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nota integrativa
1) Attivita' dell'impresa
Alla RAI-Radiotelevisione Italiana SpA (di seguito Rai) è affidato in esclusiva il Servizio Pubblico generale radiotelevisivo.
La Società può avvalersi, per attività relative all’espletamento del servizio affidato, di società controllate. Inoltre, a Rai è
consentito lo svolgimento, direttamente o attraverso società collegate, di attività commerciali ed editoriali, connesse alla
diffusione di immagini, suoni e dati, nonché di altre attività correlate, purché esse non risultino di pregiudizio al migliore
svolgimento dei pubblici servizi concessi e concorrano alla equilibrata gestione aziendale.
L’attività della Rai deve esplicarsi nel rispetto delle norme, per le parti in vigore, di cui alla Legge 14 aprile 1975 n. 103
recante “Nuove norme in materia di diffusione radiofonica e televisiva”, della Legge 6 agosto 1990 n. 223 sulla “Disciplina
del sistema radiotelevisivo pubblico e privato”, delle “Disposizioni sulla concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo”
emanate con Legge 25 giugno 1993 n. 206 e successive loro modificazioni e integrazioni, con Legge 31 luglio 1997 n. 249
sulla “Istituzione dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni e norme sui sistemi delle telecomunicazioni e radiotelevisivo”
e con Legge 3 maggio 2004 n. 112 “Norme di principio in materia di assetto radiotelevisivo e della RAI–Radiotelevisione
italiana SpA, nonché delega al Governo per l’emanazione del testo unico della radiotelevisione”. Con il Decreto Legislativo
31 luglio 2005 n. 177, è stato approvato il “Testo Unico della Radiotelevisione”, modificato e ridenominato “Testo Unico
dei servizi di media audiovisivi e radiofonici” dal Decreto Legislativo 15 marzo 2010 n. 44, che contiene le disposizioni
legislative in materia radiotelevisiva, con le integrazioni, modificazioni e abrogazioni necessarie al loro coordinamento o per
assicurarne la migliore attuazione. Nel Testo Unico sono state assorbite anche le disposizioni della Legge n. 112/04 relative
al Servizio Pubblico generale radiotelevisivo e, di conseguenza, gli articoli 3 e 5 della Legge n. 206/93, non abrogati dalla
Legge n. 112/04.
La concessione del Servizio Pubblico generale radiotelevisivo, in base all’articolo 49 del Testo Unico dei servizi di media
audiovisivi e radiofonici emanato con Decreto Legislativo 31 luglio 2005, n. 177, è affidata alla Rai fino al 6 maggio 2016.
L’articolo 45 del medesimo Testo Unico prevede che il Servizio Pubblico generale radiotelevisivo sia svolto dalla società
concessionaria sulla base di un Contratto Nazionale di Servizio di durata triennale, stipulato con il Ministero dello Sviluppo
Economico - Comunicazioni, con il quale sono individuati i diritti e gli obblighi della società concessionaria.
Il Contratto di Servizio per il triennio 2010 – 2012 è stato sottoscritto tra il Ministero dello Sviluppo Economico e la Rai in
data 6 aprile 2011 ed è stato approvato con decreto ministeriale del 27 aprile 2011, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale
del 27 giugno 2011.
La disciplina sopra richiamata trova la sua ragion d’essere nelle funzioni di interesse pubblico affidate alla concessionaria.
Per effetto di tali norme, quindi, la Rai presenta caratteristiche istituzionali e vincoli operativi particolari, oltre ad avere assunto
specifiche obbligazioni attraverso la sottoscrizione del Contratto di Servizio.
2) Premessa
Il bilancio al 31 dicembre 2012 è redatto in conformità alle disposizioni del Codice Civile relative al bilancio di esercizio.
Come allegato al bilancio sono stati predisposti i prospetti riclassificati costituiti dalle tavole per l’analisi della struttura patrimoniale,
per l’analisi dei risultati reddituali e dal rendiconto finanziario.
I prospetti di bilancio sono esposti in Euro, senza frazioni decimali; la nota integrativa e i relativi prospetti di dettaglio sono
redatti in migliaia di Euro.
Il bilancio della Rai è sottoposto a revisione legale dei conti da parte della società PricewaterhouseCoopers SpA.
3) Principi contabili
Prima di procedere all’illustrazione delle singole appostazioni, si espongono, di seguito, i principali criteri di valutazione
adottati, criteri comunque formulati nella prospettiva della continuazione dell’attività e nel rispetto delle disposizioni di cui
agli articoli 2423 e seguenti del Codice Civile. Tali principi sono rimasti invariati rispetto al precedente esercizio, con l’unica
eccezione della valutazione delle partecipazioni in società controllate e collegate che a partire dall’esercizio 2012 sono
valutate con il metodo del patrimonio netto in luogo del metodo del costo, adottato fino al 31 dicembre 2011.
