La proviamo ogni volta che riusciamo a comprendere e “sentire” gli stati d’animo degli altri: è l' "empatia”, una delle capacità più preziose della nostra mente. Una capacità che può, però, trarre in inganno: cosa proviamo davanti alla fotografia di un bambino? E come cambia il nostro stato d’animo sapendo che quel bambino è Adolf Hitler? Il viaggio nella mente e nei suoi segreti parte da qui, per addentrarsi anche alla scoperta del dolore: quello che proviamo e al quale c’è chi ha saputo resistere per giorni, come Amy Racina, un’esploratrice precipitata per 18 metri sulle rocce durante un’escursione in Sierra Nevada. Ma anche quello che percepiamo negli altri, e perfino quello che siamo disposti a infliggere noi stessi, in particolari situazioni, come racconta l’esperimento Milgram, condotto nei primi anni ’60 negli Stati Uniti, che accertava fino a che punto può spingersi la capacità di un uomo nel procurare male fisico. Obiettivo, inoltre, sui neuroni specchio, cellule quasi “telepatiche” che, secondo uno dei più grandi scienziati del mondo, il neurologo Vilayanur Subramanian Ramachandran, spiegano un grande mistero della natura umana: la disposizione nei confronti del bene e del male. In primo piano, nel racconto di Donato Carrisi, anche alcuni casi di profonda difficoltà a sviluppare l’empatia, che comporta, però, lo sviluppo di altre capacità eccezionali, e le storie di persone “bollate” come psicopatiche, prima di conoscere le reali ragioni dei loro comportamenti estremi