Samuel Taylor Coleridge scriveva che “la fantasia non è altro che un aspetto della memoria svincolato dall’ordine del tempo e dello spazio”. Un interessante principio che certamente ha ben presente chi realizza i canali digitali della Rai che si basano soprattutto sul materiale di archivio.    
     
         
 
   
  L’archivio della Rai è un
patrimonio unico per
l’azienda e un grande
valore per il Paese: per
questo l’UNESCO ha
inserito le Teche Rai nel
registro ufficiale della
memoria d’Italia.
   
 
torna su
Rai Teche vai giu'

Rai Teche

Nel corso del 2010 si è consolidato il canale Rai Storia, con il quale le Teche hanno una collaborazione anche ideativa, ha debuttato il canale Rai 5, ha continuato le sue trasmissioni passando dal satellite al digitale il canale Rai Premium. Sono le tre offerte che più delle altre utilizzano gli archivi televisivi per il loro palinsesto. Aumentano ulteriormente in questo contesto gli utilizzatori del Catalogo Multimediale delle Teche (CMM) che sono arrivati al numero di 10.500 con una media di 610.000 ricerche al mese. Il catalogo viene implementato ogni anno attraverso la documentazione digitale di tutto il trasmesso dalle reti televisive, dai canali radiofonici e dal progressivo recupero del materiale storico: al 31-12-2010 le ore consultabili e visionabili sul catalogo erano 2.009.306.

Per la Tv viene recuperato, riversato e catalogato tutto il trasmesso dal 1954 in poi. Il CMM, grazie alla sua complessa ed evoluta tecnologia, consente di visionare il materiale di archivio presso ogni postazione aziendale sul proprio computer e ascoltare il materiale radiofonico.
Oltre all’attività di documentazione del trasmesso quotidiano delle tre reti generaliste e dei canali radiofonici, è stata implementata l’attività di recupero dello storico nelle sedi regionali, del materiale grezzo dei TGR e del Tg2, in vista della digitalizzazione del processo produttivo della testata, mentre è in parte diminuita, soprattutto per cause tecniche, l’attività di recupero dello storico nazionale.

Sempre più intensa, soprattutto per la nuova produzione digitale, l’attività dell’Archivio Diritti con un notevole incremento di certificazioni necessarie non solo ai canali DTT ma anche alla nuova Replay TV via web che ha debuttato nel corso del 2010.

In continuo aumento il numero di ore di materiali ceduti a terzi per fini istituzionali (scuole, università, enti locali, istituzioni nazionali, associazioni senza fini di lucro, musei ecc.), con significative partecipazioni della direzione a rassegne di particolare importanza e accordi in convenzione con istituzioni culturali, come il museo di arte contemporanea MAXXI e la Casa del Cinema di Roma, il Centro Alberto Manzi, il Museo dell’Astronomia di Torino, la Mediateca regionale toscana. Nel corso dell’anno le Teche hanno avviato la collaborazione con numerose iniziative legate ai 150 anni dell’unità d’Italia, fra le quali la mostra organizzata a Torino dal titolo Fare gli italiani e le serate organizzate dalla Fondazione Corriere della Sera Gli anni dell’Italia.

In occasione del Premio Italia svoltosi a Torino, la direzione ha contribuito alla realizzazione del documentario Concerto italiano e ha realizzato, attraverso il Supporto Tecnologico, il sistema di visione digitale dei materiali del Premio a disposizione di tutti i partecipanti e dei visitatori.

La direzione ha coprodotto con Rai Cinema il film documentario di Gabriele Salvatores 1960, presentato con enorme successo al festival del Cinema di Venezia e trasmesso con un ottimo ascolto su RaiTre.

Il documentario è stato successivamente proiettato in oltre dieci serate in diversi teatri italiani.

Altre importanti produzioni a fini istituzionali sono state i documentari Il giardino perduto di Giorgio Bassani (di Silvana Palumbieri) in occasione della rassegna organizzata sullo scrittore dalla Cineteca di Bologna, e Roma 1960, le Olimpiadi della TV, un DVD (di Daniela Piccioni) allegato al volume dallo stesso titolo edito da Rai ERI e curato da Barbara Scaramucci e Claudio Ferretti, uscito in libreria nel dicembre 2010. La ERI ha anche pubblicato il libro di Ettore Pacetti, funzionario di Teche, dal titolo Segreti concerti che ha vinto il concorso aziendale interno ‘Narrerai’.

Si è sviluppato nel corso dei mesi il progetto europeo Presto Prime, nell’ambito del quale la direzione porta il suo contributo in materia di organizzazione dei database dei diritti sui prodotti audiovisivi.