Le ragioni di tale cambiamento sono date dalla necessità di fornire una migliore rappresentazione della propria situazione
patrimoniale, economica e finanziaria e di incrementare la consistenza dei mezzi propri, che in tal modo si allineano a quelli
del bilancio consolidato.
In sede di prima applicazione si è proceduto a rilevare i maggiori valori delle partecipazioni conseguenti agli utili determinatisi
nei precedenti esercizi con effetto su una apposita Riserva di rivalutazione di partecipazioni non distribuibile, per un
importo di 112.074 migliaia di Euro, che rappresenta l’effetto pregresso determinato dalla variazione del principio contabile.
La parte di tale riserva realizzata nell’esercizio conseguente alla distribuzione di dividendi, pari a 551 migliaia di Euro, è stata
riallocata ad altre riserve disponibili.
La variazione del criterio di valutazione delle partecipazioni ha determinato i seguenti effetti sul bilancio al 31 dicembre 2012:
• incremento del valore delle partecipazioni: 132.767 migliaia di Euro;
• maggior risultato dell’esercizio: 20.504 migliaia di Euro;
• incremento del patrimonio netto: 132.767 migliaia di Euro.
Non sussistono casi eccezionali che richiedano deroghe all’applicazione di quanto previsto all’art. 2423 bis e seguenti del
Codice Civile.
a) Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell’ingegno:
I costi di acquisizione e di produzione dei programmi, formati dai costi esterni direttamente imputabili a ciascuna produzione e
dai costi delle risorse interne utilizzate per la realizzazione dei singoli programmi, sono rappresentati secondo i seguenti criteri:
1) i costi riferiti a produzioni televisive a utilità ripetuta sono capitalizzati fra le immobilizzazioni immateriali e, se tali
produzioni risultano utilizzabili a fine periodo, sono appostati fra i diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione
delle opere dell’ingegno e assoggettati ad ammortamento per quote costanti, con riguardo alla durata della loro
presumibile utilità futura. Se invece tali produzioni a utilità ripetuta non risultano ancora utilizzabili a fine periodo, i
relativi costi vengono rinviati come immobilizzazioni immateriali in corso e acconti.
Le difficoltà oggettive nell’individuazione di elementi in grado di garantire una corretta correlazione tra i ricavi da
pubblicità e da canone e l’ammortamento dei diritti, alle quali si somma l’indeterminabilità delle multiformi modalità
di sfruttamento, hanno portato a determinare in un triennio la vita utile dei programmi a utilità ripetuta, rappresentati
dai generi fiction, cartoni e comiche, e in un quadriennio quella dei diritti di sfruttamento di library di natura calcistica.
I costi riferiti a diritti in concessione per durate inferiori sono ammortizzati con quote corrispondenti al periodo di disponibilità.
Inoltre, viene attivato un fondo svalutazione a fronte di programmi che presentino rischi di trasmissibilità, replicabilità
o di sfruttamento commerciale.
2) I costi riferiti a produzioni televisive destinate ad una fruizione immediata affluiscono a conto economico in un unico
esercizio, che solitamente coincide con quello di utilizzazione. Più precisamente:
• Informazione giornalistica, intrattenimento leggero e l’intera produzione radiofonica. I costi sono rilevati nell’esercizio
in cui sono sostenuti, che coincide, di norma, con quello di messa in onda.
• Eventi sportivi. I costi sono rilevati nell’esercizio in cui si svolge la manifestazione.
• Documentari, musica colta e prosa. I costi affluiscono al conto economico in un’unica soluzione nel momento in
cui i programmi sono pronti per la trasmissione o i cui diritti sono utilizzabili.
b) Le licenze d’uso di software, iscritte tra i diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell’ingegno al
netto delle quote di ammortamento, sono ammortizzate in tre esercizi a partire dall’anno di entrata in funzione.
c) I costi inerenti alla realizzazione della rete digitale terrestre sono iscritti tra le immobilizzazioni immateriali al netto delle
quote di ammortamento e ammortizzati, a quote costanti, in relazione alla durata prevista di utilizzazione a partire dalla
data di attivazione del servizio.
d) I marchi sono ammortizzati in dieci esercizi a partire dall’anno di entrata in funzione.
e) Gli oneri pluriennali appostati fra le altre immobilizzazioni immateriali, al netto delle relative quote di ammortamento,
sono riferiti a lavori di adattamento e miglioria eseguiti su immobili in locazione o concessione, e agli
oneri accessori su finanziamenti. Le quote di ammortamento degli oneri per lavori di adattamento e miglioria sono
determinate in base al minor periodo tra quello di durata residua dei relativi contratti e quello di stimata utilità
delle spese sostenute, calcolato con riguardo alle aliquote rappresentative del deperimento economico tecnico,
applicabili ai beni che ne formano oggetto. Gli oneri accessori su finanziamenti sono ammortizzati in relazione alla
durata dell’affidamento.
