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L’archivio della Rai è un patrimonio unico per l’azienda e un grande valore per il Paese: per questo l’UNESCO ha inserito le Teche Rai nel registro ufficiale della memoria d’Italia. |
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Rai Teche
Nel corso del 2010 si è consolidato il
canale Rai Storia, con il quale le Teche
hanno una collaborazione anche
ideativa, ha debuttato il canale Rai 5,
ha continuato le sue trasmissioni
passando dal satellite al digitale il
canale Rai Premium. Sono le tre offerte
che più delle altre utilizzano gli archivi
televisivi per il loro palinsesto.
Aumentano ulteriormente in questo
contesto gli utilizzatori del Catalogo
Multimediale delle Teche (CMM)
che sono arrivati al numero di 10.500
con una media di 610.000 ricerche al
mese. Il catalogo viene implementato
ogni anno attraverso la documentazione
digitale di tutto il trasmesso dalle reti
televisive, dai canali radiofonici e dal
progressivo recupero del materiale
storico: al 31-12-2010 le ore
consultabili e visionabili sul catalogo
erano 2.009.306.
Per la Tv viene recuperato, riversato e
catalogato tutto il trasmesso dal 1954
in poi. Il CMM, grazie alla sua
complessa ed evoluta tecnologia,
consente di visionare il materiale di
archivio presso ogni postazione
aziendale sul proprio computer e
ascoltare il materiale radiofonico.
Oltre all’attività di documentazione del
trasmesso quotidiano delle tre reti
generaliste e dei canali radiofonici, è
stata implementata l’attività di recupero
dello storico nelle sedi regionali, del
materiale grezzo dei TGR e del Tg2, in
vista della digitalizzazione del processo
produttivo della testata, mentre è in
parte diminuita, soprattutto per cause
tecniche, l’attività di recupero dello
storico nazionale.
Sempre più intensa, soprattutto per la
nuova produzione digitale, l’attività
dell’Archivio Diritti con un notevole
incremento di certificazioni necessarie
non solo ai canali DTT ma anche alla
nuova Replay TV via web che ha
debuttato nel corso del 2010.
In continuo aumento il numero di ore di
materiali ceduti a terzi per fini
istituzionali (scuole, università, enti
locali, istituzioni nazionali, associazioni
senza fini di lucro, musei ecc.), con
significative partecipazioni della
direzione a rassegne di particolare
importanza e accordi in convenzione
con istituzioni culturali, come il museo
di arte contemporanea MAXXI e la Casa
del Cinema di Roma, il Centro Alberto
Manzi, il Museo dell’Astronomia di
Torino, la Mediateca regionale toscana.
Nel corso dell’anno le Teche hanno
avviato la collaborazione con numerose
iniziative legate ai 150 anni dell’unità
d’Italia, fra le quali la mostra
organizzata a Torino dal titolo Fare gli
italiani e le serate organizzate dalla
Fondazione Corriere della Sera Gli anni
dell’Italia.
In occasione del Premio Italia svoltosi a
Torino, la direzione ha contribuito alla
realizzazione del documentario
Concerto italiano e ha realizzato,
attraverso il Supporto Tecnologico, il
sistema di visione digitale dei materiali
del Premio a disposizione di tutti i
partecipanti e dei visitatori.
La direzione ha coprodotto con Rai
Cinema il film documentario di
Gabriele Salvatores 1960, presentato
con enorme successo al festival del
Cinema di Venezia e trasmesso con un
ottimo ascolto su RaiTre.
Il documentario è stato successivamente
proiettato in oltre dieci serate in diversi
teatri italiani.
Altre importanti produzioni a fini
istituzionali sono state i documentari Il
giardino perduto di Giorgio Bassani (di
Silvana Palumbieri) in occasione della
rassegna organizzata sullo scrittore
dalla Cineteca di Bologna, e Roma
1960, le Olimpiadi della TV, un DVD (di
Daniela Piccioni) allegato al volume
dallo stesso titolo edito da Rai ERI e
curato da Barbara Scaramucci e
Claudio Ferretti, uscito in libreria nel
dicembre 2010. La ERI ha anche
pubblicato il libro di Ettore Pacetti,
funzionario di Teche, dal titolo Segreti
concerti che ha vinto il concorso
aziendale interno ‘Narrerai’.
Si è sviluppato nel corso dei mesi il
progetto europeo Presto Prime,
nell’ambito del quale la direzione porta
il suo contributo in materia di
organizzazione dei database dei diritti
sui prodotti audiovisivi.