Come mai, in situazioni di grave pericolo, siamo in grado di fare molto più di ciò che crediamo? Alle potenzialità della mente e del corpo e all’influenza che può avere la suggestione. In primo piano, l’influenza della mente sul fisico e i condizionamenti che il cervello è in grado di produrre anche sul decorrere di alcune malattie. Capita – come sa bene la medicina – con i “placebo”, medicinali senza alcuna proprietà terapeutica, ma in grado, ad esempio, di alterare le condizioni psico-fisiche di un gruppo di malati di Parkinson. Al contrario, esistono persone colpite dalla sindrome l’arto fantasma, che fa loro sentire il dolore a un arto che non hanno più. Percezione e suggestione possono, però, essere manipolate: è il caso di un ragazzo vissuto all’interno di una setta americana che, per liberarsi dal peso della sua infanzia abusata, pianifica il suicidio e l’omicidio della madre; o del più grande suicidio di massa, avvenuto a Jonestown nel 1978, dove novecentonove persone si tolsero la vita ingerendo cianuro, in nome del paradiso promesso dal reverendo Jim Jones