Quattro matrimoni e un funerale

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Quattro matrimoni e un funerale (Four Weddings and a Funeral)

di Mike Newell (UK, 1994)

con Hugh Grant, Andie MacDowell, Kristin Scott Thomas


Charles, inglese timido  e goffo spesso protagonista d’involontarie gaffe, ha ormai raggiunto l’età in cui ci si ritrova a pensare di metter su famiglia.  Puntualmente invitato, si ritrova assieme al suo gruppo di amici single ai matrimoni di conoscenti e coetanei, anche in qualità di testimone. Durante una di queste cerimonie conosce una giovane americana e se ne innamora. La ragazza, però, lo considera solo l’avventura di una notte e quando lo incontra a un altro matrimonio gli presenta il fidanzato…  Prima commedia britannica, a raggiungere il vertice del box office per incassi e a vincere un César – l’equivalente francese dell’Oscar - come miglior film straniero. L’ispirazione per il film nasce da alcuni vecchi diari dello scrittore Richard Curtis che si rese conto di aver partecipato a settantadue matrimoni nell’arco di un decennio. Primo di cinque film scritti da Richard Curtis e interpretati da Hugh Grant. Gli altri quattro sono Notting Hill (1999), Il diario di Bridget Jones (2001), Love Actually – L’amore davvero (2003), Che pasticcio, Bridget Jones! (2004).

Due candidature agli Oscar, 1995: miglior film (Duncan Kenworthy), miglior sceneggiatura originale (Richard Curtis). Quattro candidature e una vittoria ai Golden Globe, 1995: miglior attore in una commedia (High Grant). Undici candidature e quattro vittorie ai BAFTA Awards, 1995: miglior attore (Hugh Grant), miglior attrice non protagonista (Kristin Scott Thomas), miglior film (Duncan Kenworthy, Mike Newell), premio David Lean per la regia (Mike Newell). Una candidatura e una vittoria ai César Awards, 1995: miglior film straniero (Mike Newell). Due candidature ai David di Donatello, 1995: miglior attore straniero (Hugh Grant) e miglior attrice straniera (Andie MacDowell)