L’archivio della Rai è un
patrimonio unico per
l’Azienda e un grande
valore per il Paese: per
questo l’UNESCO ha
inserito le Teche Rai nel
registro ufficiale della
memoria d’Italia.
   
 
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Rai Teche vai giu'

Rai Teche

“Liberiamo gli archivi televisivi”: con questo slogan si è concluso a Torino, il 2 ottobre 2011, il congresso mondiale della Federazione Internazionale Archivi televisivi.

Il congresso è stato uno degli impegni più significativi per le Teche Rai nel corso dell’anno e ha registrato un notevole successo di partecipazione e di riscontro presso la pubblica opinione. Dal congresso ha preso il via un progetto di realizzazione di un portale di scambio di materiali di archivio fra le diverse emittenti e l’impegno per una formulazione innovativa a livello europeo in materia di diritti sul prodotto televisivo.

Nel corso del 2011 si è consolidato il rapporto con il canale Rai Storia, con il quale le Teche hanno una collaborazione anche ideativa, e con alcune trasmissioni di Rai 3 il cui format è basato sui materiali di archivio.

Gli utilizzatori del Catalogo Multimediale delle Teche (CMM) hanno superato la cifra di 11.000. L’impegno principale dell’anno è stata la realizzazione, con la Direzione ICT, della nuova versione del catalogo stesso e di tutti gli applicativi di documentazione, che saranno in esercizio nel corso del 2012.
Il catalogo viene implementato ogni anno attraverso la documentazione digitale di tutto il trasmesso dalle reti televisive, dai canali radiofonici e dal progressivo recupero del materiale storico: al 31 dicembre 2011 le ore consultabili e visionabili sul catalogo erano 2.272.000.

Il CMM, grazie alla sua complessa ed evoluta tecnologia, consente di visionare il materiale di archivio presso ogni postazione aziendale sul proprio computer e ascoltare il materiale radiofonico.

Oltre all’attività di documentazione del trasmesso quotidiano delle tre reti generaliste e dei canali radiofonici, è stata avviata l’attività su alcuni canali specialistici, mentre prosegue l’attività di recupero dello storico nelle sedi regionali, del materiale grezzo dei TGR e del Tg2, in vista della digitalizzazione del processo produttivo della testata, mentre è in parte diminuita, soprattutto per cause tecniche ed economiche, l’attività di recupero dello storico nazionale.

Sempre più intensa, soprattutto per la nuova produzione digitale, l’attività dell’Archivio Diritti con un notevole incremento di certificazioni necessarie non solo ai canali DTT ma anche alla nuova Replay TV via web che dal 2011 rilancia anche alcuni canali specialistici, come Rai 5.

Si mantiene costante il numero di ore di materiali ceduti a terzi per fini istituzionali (scuole, università, enti locali, istituzioni nazionali, associazioni senza fini di lucro, musei ecc.), che ora possono essere richiesti anche attraverso una procedura informatica dal sito internet delle Teche (www.teche.rai.it).

Le principali collaborazioni di Teche hanno riguardato le grandi mostre e rassegne allestite per i 150 dell’Unità d’Italia, fra le quali ‘Fare gli italiani’ a Torino, le mostre del Vittoriano e del Quirinale a Roma, le serate del Touring Club a Milano.

Per la ricorrenza, Teche ha pubblicato un dossier a cura della Bibliomediateca sul Risorgimento e la Rai e una raccolta di 100 documentari radiofonici in un prodotto multimediale edito dalla ERI. E’ stato inoltre realizzato un cofanetto di DVD riassuntivo di tutte le principali iniziative sui 150 anni trasmesse dalla Rai.

Sempre a fini istituzionali sono stati prodotti alcuni documentari, fra i quali ‘L’arte italiana a Cuba’ (Silvana Palumbieri) proiettato in numerose rassegne. Le Teche hanno collaborato a due documentari proiettati alla mostra d’arte cinematografica di Venezia e hanno allestito una rassegna retrospettiva su Walter Chiari nel corso del Roma Fiction festival.

La ERI ha anche pubblicato il libro di Emanuele Gagliardi, ricercatore di Teche, dal titolo La maschera, che ha vinto il concorso aziendale interno ‘Narrerai’.