f) I beni costituenti le immobilizzazioni materiali – esposte in bilancio al netto dei relativi fondi di ammortamento – sono
iscritti al costo, maggiorato dei costi del personale interno sostenuti per il loro approntamento, nonché delle eventuali
rivalutazioni effettuate ai sensi di legge. I costi delle immobilizzazioni materiali, come sopra determinati, sono ammortizzati
a norma dell’art. 2426 punto 2 del Codice Civile. Le spese di manutenzione ordinaria sono addebitate al conto
economico del periodo in cui vengono sostenute.
g) Le partecipazioni in società controllate e collegate sono valutate con il metodo del patrimonio netto integrale. Tale metodo,
introdotto a partire dal presente esercizio in luogo del criterio di valutazione basato sul costo di acquisto rettificato in caso
di perdite durevoli di valore, prevede che il valore d’iscrizione delle partecipazioni sia pari alla corrispondente frazione del
patrimonio netto risultante dall’ultimo bilancio detratti i dividendi e operate le rettifiche richieste dai principi di redazione
del bilancio consolidato. L’utile o la perdita d’esercizio della partecipata, debitamente rettificato, è imputato nel conto
economico nello stesso esercizio al quale il risultato si riferisce, al rigo D18 Rivalutazione a) di partecipazioni ovvero al
rigo D19 Svalutazioni a) di partecipazioni. Per le società che espongono un patrimonio netto negativo, il costo della partecipazione
viene azzerato e la quota Rai di detto valore negativo forma oggetto di uno specifico accantonamento ai fondi
per rischi e oneri.
h) Le partecipazioni in altre società sono valutate in base al costo di acquisto rettificato in caso di perdite durevoli di valore.
Per le società che espongono un patrimonio netto negativo, il costo della partecipazione viene azzerato e la quota Rai di
detto valore negativo forma oggetto di uno specifico accantonamento ai fondi per rischi e oneri. Le rettifiche per perdite
durevoli di valore sono riassorbite nel caso in cui tali perdite siano successivamente recuperate grazie al conseguimento
di sufficienti utili di esercizio da parte delle stesse società partecipate.
i) I titoli a reddito fisso iscritti nelle immobilizzazioni finanziarie sono valutati al costo di acquisizione. La differenza (positiva o
negativa) tra il costo di acquisizione e il valore di rimborso concorre a formare il reddito per la quota maturata nell’esercizio.
j) Le immobilizzazioni che, alla data della chiusura di bilancio, risultino durevolmente di valore inferiore, sono iscritte a tale
minor valore. Qualora siano venuti meno i motivi che avevano determinato la svalutazione operata in passati esercizi,
le immobilizzazioni sono rivalutate nei limiti della svalutazione effettuata.
k) Gli altri titoli inclusi tra le attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni sono valutati al costo di acquisizione,
determinato con il metodo del costo medio ponderato, ovvero, al valore di realizzazione – desumibile dall’andamento
del mercato – se minore.
l) Le rimanenze finali di materie prime, sussidiarie e di consumo (materiali tecnici) sono valutate al costo di acquisto, determinato
con il metodo del costo medio ponderato, svalutato in relazione all’andamento del mercato e alle presumibili
mancate utilizzazioni legate a fenomeni di obsolescenza e lento rigiro. Le rimanenze finali di merci destinate alla rivendita
sono valutate al costo di acquisto, determinato con il metodo del costo medio ponderato, ovvero al valore di presumibile
realizzo desumibile dall’andamento del mercato, se minore.
m) I crediti sono esposti al presumibile valore di realizzo, cioè al netto del fondo svalutazione crediti, determinato sulla base
di un’analitica valutazione dei rischi di solvibilità delle singole posizioni creditorie.
n) I ratei e i risconti sono determinati sulla base dei parametri temporali riferiti alle singole partite.
o) I fondi per trattamento di quiescenza e obblighi simili, costituiti dal fondo integrazione indennità di anzianità, dal fondo
previdenza e dal fondo pensionistico integrativo aziendale, sono accantonati in conformità ad accordi collettivi. Il fondo
pensionistico integrativo aziendale è valutato sulla base di criteri attuariali.
p) Il fondo per imposte include le imposte riferite ai probabili oneri che potrebbero derivare dalla definizione di partite in
contestazione, nonché le imposte differite calcolate con riguardo alle differenze temporanee che determinano minori
imposte correnti. Le imposte anticipate derivanti da componenti negativi di reddito a deducibilità fiscale differita e da
imponibili fiscali negativi, sono rilevate nella voce dell’Attivo Circolante 4 ter “Imposte anticipate”, tenendo conto, ai fini
della loro determinazione e iscrizione in bilancio, della ragionevole certezza del loro futuro recupero.
q) Gli altri fondi per rischi e oneri sono costituiti da accantonamenti destinati a coprire perdite o passività di natura determinata,
di esistenza certa o probabile, dei quali tuttavia sono indeterminati o l’ammontare o la data di sopravvenienza.
