Massimiliano Fuksas uno degli architetti dell' 'era moderna' ospite a 'I luoghi della vita'. Un intellettuale che spiega il processo disordine: che il caos 'sublime' non e' il disordine, ma un algoritmo di cui conosciamo l'esistenza, non la formula. Fuksas dopo la laurea in Architettura a La Sapienza di Roma nel 1969, apre i suoi studi oltreche a Roma anche a Vienna e elegge Parigi sua seconda citta'. Rievoca l'infanzia, voleva essere un pittore non un architetto, va a bottega da B.Cagli , poi G.De Chirico dal carattere difficile, peggiore del suo. L'attico a Piazza di Spagna ove si divertiva con la materia che trovava formidabile. Negli anni giovanili dell'Universita' incontra tre persone importanti per la propria formazione: Bruno Zevi, grande comunicatore carismatico (di cui oggi e' fiero erede titolare della medesima rubrica su L'Espresso), L.Quaroni e Piccinaro. Compie molti viaggi di formazione e istruzione, in autostop arriva a Londra poi in Olanda da Jacobsen e De Stijl; li capisce la sua assoluta propensione per l'architettura non disegnata, ma fattuale. Negli anni ottanta, dopo una stagione in Italia di ricerca faticosa, si trasferisce in Francia dove costruisce, nelle periferie parigine, edifici importanti. Uno degli ospiti intervenuti testimone della sua biografia e' Toni Negri da Parigi che ci illumina con disquisizioni spregiudicate sulla filosofia alla base dell'architettura di Massimiliano Fuksas. Da molti anni, infatti, Fuksas dedica una particolare attenzione allo studio dei problemi urbani nelle grandi aree petropolitane: 'si vive nel caos - dice - i trasporti sono invisibili, produrre non e' vivere'. L'architetto ha incentrato gran parte della sua opera soprattutto nella realizzazione di edifici universitari, grandi complessi urbani: la Fiera di Milano a Rho-Pero, a Bassano del Grappa lo spazio-eventi delle distillerie Nardini 'Bolle', il Centro Direzionale Ferrari a Maranello 'il miglior posto di lavoro in Europa' come testimonia Luca Cordero di Montezemolo, ospite in diretta che sottolinea essere quello del nostro, un progetto nato dal desiderio di portare l'ambiente naturale nel complesso altamente tecnologico: luce-acqua e bamboo sono utilizzati in maniera che l'edificio diventi paesaggio. 'La Nuvola' uno dei progetti piu' recenti e significatidi di Fuksas e' un progetto importante: nuvola-modificazione, cambio di orientamento. Rievoca l'incontro con Arafat nella prigione di Ramallah e Shimon Peres per il progetto del 'Centro della Pace' in Palestina a Jaffa. 'Volevano unire studenti palestinesi e israeliani per studiare insieme, fare economia'. Arafat, un ingegnere laureato al Cairo. Massimiliano Fuksas conclude con l'incontro forse piu' importante della sua vita: un incontro basilare e formativo, come puo' essere quello di un maestro elementare, in predicato di Nobel, di nome Giorgio Caproni, modesto e fiero, come ha testimoniato la sua intera esistenza. Per gratitudine e memoria nostalgica Massimiliano Fuksas ha chiuso l'incontro leggendo: 'L'ombra e il canto'.