un documento riservato del dipartimento di Giustizia ottenuto, grazie al Freedom of Information act, dall'Electronic Frontier Foundation, fondazione che si occupa della tutela della privacy su Internet.

Il documento di 33 pagine è un vero e proprio manuale di spionaggio virtuale, in cui si insegna ad agenti federali dell'Fbi e di altre agenzie come riuscire, con false identità e falsi profili - le biografie sintetiche che ogni utente di Facebook pubblica sul suo sito - a farsi "accettare" come amici da sospetti. E così ottenere prove a loro carico. Non solo, agenti connessi a principali social network - non solo Facebook ma anche My Space, per esempio - sono utili anche per ricostruire il tessuto di relazioni ed amicizie di un particolare individuo sospetto. Tutte informazioni utili durante un'inchiesta, per verificare un alibi, stabilire una certa cronologia dei fatti, conclude il documento.

Ma non è solo necessario il pedinamento nel mondo virtuale di sospetti e gli imputati - continua suggerire il documento - ma anche dei testimoni che i loro avvocati intendono chiamare a loro difese. "Le informazioni sono potere, bisogna controllare le frequenze sui social network di tutti i testimoni" è una delle frasi del documento, che è il testo di una presentazione preparata dal dipartimento per addestrare e motivare gli agenti.

Un documento, sottolineano dalla fondazione, che solleva dubbi sulla liceità di questi comportamenti da parte degli investigatori. Dubbi che, del resto, gli stessi organizzatori del corso si sono posti: "se gli agenti violano le regole di Facebook, questo è però da considerarsi illegale?" si legge ad un certo punto nella presentazione. Per i normali cittadini infatti Facebook e gli altri socialnetwork vietano il ricorso a false identità.

E se il dipartimento della Giustizia lascia aperto l'interrogativo, l'Eff cita il documento di un altra agenzia federale, la temibile e temuta Irs, il fisco americano che conduce agguerrite indagini per stanare gli evasori, in cui si vieta esplicitamente agli agenti di usare false e-mail per ottenere informazioni sui contribuenti. "I dipendenti non possono falsificare le proprie identità, anche su Internet: non si possono ottenere informazioni da siti registrandosi con false identita'" ha stabilito l'Irs.
Spam su Facebook, 40 milioni di pc nel mirino

18/03/2010
I 400 milioni di internauti che hanno un account su Facebook sono tutti potenzialmente nel mirino di una nuova ondata di attacchi informatici attraverso e-mail spam che mirano a rubare informazioni personali e soprattutto le password per accedere a servizi bancari on line. Secondo le stime di McAfee sarebbero già decine di milioni le mail spam inviate in Europa, Stati Uniti e Asia da martedì, quando ha avuto inizio l'attacco. ''Milioni di computer sono a rischio - spiega Dave Marcus, di McAfee -, anche se solo il 10% degli utenti apre l'allegato si tratta di 40 milioni di pc infettati''.

McAfee ha individuato una serie di messaggi di posta elettronica inviati a utenti del popolare social network in cui si afferma che le credenziali per l'accesso a Facebook sono state reimpostate. Di qui l'invito a cliccare su un allegato per ottenere i nuovi dati per l'account. Una volta aperto, il file scarica automaticamente sul pc dell'utente diversi tipi di programmi dannosi, compreso uno che ruba password. Non e' la prima volta che i criminali informatici prendono di mira il social network piu' popoloso del web. Il primo attacco massivo fu con il virus Koobface, poi si sono moltiplicati i tentativi di frode attraverso link brevi lasciati in bacheca o in messaggi inviati privatamente. Stavolta non è il servizio di messaggi interno a Facebook che viene violato, ma gli account di posta elettronica che gli utenti hanno associato al proprio profilo sul social network.
Facebook, più accessi di Google

17/03/2010
Per una settimana, e per la prima volta Facebook ha surclassato Google anche se solo per pochi
giorni. Lo scrive il Financial Times. La scorsa settimana il social network più popolare del momento ha surclassato Google catturando il 7,07% dei navigatori contro il 7,03% del colosso
di Mountain View. Complessivamente i due portali rappresentano oltre il 14% della navigazione sul web negli Stati Uniti, cioè un americano se sette, una percentuale verosimilmente più
elevata tra i giovani.

Lo scorso anno solo il 2% dei navigatori a stelle e strisce frequentava Facebook. Il balzo conferma che la rete è ormai un vasto social network, oltre ad essere una
grande campo di ricerca. E Google ne è pienamente consapevole tanto che ha lanciato il proprio social network, Buzz, tra le polemiche perchè secondo diversi utenti mette a rischio la privacy. Buzz di Google era stato duramente criticato per la sua mancanza di privacy, ma anche Facebook inizia a preoccupare per ragioni dello stesso tipo, come anche il servizio di micro
blogging Twitter e quello di condivisione delle foto Flickr.

Secondo il New York Times, alcuni studenti del prestigioso Massachusetts Institute of Technology (Mit) di Cambridge sono stati per esempio in grado di indovinare, con una percentuale di successo pari al 78%, se un profilo inserito su Facebook appartiene ad un gay. Inoltre non è stato molto difficile carpire, inserendo alcuni parametri di ricerca automatici, gli estremi del codice di social security Usa (l'equivalente del nostro codice fiscale) di alcuni utenti Facebook, aumentando così i rischi di furto di identità, sempre più comuni negli Usa.

Twitter "ovunque"

17/03/2010
Sarebbero molti i partner interessati alla nuova funzionalità chiamata Twitter @Anywhere che si aggiunge alle potenzialità del popolare social network.
Con questa nuova funzione il gruppo proprietario di Twitter conta di aumentare il numero di utenti e dare il via ad un nuovo canale su cui poter veicolare nuove soluzioni per la pubblicità.
Tra gli esempi di utilizzo: visualizzando un filmato su YouTube sarà possibile accedere ai contenuti di Twitter senza essere reindirizzati a Twitter.com.