Essi vengono accantonati in modo analitico in relazione all’esistenza di specifiche posizioni di rischio e la relativa quantificazione
è effettuata sulla base di stime ragionevoli degli oneri che dalle stesse potrebbero derivare.
r) Il trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato è determinato in conformità alle leggi e ai contratti di lavoro in
vigore e accoglie il debito maturato nei confronti di tutti i dipendenti alla data di chiusura dell’esercizio, al netto delle
anticipazioni già erogate.
s) I debiti sono esposti al loro valore nominale.
t) I debiti e i crediti in valute diverse dall’Euro figurano iscritti ai tassi di cambio correnti alla data di chiusura di bilancio,
con esclusione di quelli assistiti da contratti di copertura che sono valutati al cambio dello strumento finanziario. Gli utili
e le perdite che derivano da tale conversione sono rispettivamente accreditati e addebitati al conto economico come
componenti di reddito di natura finanziaria. L’eventuale utile netto che ne deriva è accantonato in un’apposita riserva
non distribuibile fino al suo realizzo.
u) La voce acconti comprende gli anticipi da clienti per forniture non ancora eseguite.
v) I costi e i ricavi sono imputati al conto economico secondo principi omogenei di competenza.
w) Le imposte sul reddito dell’esercizio sono iscritte in base alla stima del reddito imponibile in conformità alle disposizioni
in vigore considerando altresì le partite a imponibilità differita. Il relativo debito per imposte da versare in sede di dichiarazione
dei redditi è iscritto tra i debiti tributari, unitamente ai debiti relativi a imposte andate a ruolo.
La Società ha optato per la tassazione di Gruppo, con il trasferimento alla stessa, in qualità di soggetto consolidante,
degli adempimenti connessi alla liquidazione e al versamento dell’imposta IRES relativamente alle società incluse nel
consolidato fiscale.
La procedura di consolidamento degli imponibili fiscali di Gruppo è regolata da apposito accordo tra la Capogruppo e
le società controllate.
I principi fondamentali che reggono tale accordo sono quelli di neutralità (mancanza di effetti negativi per le singole
società), di proporzionalità nell’utilizzo delle perdite e di integrale remunerazione delle stesse in base all’aliquota IRES in
vigore al momento dell’effettivo utilizzo, in compensazione con redditi apportati.
x) Per far fronte al rischio di variazione dei tassi di interesse e dei cambi, la Società stipula contratti derivati a copertura di
specifiche operazioni. I differenziali di interesse da incassare o pagare sugli interest rate swap sono imputati a conto economico
per competenza lungo la durata del contratto. I differenziali di interesse maturati e non liquidati alla data di chiusura
dell’esercizio o liquidati anticipatamente rispetto alla competenza economica sono rilevati alla voce “Ratei e risconti”. I
contratti derivati di copertura dal rischio di cambio sono posti in essere a fronte di impegni contrattuali in valuta e comportano
l’adeguamento del valore del corrispondente debito sottostante. Il premio o lo sconto derivanti dal differenziale
fra il cambio a pronti e il cambio a termine dell’operazione di copertura effettuata mediante acquisto di valuta a termine
e i premi pagati a fronte di opzioni sono imputati a conto economico in rapporto alla durata del contratto.
In presenza di contratti che non rispettano pienamente i criteri contabili per essere definiti “di copertura”, nel caso in cui la
valutazione del mercato presenti valori negativi si provvede all’accantonamento di tale valore in un apposito Fondo per rischi.
y) Le operazioni di incasso sono registrate per data di operazione bancaria, per le operazioni di pagamento si tiene altresì
conto della data di disposizione.
4) Stato patrimoniale
Attivo
Immobilizzazioni
Immobilizzazioni Immateriali
Rilevano i costi dei fattori di produzione di carattere durevole, ma privi del requisito della materialità, al netto degli ammortamenti
e delle svalutazioni in caso di perdita durevole di valore.
Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell’ingegno.
La voce, come illustrato nel prospetto
di dettaglio n. 1 ammonta a 182.798 migliaia di Euro ed è così composta:
• 179.553 migliaia di Euro riguardano i costi dei programmi televisivi disponibili per l’impiego e manifesta, rispetto al dato relativo
al 31 dicembre 2011, un decremento netto di 39.806 migliaia di Euro. In particolare il predetto decremento equivale al
saldo fra incremento determinato da nuove iscrizioni (211.680 migliaia di Euro, delle quali 91.096 migliaia di Euro trasferite da
immobilizzazioni in corso e acconti per diritti che si sono resi disponibili nel corso dell’esercizio) e decremento determinato dalla
svalutazione, operata allo scopo di rilevare gli effetti derivanti dal rischio di mancata trasmissibilità, replicabilità o di sfruttamento
commerciale di alcune produzioni (21.847 migliaia di Euro) e quote di ammortamento di competenza (229.639 migliaia di Euro);
• 3.245 migliaia di Euro si riferiscono a licenze d’uso di software, 3.084 migliaia di Euro al 31 dicembre 2011, con un
incremento netto di 161 migliaia di Euro.
