Un sorriso beffardo dipinto sul volto, il bicchiere alzato a brindare alla sua libertà: è questa l’immagine di sé che Cesare Battisti ha voluto regalare agli italiani dalla sua latitanza brasiliana. Una fuga durata quarant’anni che potrebbe terminare a giorni, quella del capo dei Proletari Armati per il Comunismo sul cui capo pendono ben due condanne al carcere a vita. La palla è nelle mani del presidente brasiliano Temer che secondo i media sudamericani sarebbe sul punto di revocare la cittadinanza ad uno dei principali protagonisti degli Anni di Piombo. Ma quanti sono i Cesare Battisti ancora in debito con la giustizia italiana? E soprattutto, perché? Ne parliamo con Alberto Torregiani, figlio di Pierluigi: il gioielliere assassinato dai Pac nel febbraio del ’79 a Milano; con Massimo Coco, figlio di Francesco Coco, il procuratore generale di Genova ucciso dalla Brigate Rosse nel giugno del ’76; con Otello Lupacchini, magistrato di lungo corso e con Valter Vecellio, inviato e memoria storica del Tg2