Rai Cinema
In linea generale Rai Cinema, pur
confrontandosi con una capacità di
investimento in progressivo
contenimento, attraverso un’accorta
politica di acquisto riesce a mantenere
un proprio ruolo da protagonista in
termini di peso e considerazione,
ritagliandosi spazi importanti in un
mercato in costante e rapida evoluzione
e fortemente competitivo, grazie a
rapporti da tempo consolidati e alla
rapidità d’azione.
Permane e cresce, dunque, l’attenzione
di Rai Cinema alle diverse tipologie di
diritti acquisibili, a fronte dell’affermarsi
di sempre nuove forme di sfruttamento e
di una strategia del Gruppo Rai basata
sullo sviluppo del digitale terrestre e di
rinnovati modelli di business.
Nel 2011 la politica di acquisizione di
Rai Cinema si è rivolta al rafforzamento
del rapporto con quei fornitori che
offrono una produzione particolarmente
ricca e varia, di interesse e di provato
successo sulle Reti Rai. È il caso delle
statunitensi CBS Corporation e Disney e
delle germaniche Beta/Eos, Telepool e
ZDF.
Tra le ‘new entry’ evidenziamo il primo
contratto di volume con HBO stipulato in
Rai. Si tratta di uno dei più importanti broadcaster via cavo statunitense: un
‘content provider’ qualitativamente
eccellente, produttore di serie e film per
la TV straordinari, tra i più apprezzati al
mondo e capace di trasferire un altissimo
ritorno d’immagine ai canali che
trasmettono queste produzioni.
Altro elemento di una politica corretta e
proficua, pur in una situazione di
difficoltà oggettiva, è rappresentata dal
rapporto attivato Sony/Columbia, grande
Major hollywoodiana, finalizzata
all’acquisizione di programmi da
trasmettere sulle Reti Rai.
Abbiamo anche raggiunto con Warner
Bros. un accordo nel quale spiccano le
prosecuzioni di serie essenziali e
appuntamenti ormai tradizionali per la
seconda serata di Rai 2.
Con MGM è stato definito un accordo
che consente l’ingresso in magazzino di
una quantità di prodotto che per varietà
e qualità risponde ottimamente ai
fabbisogni e alle esigenze editoriali sia
delle Reti Generaliste che delle
Specializzate Digitali.
Anche con NBC/Universal e BBC sono
stati mantenuti in vita rapporti fruttuosi per
quanto concerne l’approvvigionamento di
serie e miniserie.
Sul fronte dei distributori italiani, sono
stati stipulati accordi con alcuni
produttori nazionali per
l’approvvigionamento essenzialmente di
titoli cinematografici di qualità ma con
forti potenzialità commerciali.
Rai Cinema nel 2011 ha proseguito la
politica di approvvigionamento, ormai
consolidata, dei cosiddetti ‘full rights’,
avviata nel 2001 e volta all’acquisizione,
con riguardo a titoli di nazionalità estera
opportunamente selezionati, di tutti i
diritti di sfruttamento nel territorio italiano
per un rilevante periodo di tempo.
Tale modalità acquisitiva permette
l’individuazione mirata dei prodotti e la
costituzione di una raccolta di titoli
pregiati con periodo medio di licenza
molto lungo (12-15 anni) e ha
consentito a Rai Cinema di realizzare
listini compositi, attraverso i quali è
stato possibile veicolare nelle sale
(soprattutto nel segmento multiplex) il
cinema italiano di produzione,
affiancando a esso titoli di generi
diversificati, per la maggior parte
americani e di elevato appeal presso il
grande pubblico.
Siffatta politica di acquisto, in un
contesto di scarsità di risorse, si rivela
una scelta particolarmente valida anche
in relazione alle esigenze delle Reti Rai,
essendo in grado di fornire un apporto
significativo al soddisfacimento dei
fabbisogni per la messa in onda
televisiva, soprattutto alla luce del
moltiplicarsi dell’offerta Rai nell’ottica
multipiattaforma.
Tra i titoli acquistati nel 2011, si
segnalano in particolare Le Idi di Marzo
di e con George Clooney, Biancaneve di
Tarsem Singh con Julia Roberts,
Cosmopolis di David Cronenberg con
Robert Pattinson.