Il predetto incremento equivale al saldo fra incremento determinato da nuove iscrizioni per 3.124 migliaia di Euro e quote
di ammortamento di competenza (2.963 migliaia di Euro).
Per quanto si riferisce ai programmi televisivi disponibili per l’impiego la somma complessiva al lordo della svalutazione, si
ripartisce fra:
• diritti per programmi televisivi di proprietà o in concessione a tempo illimitato, per 181.452 migliaia di Euro (al 31 dicembre
2011: 230.898 migliaia di Euro);
• diritti per programmi televisivi di terzi in concessione a tempo determinato, per 30.683 migliaia di Euro (al 31 dicembre
2011: 27.616 migliaia di Euro).
Nel complesso gli investimenti in programmi televisivi effettuati nel 2012 ammontano a 244.665 migliaia di Euro, comprensivi
di 124.081 migliaia di Euro relativi a investimenti in programmi televisivi non ancora disponibili al 31 dicembre 2012,
appostati alla voce immobilizzazioni in corso e acconti.
L’analisi per tipologia degli investimenti al 31 dicembre 2012 evidenzia che nel corso dell’esercizio sono stati investiti
188.056 migliaia di Euro nel genere fiction (serie, miniserie, tv movie, telenovelas, soap operas, ecc.), 11.531 migliaia di
Euro in documentari, 12.823 migliaia di Euro in cartoni e comiche, 19.400 migliaia di Euro in library di natura calcistica,
12.016 migliaia di Euro in musica colta e prosa e 839 migliaia di Euro in altri generi.
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili. La voce comprende, al netto delle quote di ammortamento maturate, i costi
sostenuti per l’acquisizione in concessione delle frequenze per la rete digitale terrestre e di marchi di proprietà. Nel suo
complesso la voce ammonta a 11.290 migliaia di Euro, delle quali 11.212 riferite alle frequenze della rete digitale.
Immobilizzazioni in corso e acconti. La voce ammonta a 215.160 migliaia di Euro, delle quali:
• 207.053 migliaia di Euro riguardano i costi dei programmi televisivi non ancora disponibili, e quindi non assoggettabili
ad ammortamento, e manifesta, rispetto al dato relativo al 31 dicembre 2011, un incremento netto di 25.948 migliaia
di Euro, come illustrato nel prospetto di dettaglio n. 1. In particolare il predetto incremento equivale al saldo determinato
dagli aumenti per nuove iscrizioni (124.081 migliaia di Euro), le diminuzioni per partite trasferite alla voce diritti di brevetto
industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell’ingegno, in quanto relative a produzioni e/o acquisti che si sono
resi utilizzabili nel corso dell’esercizio (91.096 migliaia di Euro), le radiazioni per programmi non realizzati o inutilizzabili
(6.425 migliaia di Euro) oppure oggetto di cessione (612 migliaia di Euro);
• 1.778 migliaia di Euro si riferiscono a licenze d’uso di software e manifesta, rispetto al dato relativo al 31 dicembre 2011,
un incremento netto di 573 migliaia di Euro interamente determinato da nuove iscrizioni;
• 829 migliaia di Euro si riferiscono a lavori in corso per adattamento e miglioria eseguiti su immobili in locazione o concessione
e manifesta, rispetto al dato relativo al 31 dicembre 2011, un incremento netto di 478 migliaia di Euro. Il predetto
incremento equivale al saldo fra aumenti per nuove iscrizioni (606 migliaia di Euro), le diminuzioni per partite trasferite
alla voce altre immobilizzazioni immateriali (128 migliaia di Euro);
• 5.500 migliaia di Euro si riferiscono al costo di acquisizione dei diritti di opzione su accordi di sfruttamento commerciale
riguardanti library di natura calcistica e manifesta, rispetto al dato relativo al 31 dicembre 2011, un incremento di 3.450
migliaia di Euro.
Per quanto si riferisce ai programmi televisivi non ancora disponibili, la somma complessiva di 207.053 migliaia di Euro include:
• 140.865 migliaia di Euro relativi a programmi televisivi di proprietà non pronti al 31 dicembre 2012 o con diritti decorrenti
in data successiva al 31 dicembre 2012 (al 31 dicembre 2011: 122.229 migliaia di Euro). Si segnala che tra questi
figurano costi pari a 9.039 migliaia di Euro relativi alla produzione di una fiction di lunga serialità al momento interrotta
in seguito a problematiche sorte in fase di realizzazione con la società di produzione. In merito si precisa che tale importo
è stato prudenzialmente accantonato al fondo “oneri per immobilizzazioni in corso a rischio di utilizzabilità”;
• 66.188 migliaia di Euro relativi a programmi televisivi di terzi in concessione a tempo determinato, con decorrenza diritti
successiva al 31 dicembre 2012 (al 31 dicembre 2011: 58.876 migliaia di Euro).
