Figli di un dio minore (Children of a Lesser God)
di Randa Haines (USA, 1986)
con William Hurt, Marlee Matlin, Piper Laurie
New England, Anni Ottanta. In un istituto per non udenti fa ingresso James, insegnante all’avanguardia e di bella presenza. Il suo percorso si incrocia con quello della giovane Sarah, educata in quella stessa scuola e ora auto-confinatasi in uno splendido isolamento al riparo dal mondo. Tra i due nasce una relazione sentimentale, passionale e ricca di contrasti. Quando James tenta di fornire a Sarah i mezzi per rendersi più autonoma e superare il proprio handicap il rapporto si infrange contro una barriera di insicurezze e recriminazioni. Ma forse non tutto è perduto… Tratto dall’omonimo dramma teatrale di Mark Medoff premiato con il Tony Award, Figli di un dio minore segna la definitiva affermazione di William Hurt come interprete maschile americano più amato degli anni Ottanta. L’attore, emblema di una stardom fondata sul tirocinio e non solo sulla bellezza dell’aspetto, trova qui una coordinazione felicissima con l’inedita protagonista femminile Marlee Matlin. L’idea di una seconda ‘nuova’ Hollywood viene ulteriormente rafforzata dalla partecipazione di Randa Haines, regista abile quanto sconosciuta. Insomma siamo, o meglio eravamo, al centro di una cinematografia adulta, fatta di temi forti e al contempo non risaputa, posata sul ciglio di trasformazioni imperscrutabili. Cinque candidature e una vittoria agli Oscar 1987: migliore attrice protagonista (Marlee Matlin). Tre candidature e una vittoria ai Golden Globe 1987: migliore attrice cinematografica in un film drammatico (Marlee Matlin). Tre candidature e due vittorie al Festival di Berlino 1987: premio dei lettori del quotidiano Berliner Morgenpost (Randa Haines), Orso d’Argento (Randa Haines).