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RaiNews
Un risultato decisamente positivo,
soprattutto se si pensa al
riposizionamento - senza preavviso per
il pubblico - del canale all news, dal
canale 506 al canale 508 sul satellite e
dal canale 42 al canale 48 sul digitale
terrestre. Per amore di verità, va anche
detto che la maggiore diffusione del
digitale terrestre su tutto il territorio
nazionale, con intere aree geografiche
finalmente illuminate da questo tipo di
trasmissione, ha senz’altro contribuito al
successo di Rai News culminato, nel
mese di dicembre, con il sorpasso sul
concorrente diretto Sky Tg24 (45.188
spettatori in media mensile sull’arco
dell’intera giornata, 36.323 per il
competitor).
Fedele alla sua filosofia di non voler
essere un altro giornale quanto piuttosto
una finestra aperta sugli eventi
informativi nazionali e internazionali,
per raccontare in diretta i mutamenti
della scena politica e le complesse
questioni di un mondo sempre più
globalizzato, Rai News ha continuato a
offrire diritto di tribuna alle più diverse
sensibilità, affiancando alle notizie, mai
date per scontate o considerate
indiscutibili, commenti e giudizi. Lo
dimostrano gli apprezzamenti più che
bipartisan, visto che Rai News ha
sempre cercato di evitare la logica dei
blocchi contrapposti, offrendo spazio
anche a posizioni terze e a realtà che
l’informazione generalista considera
poco più che marginali.
Tra le novità del palinsesto, la nuova
rubrica dedicata alla salute, Ippocrate,
realizzata nello studio virtuale di Saxa
Rubra, e Alle venti, sorta di commento a
caldo dei principali fatti del giorno, con
il commento di protagonisti ed esperti.
Da segnalare anche la riformulazione di
Tempi dispari, in onda dalle 21.30 alle
22.30, diventato Prima serata e
scandito da una tematizzazione che
prevede il lunedì lo spettacolo, il
martedì la cronaca, il mercoledì la
politica, il giovedì la scienza e il venerdì
lo sport.
Molto interessante anche la
trasformazione del sito internet
www.rainews24.rai.it, ormai vero e
proprio giornale del web e motore
centrale di una presenza di Rai News
anche nei social network da Youtube a
Facebook a Twitter, senza perdere di
vista la partecipazione diretta degli
ascoltatori mediante i numerosi blog
moderati dalla Redazione. In presenza
dei grandi eventi, poi, il sito ha ospitato
– sempre in apertura – il segnale dal
vivo del canale, sottolineando il senso
di forte integrazione tra i due media.
Dietro la buona stagione di Rai News,
c’è anche la collaborazione di alcune
strutture aziendali, in particolare la
Divisione Produzione che ha contribuito,
grazie all’utilizzo di mezzi leggeri, a una
maggiore presenza del canale all news
sul territorio, rendendo meno impari la
sfida con il concorrente diretto.
Laddove la sfida resta impari, anzi la
situazione è peggiorata, è per quanto
riguarda il cosiddetto mosaico digitale:
mentre Rai News non è riuscita a
ottenere il canale che le avrebbe
consentito di seguire in modo più agile
gli avvenimenti in diretta, Sky Tg 24 ha
assegnato a ognuno dei quattro tasselli
che, con il meteo e la diretta,
componevano il suo mosaico, quattro
canali autonomi. Anche il nuovo server
Sonaps, pur con una serie di problemi,
ha consentito a Rai News la possibilità
di poter gestire un volume di immagini
decisamente superiore rispetto al
passato, con grande miglioramento
della qualità complessiva. I lavori per il
nuovo studio sembrano aver superato la
fase di progettazione: al posto delle
consistenti lavorazioni previste nei locali
definiti ‘rustico’, si è avviata una
ristrutturazione dell’attuale news room
per trasformarla in uno studio televisivo
con più opzioni. Nel ‘rustico’ sarà
comunque realizzato lo studio di
continuità che consentirà al canale di
essere in onda durante la
ristrutturazione della news room.
Insomma, il tentativo di trasformare Rai
News nella all news della Rai procede
con successo. Ma non c’è tempo per
dormire sugli allori, per fermarsi: si è
constatato che ogni piccola pausa,
ogni momento di stanchezza, produce
una ripercussione negativa sul canale.
E’ il destino, la missione, dell’all news,
raccontare il mondo sempre in presa
diretta, trovare il bandolo della matassa
in un susseguirsi di eventi sempre più
vorticoso. Oppure non trovarlo, ma
renderne testimonianza, con onestà
intellettuale, per poter dire almeno “noi
ci siamo”. E con noi chi ci segue.