Altre. L’importo di 9.859 migliaia di Euro include:
• 7.935 migliaia di Euro inerenti ai costi sostenuti, al netto delle quote di ammortamento, per lavori di adattamento e
miglioria eseguiti su immobili in locazione o concessione (al 31 dicembre 2011: 9.610 migliaia di Euro);
• 1.735 migliaia di Euro per oneri, al netto delle quote di ammortamento, relativi a contratti di finanziamento pluriennale
da ripartirsi lungo la durata dei medesimi (al 31 dicembre 2011: 2.114 migliaia di Euro);
• 189 migliaia di Euro si riferiscono al costo di acquisizione dei diritti di opzione su accordi di sfruttamento commerciale
riguardanti library di natura calcistica, al netto delle quote di ammortamento, calcolate in relazione al periodo di sfruttamento.
Immobilizzazioni Materiali
Rilevano i costi e le relative rivalutazioni dei beni strumentali di proprietà sociale, caratterizzati dal duplice requisito dell’utilità
pluriennale e della materialità, al netto degli ammortamenti ordinari e delle svalutazioni in caso di perdita durevole di valore.
Gli ammortamenti ordinari sono stati calcolati sulla base delle seguenti aliquote annuali:
• Fabbricati e costruzioni leggere | |
- Fabbricati industriali per uffici | 3% |
- Altri fabbricati industriali e strade | 6% |
- Costruzioni leggere | 10% |
• Impianti e macchinario | |
- Impianti tecnici generici e radiofonici | 12,5% |
- Impianti di telediffusione e televisione | 19% |
- Impianti di registrazione e automezzi attrezzati | 25% |
• Attrezzature industriali e commerciali | 19% |
• Altri beni | |
- Dotazioni | 19% |
- Mobilio e macchine per ufficio | 12% |
- Macchine per ufficio elettroniche | 20% |
- Autoveicoli da trasporto | 20% |
- Autovetture, motoveicoli e simili | 25% |
Le immobilizzazioni materiali ammontano al 31 dicembre 2012 a 359.412 migliaia di Euro e manifestano, nel loro complesso,
un decremento netto di 3.172 migliaia di Euro rispetto al 31 dicembre 2011. Il predetto decremento equivale al saldo
fra operazioni in aumento per 57.679 migliaia di Euro, e in diminuzione per 60.851 migliaia di Euro, così come specificato
nel prospetto di dettaglio n. 2.
Si precisa che le nuove iscrizioni, riflettenti gli investimenti realizzati nell’esercizio, comprendono 5.715 migliaia di Euro
iscritte a capitalizzazione del costo del personale interno impegnato nella realizzazione di immobili, impianti e macchinari.
In merito all’informativa sulle operazioni di locazione finanziaria si segnala che l’immobile sito in Aosta, adibito a sede
regionale per la Valle d’Aosta, acquisito dal 2004 con tale tipologia contrattuale, è stato riscattato nel corso dell’esercizio e
pertanto figura iscritto tra le immobilizzazioni materiali al valore di riscatto. Nel seguito sono riportati i prospetti informativi
di cui all’art. 2427 Codice Civile n. 22, che illustrano gli effetti sullo stato patrimoniale e sul conto economico secondo il
cosiddetto metodo finanziario.
Di seguito vengono riportati i valori lordi delle rivalutazioni iscritte tra le immobilizzazioni materiali ripartiti per disposizioni
normative:
• 36.325 migliaia di Euro lorde in attuazione delle Leggi 2 dicembre 1975 n. 576 e 19 marzo 1983 n. 72, il cui costo di
acquisizione ammontava a 44.913 migliaia di Euro. In tali partite figurano immobili acquistati entro il 31 dicembre 1946,
il cui valore lordo di 424 migliaia di Euro è comprensivo della rivalutazione di cui alla Legge 11 febbraio 1952 n. 74;
• 52.260 migliaia di Euro lorde in attuazione della Legge 30 dicembre 1991 n. 413;
• 485.458 migliaia di Euro lorde a norma del D.L. 29 aprile 1994 n. 263, i cui effetti sono stati fatti salvi dalla Legge 23
dicembre 1996 n. 650.
Immobilizzazioni Finanziarie
Esprimono i costi degli impieghi durevoli di natura finanziaria e le relative rivalutazioni, al netto delle componenti di svalutazione
richiamate in sede di commento delle singole appostazioni.
