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'FAVE COL GUANCIALE ' DI EMANUELA CECCARINI

'FAVE COL GUANCIALE ' DI EMANUELA CECCARINI
EMANUELA CECCARINI
, una figlia, un marito, un cane, un orto e una laurea in sociologia messa nel cassetto per lavorare a Radio2 dove dalla programmazione dello storico 3131 è approdata, per la nostra fortuna, alla redazione de "Il Cammello di Radio2": dietro le quinte infatti dei programmi del mattino c'è l'occhio vigile di Emanuela, le sue preziose ricerche e i tanti suggerimenti. Ma è anche un'abile cuoca e si diletta a coltivare ortaggi, verdure e frutti nel cuore di Roma. Ah, e conosce tantissime ricette per coloro che soffrono, come lei, d'intolleranza al glutine!
Quanto alla ricetta romanissima delle fave col guanciale che ci ha dato occorre sapere che viene tuttora preparata dai romani "veraci" nel giorno dei defunti una profumata minestra di fave secche, rammollite prima per 48 ore e poi cucinate con cotenna di maiale, dadini di prosciutto, prezzemolo, maggiorana, cipolla e pomodori. Viene servita molto calda su crostoni di pane abbrustolito e consumata in memoria dei cari estinti e forse come scaramanzia perché essi rimangano là dove si trovano! Nelle fave infatti si riteneva anticamente che risiedeva l'anima dei defunti.
Questa fresca minestra invece aiuta a riprendere le forze nei casi della tipica astenia primaverile.



Per 4 persone occorrono:

  • 1kg e 1/2 di fave fresche col baccello

  • 1 cucchiaio d'olio d'oliva

  • 100 g di guanciale finemente affettato

  • 1 cipollina novella affettata sottile

  • vino bianco secco

  • brodo vegetale

  • timo fresco o mentuccia romana

  • pecorino romano
Sbucciate le fave lasciandovi anche qualche pezzetto di baccello se tenerissimo. Scaldate l'olio per soffriggere il guanciale e la cipollina. Quando tutto è trasparente ma non colorito, unite le fave con 1/2 mestolo di brodo e 1 cucchiaio di vino bianco; aggiustate di sale, pepate, alzate il fuoco e coprite facendo cuocere per 30 minuti circa finché le fave diventino tenere. Girate ogni tanto e a fine cottura cospargete col timo fresco oppure con qualche fogliolina di mentuccia e qualche scaglia di pecorino romano. Servite tiepida con un buon vino rosso e vedrete che così vi sentirete sazi, senza appensantirvi e avrete anche speso poco: insomma, avrete "pigliato due piccioni con una fava"!