Sotto il profilo dei risultati, dalla Palma
d’oro a Cannes per The Tree of Life di
Terrence Malick, che – uscito a ridosso
della presentazione al festival – ha
ottenuto un ottimo risultato al box office,
all’apertura della Mostra
Cinematografica di Venezia con Le Idi di
Marzo di George Clooney, che ha avuto
una brillante performance Theatrical nel
periodo natalizio, fino alle Nominations
agli Oscar, che hanno visto trionfare
Hugo Cabret di Scorsese con 11
candidature, per un totale di 16
Nominations ai film del nostro listino (11
Hugo Cabret, 3 Tree of Life, 1 Le Idi di
Marzo, 1 Margin Call), il 2011 è stato
un anno di eccezionali soddisfazioni per
le acquisizioni in modalità Full Rights,
i cui benefici sono già evidenti anche nella
stagione 2012: Hugo Cabret, uscito il 3
febbraio 2012, si è aggiudicato 5
statuette agli Oscar e sta ottenendo un
clamoroso successo di critica e pubblico.
Il 2011 è stato un anno pieno di
soddisfazioni per il nostro cinema di
produzione grazie ai riconoscimenti ricevuti
dai film distribuiti e prodotti dalla Società.
Presentato a Berlino nella sezione
Panorama, il film di Giulio Manfredonia
con Antonio Albanese,
Qualunquemente,
ha incassato 16 milioni di Euro,
posizionandosi al primo posto degli
incassi dell’anno di Rai Cinema.
Il festival di Cannes ha visto in concorso
l’atteso nuovo film di Nanni Moretti,
Habemus Papam. La pellicola ha ricevuto
una calorosissima accoglienza durante la
proiezione ufficiale e ha incassato quasi
6 milioni di Euro.
Per quanto riguarda invece la mostra di
Venezia, nel concorso ufficiale c’erano
Quando la notte di Cristina Comencini
con Filippo Timi e Claudia Pandolfi (in
cui una storia d’amore impossibile fa da
sfondo a un argomento scomodo quale
la depressione post partum) e il film
L’ultimo terrestre (una tenera storia di
fantascienza sulla grazia e il senso di
umanità; notevole il protagonista,
l’esordiente Gabriele Spinelli) che
rappresenta l’anomalo esordio alla regia
di un grandissimo fumettista italiano,
Gipi (al secolo Gianni Pacinotti).
Al Festival di Roma è stato presentato
fuori concorso
L’Industriale di Giuliano
Montaldo che racconta la crisi
economica e umana dell’imprenditoria
italiana ottenendo un unanime consenso
di critica e pubblico.
In autunno è uscito nelle sale un altro
successo al box office Ex-amici come
prima, dei fratelli Vanzina, con un cast di
grande richiamo.
Per quanto riguarda i film la cui
produzione è iniziata o si è conclusa
nell’arco del 2011, molte sono le
pellicole di grandi autori.
Innanzi tutto,
The Big House, attesissimo
film di Matteo Garrone dopo il grande
successo di Gomorra.
Ferzan Ozpetek ha finito di girare La
magnifica presenza, commedia
‘soprannaturale’.
Marco Tullio Giordana ha portato a
termine
Romanzo di una strage,
ricostruzione e interpretazione dei
drammatici fatti di piazza Fontana.
Particolare nel panorama italiano
l’esperienza di Roberto Faenza, che ha
girato interamente negli Usa e con cast
americano di grandi attori Un giorno
questo dolore ti sarà utile, dal romanzo
di Cameron. Il film, in puro stile ‘indie’
americano è stato presentato fuori
concorso alla Festa di Roma ed è in
uscita nel 2012.
Tra le coproduzioni europee del 2011 si
segnalano: Bel Ami (da Maupassant),
coproduzione inglese con un cast
internazionale di grandi nomi; Le
premiere homme, coproduzione con la
Francia per un grande regista italiano,
Gianni Amelio, tratto dal romanzo
postumo di Camus e summa dei temi e
delle poetiche da sempre cari al regista;
Romeo and Juliet, scritto dal premio
Oscar Julian Fellows, diretto da Carlo
Carlei, supervisione a scene e costumi
di Milena Canonero. Gli attori principali
sono quasi tutti giovanissimi, noti al
grande pubblico internazionale di
adolescenti per essere i protagonisti
delle migliori serie televisive inglesi e
americane.
Infine ricordiamo Cesare deve morire, il
film dei fratelli Taviani che rappresenta la
messa in scena del Giulio Cesare da
parte di una compagnia teatrale di
carcerati, che è stato invitato in concorso al Festival di Berlino 2012 dove oltre ad
aver avuto un’accoglienza caldissima sia
di pubblico che di critica, anche
internazionale, ha vinto l’Orso D’Oro.
L’anno 2011 è caratterizzato dallo
sviluppo delle strategie degli investimenti
e si compie nell’undicesimo anno di vita
di Rai Cinema con il consolidamento (nel
sistema cinema italiano) del suo ruolo di
protagonista culturale e commerciale nel
mercato nazionale ed estero.