Partecipazioni: ammontano a 435.901 migliaia di Euro e registrano gli investimenti in azioni o in quote di capitale di imprese
anche consortili. Lo stato patrimoniale ne rappresenta il valore in voci distinte, articolate per livelli decrescenti di controllo.
Come già affermato al punto 3) Principi contabili, a partire dal presente esercizio le partecipazioni in società controllate e
collegate sono valutate con il metodo del patrimonio netto integrale. In sede di prima applicazione si è proceduto a rilevare
i maggiori valori delle partecipazioni conseguenti agli utili determinatisi nei precedenti esercizi con effetto su una apposita
Riserva di rivalutazione di partecipazioni non distribuibile, per un importo di 112.074 migliaia di Euro, come evidenziato nel
prospetto di dettaglio n. 3.
Le componenti di valore delle partecipazioni, la loro distribuzione fra le singole partecipate e le operazioni del periodo sono
illustrate nel prospetto di dettaglio n. 3bis. Il prospetto di dettaglio n. 4 espone l’elenco delle partecipazioni in imprese controllate
e collegate ai sensi dell’art. 2427 punto 5 del Codice Civile.
In ordine agli eventi più significativi del periodo riguardanti tali partecipate e ai conseguenti riflessi nel bilancio della Rai, si
segnala quanto segue.
Partecipazioni in imprese controllate
• Rai Cinema SpA (100% Rai): il capitale sociale, pari a 200.000 migliaia di Euro, risulta composto da n. 38.759.690
azioni del valore nominale di Euro 5,16 cadauna. La partecipazione è stata rivalutata per un ammontare pari a 16.087
migliaia di Euro corrispondente al risultato positivo conseguito dalla società nell’esercizio 2012.
• Rai Corporation in liquidazione (100% Rai): il capitale sociale, pari a USD 500.000 è rappresentato da n. 50.000 azioni del
valore nominale unitario di USD 10 cadauna. La partecipazione risulta iscritta per un valore lordo di 8.713 migliaia di Euro,
in quanto è comprensiva del versamento in conto capitale di USD 10.000.000 effettuato nel corso del 2005. In data 29
novembre 2011, il Consiglio d’Amministrazione della Rai ha deliberato la chiusura della società e in data 31 maggio 2012
l’Assemblea dei soci ne ha deliberato la liquidazione. Al 31 dicembre 2012 il valore della partecipazione, svalutato al 31
dicembre 2011 per un ammontare pari a 7.057 migliaia di Euro, è stato rivalutato per 235 migliaia di Euro per adeguare
il valore della partecipazione al patrimonio netto della società, elaborato in base ai principi contabili italiani, al cambio in
vigore al 31 dicembre 2012.
• RaiNet SpA (100% Rai): il capitale sociale ammonta a 5.160 migliaia di Euro ed è rappresentato da n. 1.000.000 di
azioni del valore nominale di 5,16 Euro cadauna. Al 31 dicembre 2012 il valore lordo della partecipazione di 47.900
migliaia di Euro, svalutato al 31 dicembre 2011 per un ammontare pari a 37.649 migliaia di Euro, è stato rivalutato per
1.805 migliaia di Euro corrispondente al risultato positivo conseguito dalla società nell’esercizio 2012.
• Rai Way SpA (100% Rai): il capitale sociale ammonta a 70.176 migliaia di Euro ed è composto da n. 13.600.000 azioni
del valore nominale di Euro 5,16 cadauna. La partecipazione è stata rivalutata per un ammontare pari a 3.330 migliaia
di Euro corrispondente al risultato positivo conseguito dalla società nell’esercizio 2012.
• Rai World SpA (100% Rai): il capitale sociale di 1.300 migliaia di Euro è rappresentato da n. 1.300.000 azioni del valore
nominale di 1 Euro cadauna. In relazione al risultato positivo conseguito dalla società nell’esercizio 2012, pari a 1.714
migliaia di Euro, è stata azzerata la svalutazione operata negli esercizi precedenti per un ammontare pari a 1.323 migliaia
di Euro ed è stata effettuata un’ulteriore rivalutazione della partecipazione pari a 391 migliaia di Euro.
• Sipra SpA (100% Rai): il capitale sociale ammonta a 10.000 migliaia di Euro ed è composto da n. 100.000 azioni del
valore nominale di Euro 100 cadauna. La valutazione della partecipazione con il metodo del patrimonio netto integrale
ha determinato una rivalutazione pari a 431 migliaia di Euro derivante dagli utili conseguiti dalla società nell’esercizio
2012, pari a 88 migliaia di Euro, incrementati dalle ulteriori rettifiche di operazioni intercompany richieste dai principi di
redazione del bilancio consolidato.
