Con Liliana Cavani e Antonia Liskova si affronta l'argomento della violenza sulle donne e dello stalking, tema purtroppo quanto mai attuale e fonte di ispirazione della serie programmata su Rai 1 Mai per amore. La serie prende il titolo dal brano Mai per amore, scritto e cantato da Gianna Nannini, che farà da colonna sonora ai quattro film della collana. I quattro film per la tv vogliono infatti offrire ai telespettatori momenti di riflessione sul fenomeno della violenza contro le donne e sensibilizzare ulteriormente l’opinione pubblica su questa drammatica piaga sociale. Il Magazine ospita nel suo studio virtuale la regista e l’interprete principale del primo tv-movie della serie, che è Troppo amore con Antonia Liskova e Massimo Poggio, che affronta il tema dello stalking. Gli altri sono La fuga di Teresa di Margarethe Von Trotta con Stefania Rocca, che tratterà della violenza in famiglia; Il segreto del web di Marco Pontecorvo con Carolina Crescentini, che apre uno squarcio sul fenomeno dei siti online, mentre Helena e Glory di Marco Pontecorvo con Barbora Bobulova farà conoscere la realtà della prostituzione. Troppo Amore racconta la storia di Livia, una ragazza come tante, di 28 anni, e di Umberto, 40 anni, bello e affascinante. Tra loro nasce un grande amore. Al principio è una storia come tante, ma poi lentamente l’amore di Umberto diventa eccessivo, totale, ossessivo. E piano piano Umberto si impadronisce della vita di Livia e della sua anima, fino al punto di distruggere la sua esistenza. Con Liliana Cavani e Antonia Liskova viene proposta qualche sequenza del film, oltre ovviamente a commentare i temi legati a questa violenza, cercando di scoprirne le ragioni, le cause, le aberrazioni mentali, le distorsioni, che portano ancora oggi a considerare le donne, troppo spesso, solo corpi da usare e sottomettere. Per l’angolo Videoteca Marina Loi ci parla, invece, de Il segno del comando, sceneggiato in cinque puntate diretto da Daniele D'Anza nel 1971 in cui un professore inglese, interpretato da Ugo Pagliai, arriva a Roma sulle tracce del diario del poeta Lord Byron e si imbatte in atmosfere e personaggi misteriosi ai limiti dell’esoterismo: una vera rarità, per temi e ambientazione.