Collaborazione di Lorenzo Di Pietro
Prenotare l’albergo per le proprie vacanze sul web è ormai una pratica ordinaria per moltissimi turisti, che si rivolgono principalmente a due portali: dalle loro pagine web passano circa 200 miliardi di dollari di prenotazioni alberghiere in tutto il mondo. Ma cosa si nasconde dietro la comodità di prenotare tutto con un click? Commissioni altissime, tra il 18% e il 30%, che erodono pesantemente i margini di guadagno degli alberghi. E poi una presunta immensa evasione fiscale, dell’Iva e delle tasse sul reddito. Le procure di Roma e Genova indagano su booking, che in Italia incassa commissioni nell’ordine degli 800 milioni, ma paga appena 4,7 milioni di tasse, lo 0,6%. Mentre Expedia accumula le sue provvigioni in una società svizzera, rigorosamente senza IVA. I nostri viaggi, insomma, alimenterebbero grandi ricchezze esentasse. Come fare a rompere questo sistema? Report svela qualche trucco, che permette pure di risparmiare un po’.