A gennaio il capo degli ispettori Hans Blix, nella sua relazione al Palazzo di Vetro dichiara che gli ispettori dell'ONU non hanno trovato prove che il regime di Baghdad possieda armi di distruzione di massa. Il primo febbraio lo Space Shuttle Columbia esplode nella fase di rientro. Muoiono tutti e sette gli astronauti. Sempre a febbraio a Milano viene rapito l'imam egiziano Abu Omar ad opera di 22 agenti della CIA. Il 2 marzo in una sparatoria sul treno Roma-Firenze fra le forze di Polizia e due brigatisti rossi, muoiono un poliziotto e un brigatista. Nadia Desdemona Lioce, seconda brigatista, viene catturata. A marzo in Cina, Hu Jintao, segretario generale del partito comunista, viene eletto presidente della Repubblica. Il 20 marzo, scaduto il termine dell'ultimatum, alle 3:55 del mattino cominciano i bombardamenti su Baghdad e sul resto del paese. Inizia la Seconda guerra del Golfo. All’inizio di maggio il presidente George W. Bush dichiara che i combattimenti in Iraq sono finiti e che la coalizione ha vinto. A maggio in una sciagura aerea sui cieli della Turchia muoiono 62 soldati spagnoli di ritorno dall'Afghanistan. A giugno viene approvato il lodo Schifani, la legge sull'immunità per le cinque cariche istituzionali più alte. A luglio si insedia a Baghdad il Consiglio del governo di transizione iracheno. Ad agosto a Baghdad un camion-bomba colpisce il quartier generale ONU causando la morte di 22 persone. Il 12 novembre a Nassiriya in Iraq, un camion esplode nella sede della missione dei carabinieri. Muoiono 12 carabinieri, cinque soldati e due civili. A dicembre le forze speciali americane catturano l'ex presidente iracheno Saddam Hussein. Alla fine di dicembre un terremoto devasta l'antica città persiana di Bam in Iran causando 28 mila morti