Un imprenditore veneto, che lavorava per banche grandi e piccole, fallisce ed è costretto a chiudere. Motivo? Anticipazione dei versamenti iva su fatture emesse, per volontà degli istituti di credito, prima che i lavori iniziassero. Così per pagare l'iva l'imprenditore finiva con i conti in rosso e le banche gli chiedevano interessi esorbitanti: secondo un perizia quelli non dovuti hanno raggiunto la cifra di 800mila euro.