In tale contesto si è registrata la netta
affermazione dei registi esordienti, la
conferma degli autori sostenuti dalla
Società e il lancio editoriale e industriale
del prodotto documentaristico.
Uno degli obiettivi della Rai e di Rai
Cinema è investire su registi esordienti e
il 2011 è stato a tal proposito un anno
pieno di soddisfazioni.
Rai Cinema, infatti, ha distribuito i film:
Nessuno mi può giudicare del regista
Massimiliano Bruno che rappresenta la
nostra migliore performance 2011 nella
categoria registi esordienti e il top degli
incassi in Italia e
Scialla del regista
Francesco Bruni. Quest’ultimo, dopo il
trionfale successo veneziano nella
sezione Controcampo 2011 (terzo trionfo
di Rai Cinema nella sezione italiana della
Mostra del Cinema di Venezia), è stato
presentato nei festival di tutto il mondo
dalla Corea agli Stati Uniti, dalla Francia
alla Spagna, raccogliendo premi e
tantissimo consenso.
Nel 2011 Rai Cinema ha sostenuto il
sistema cinema italiano anche con
specifico riferimento alla coproduzione di
importanti opere prime distribuite da altre
società.
I nuovi registi vengono poi avviati da Rai
Cinema a sviluppare nuovi progetti per il
futuro, come ad esempio avviene per
Massimiliano Bruno, Francesco Bruni, Valerio Mieli, Claudio Capellini e
Michele Rho.
La ricerca di autori per il cinema di
domani riguarda anche e soprattutto i
temi trattati: il cinema italiano deve,
secondo gli obiettivi strategici di Rai
Cinema, osservare la realtà attuale e
nello stesso tempo sostenere la creatività,
spaziando dal racconto della nostra
storia a quello di storie provocatorie o
d’ispirazione letteraria.
Nei Festival di Berlino, Cannes,
Taormina, Locarno, Venezia, Toronto,
Roma e Torino, Rai Cinema ha avuto
conferma dell’ampio apprezzamento dei
selezionatori e dei direttori verso la linea
editoriale seguita; non c’è festival in cui
non è stata selezionata la miglior
produzione di Rai Cinema, che ha così
visto premiata la propria strategia
selettiva e produttiva.
A Venezia 2011 ha trionfato il bellissimo
film di Emanuele Crialese
Terraferma,
Gran Premio della Giuria, e La Bas di
Guido Lombardi, miglior Opera Prima,
oltre che il già citato
Scialla di Francesco
Bruni.
L’attenzione ai temi sociali della realtà
italiana ha convinto Rai Cinema a
sostenere la produzione del film sul caso
Parmalat, Il
Gioiellino di Andrea Molaioli
che ha raccolto consensi e un dignitoso
botteghino.
A settembre 2012 Rai Cinema lancerà in
rete il progetto Low Budget con i primi
cinque film realizzati nel 2011: ulteriore
investimento strategico per individuare
talenti di genere a costi limitati per
l’esclusiva distribuzione su web.
Per il mercato cinematografico il 2011 si
è concluso con un calo delle presenze
dell’8% rispetto al 2010: poco più di
100 milioni di spettatori per un incasso
di circa 660 milioni di Euro, il 10% in
meno rispetto all’anno precedente.
L’entità di tale calo, comunque, è
evidentemente contenuta rispetto al
risultato negativo complessivo del
mercato nazionale degli home video e
ciò è stato determinato dalla significativa
incidenza delle vendite (sell-thru 80%)
rispetto al noleggio (rental 20%).
Il prodotto di Rai Cinema sulle reti Rai
• 22% del palinsesto dell’intera giornata (per
5.652 ore)
• 32% del palinsesto in prima serata (per
699 ore)
• 723 ‘pezzi’ (tra film, tv movie e prodotto
seriale) in prima serata, coprendo 444
collocazioni (41% del totale)
Film
• 170 collocazioni in prima serata di cui:
- 28 su Rai 1 (15,0% di share medio)
- 40 su Rai 2 (7,8% di share medio)
- 102 su Rai 3 (6,0% di share medio)
Tv movie
• 19 prime serate su Rai 1 con uno share
medio del 14,8%
• 16 prime serate su Rai 2 con uno share
medio dell’8,9%
• 1 prima serata su Rai 3 con uno share
medio del 4,9%
Prodotto seriale
• • 238 serate, prevalentemente su Rai 2
• 8,9% di share medio su Rai 2
• 5,0% di share medio su Rai 3