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EMILIA, IL TERREMOTO SU INTERNET

Grazie alla Rete, l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia informa in tempo reale sulle scosse e raccoglie dati sugli eventi sismici. Accadde anche un anno fa e oggi sappiamo qualcosa in più sulla geologia della Pianura Padana

Campo macrosismico del terremoto del 20 maggio 2012. Fonte: INGV

Ore 4.03 del 20 maggio 2012. Mentre l’Emilia, la Bassa Lombardia e il Basso Veneto vengono svegliati dal terremoto e catapultati in un incubo destinato a durare mesi, su internet si attivano dei sistemi pensati per raccogliere e distribuire informazioni sul sisma. Strumenti realizzati dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia che avvicinano i ricercatori alla popolazione. Due le direttrici principali: un sito per raccogliere dai cittadini delle testimonianze sull’evento, www.haisentitoilterremoto.it, e un account Twitter per diffondere dati affidabili e certificati, @INGVterremoti. La Rete per saperne di più, con una rapidità e una capillarità assolutamente impensabili fino a pochi anni fa.

HAI SENTITO IL TERREMOTO?

Per conoscere gli effetti dei terremoti in ogni comune italiano, un tempo sarebbe servita un’enorme e costosissima rete di strumenti. Da qualche anno bastano un sito internet e la buona volontà dei cittadini.

Attivo nella versione attuale dal 2007, www.haisentitoilterremoto.it può contare su circa 20mila corrispondenti fissi arruolati su base volontaria. Persone disponibili a rispondere a poche semplici domande per aiutare i ricercatori. Da quando ha creato questo servizio, l’Ingv ha raccolto oltre 550mila questionari su più di 6300 terremoti. Materiale prezioso per gli scienziati, che lo utilizzano per i loro studi e che viene elaborato automaticamente dal sito.

Chiunque può contribuire. Certo, qualche segnalazione bizzarra non manca mai, ma poiché tutto viene trattato con metodi statistici si possono individuare sia i burloni sia chi esagera nel descrivere la propria esperienza. Il risultato finale è talmente affidabile da aver portato anche a qualche pubblicazione scientifica.

I questionari sul terremoto del 20 maggio 2012 arrivati al sito sono più di 14mila. Quasi 10mila sono stati spediti dopo il sisma del 29 maggio. Altre migliaia sono stati raccolti dopo le scosse minori. Con queste informazioni è stata realizzata una serie di mappe indicanti, ad esempio, l’intensità sulla scala Mercalli avvertita nelle varie zone del Paese e le aree dove è stato sentito il rombo sismico (GUARDA LE MAPPE).

Non solo: grazie alle testimonianze dei cittadini ora conosciamo meglio alcune caratteristiche geologiche della Pianura Padana. Le elaborazioni grafiche di questi dati mostrano, ad esempio, che le vibrazioni telluriche si propagano in modo diverso: l’area dove il sisma ha avuto effetti da quarto grado sulla scala Mercalli è molto più vasta verso Nord. Inoltre il Milanese e l'area dei Colli Euganei sembrano amplificare maggiormente le onde sismiche perché le persone, compilando i questionari, affermano di avvertire effetti leggermente superiori a quelli attesi. Aspetti da tener presente nella stesura delle mappe di pericolosità sismica.

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IL TERREMOTO IN 140 CARATTERI

Il 20 maggio 2012, chi si è riversato nelle strade impaurito disponeva solo di notizie confuse e frammentarie. La tv era dentro casa, la radio nel cuore della notte nell’immediato dava poche informazioni. Molti, dove le linee telefoniche erano ancora in funzione, si affidavano al cellulare e ai social network.

È così che tanti hanno scoperto l’account Twitter @INGVterremoti. Il meccanismo è semplice: quando il sismografo si aziona, un sismologo analizza i dati e poi, pochi minuti dopo la scossa, fa partire un tweet, un messaggio di 140 caratteri con le informazioni su magnitudo ed epicentro del sisma.

Per i curatori di questo servizio, aperto al pubblico nel 2010, il terremoto in Emilia è stato il primo vero banco di prova in una situazione di grande emergenza. Un test ampiamente superato, dato che in quei giorni sono arrivati circa 60mila nuovi follower e pochi mesi dopo i voti degli utenti hanno conferito loro il Premio Macchianera 2012 per il tweeter più utile dell’anno.

Oggi @INGVterremoti è vicino alla soglia dei 100mila follower. Ad ogni evento sismico, Twitter permette all’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di raggiungere una platea enorme e a tante persone in difficoltà di capire rapidamente cosa è successo. Un modo semplice per diffondere informazioni affidabili in situazioni in cui le voci non verificate possono correre più veloci dei comunicati delle istituzioni.

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Andrea Bettini