Dai monumenti fino alle facciate di chiese e palazzi storici, le nostre metropoli sono invase dalle maxi pubblicità. Teli grandi anche centinaia di metri quadrati che sponsorizzano cellulari, ultimi modelli di auto e i grandi marchi del lusso. Da Roma a Milano il business dei ‘restauri sponsorizzati’ è arrivato fino a Londra e sembra non conoscere crisi. L’unico requisito per ottenere l’autorizzazione dal comune a installare la pubblicità è fare dei lavori di restauro per cui sia necessario il ponteggio. Le pubblicità, però, non nascondono solo il ponteggio dei lavori in corso, ma anche la luce e l’aria a chi ci vive sotto. E chi controlla che poi i lavori di restauro si facciano davvero? Qualcuno ci marcia?
PRECISAZIONE DEL 20/05/2019
SIGFRIDO RANUCCI IN STUDIO
Prima di chiudere una precisazione. Ci ha scritto Urban Vision, leader nelle affissioni pubblicitarie sui palazzi da ristrutturare, avevamo parlato di una palazzina che aveva ritardato con una sua affissione per mesi i lavori ci scrive che "non ha nessuna responsabilità su eventuali ritardi nei lavori, questo in generale e in particolare su quelli della palazzina di via Buonarroti a Milano. Noi non l'avevamo mai detto, ma siamo felici di precisare.