Partecipazioni in imprese collegate
• Audiradio Srl in liquidazione (27% Rai): il capitale sociale ammonta a 258 migliaia di Euro ed è composto da n. 258.000
quote del valore nominale di 1 Euro cadauna. Il valore lordo della partecipazione pari a 1.428 migliaia di Euro, già
svalutato al 31 dicembre 2011 per 1.419 migliaia di Euro è stato ulteriormente svalutato per 9 migliaia di Euro in base
alle risultanze del bilancio al 31 dicembre 2012 che evidenziano un patrimonio netto negativo di 128 migliaia di Euro.
La quota parte del deficit patrimoniale pari a 35 migliaia di Euro è stata accantonata in un apposito fondo per oneri.
• Auditel Srl (33% Rai): il capitale sociale, pari a 300 migliaia di Euro, è composto da n. 300.000 quote del valore nominale
di 1 Euro cadauna. Il valore lordo della partecipazione pari a 10 migliaia di Euro, già rivalutato al 31 dicembre 2011 per
111 migliaia di Euro è stato ulteriormente rivalutato per 244 migliaia di Euro in relazione al risultato positivo conseguito
dalla società nell’esercizio 2012 pari a 740 migliaia di Euro.
• Euronews - Société Anonyme (20,56% Rai): il capitale sociale, in seguito alla delibera di aumento del 14 dicembre 2012 dovuto
all’ingresso di nuovi soci, è divenuto pari a 4.033 migliaia di Euro ed è composto da n. 268.856 azioni del valore nominale
di Euro 15 cadauna. Tale operazione ha determinato la riduzione della percentuale di possesso di Rai che passa da 21,54% a
20,56%. Nel corso dell’esercizio 2012 è stata deliberata la distribuzione di un dividendo di 770 migliaia di Euro a valere sul
risultato 2011, di cui 166 migliaia di Euro alla Rai. La partecipazione è stata complessivamente rivalutata per 576 migliaia di
Euro di cui 387 migliaia di Euro a valere sul risultato d’esercizio 2012 (1.884 migliaia di Euro) e per 189 migliaia di Euro a incremento della Riserva non distribuibile da valutazione delle partecipazioni con il metodo del patrimonio netto principalmente
conseguente all’aumento di capitale sociale con versamento di una riserva sovrapprezzo azioni effettuata dai nuovi soci.
• San Marino Rtv SpA (50% Rai): la società, costituita nel 1991 con quote paritetiche Rai ed E.RA.S. - Ente di Radiodiffusione
Sammarinese - ex L. 9 aprile 1990 n. 99 di ratifica del trattato di collaborazione fra la Repubblica Italiana e la Repubblica
di San Marino in materia radiotelevisiva, ha un capitale sociale pari a 516 migliaia di Euro composto da n. 1.000 azioni
del valore nominale di Euro 516,46 cadauna. In relazione al risultato negativo conseguito dalla società nell’esercizio
2012, pari a 660 migliaia di Euro, è stata ridotta la rivalutazione di 2.435 migliaia di Euro riferita agli esercizi precedenti
per la quota di spettanza Rai pari a 330 migliaia di Euro.
• Tivù Srl (48,16% Rai): il capitale sociale pari a 1.002 migliaia di Euro è sottoscritto da Rai e da R.T.I. – Reti Televisive
Italiane SpA con quote paritetiche del 48,16%, da TI Media – Telecom Italia Media SpA con quota del 3,5% e da due
associazioni – FRT e Aeranti Corallo – con quota dello 0,09% ciascuna. Nel corso dell’esercizio 2012 è stata deliberata
la distribuzione di un dividendo di 800 migliaia di Euro a valere sul risultato 2011, di cui 385 migliaia di Euro alla Rai. In
relazione al risultato positivo conseguito dalla società nell’esercizio 2012, pari a 1.069 migliaia di Euro, la partecipazione
è stata rivalutata per la quota di spettanza Rai pari a 515 migliaia di Euro.
Partecipazioni in altre imprese
• Almaviva – The Italian Innovation Company SpA (1,201% Rai): il valore della partecipazione resta invariato rispetto al
2011, nella misura di 324 migliaia di Euro. Il capitale sociale è rappresentato da n. 107.567.301 azioni ordinarie del
valore nominale di Euro 1,00 cadauna.
• Banca di Credito Cooperativo di Roma S.c.p.a. (società a capitale variabile; percentuale detenuta da Rai non significativa):
risulta iscritta per un valore di 1 migliaia di Euro equivalente a quanto versato in data 16 gennaio 2009 per l’acquisizione
di n.100 azioni.
• C.F.I – Consorzio per la Formazione Internazionale: iscritta per un valore pari alla quota consortile di 30 migliaia di Euro,
è stata completamente svalutata in quanto, in base allo statuto del consorzio, l’esercizio del recesso non dà diritto alla
restituzione dei contributi versati.
• Consorzio Nettuno – Consorzio per la realizzazione di università a distanza: la partecipazione di 21 migliaia di Euro è
stata completamente svalutata in quanto, in base allo statuto del consorzio, l’esercizio del recesso non dà diritto alla
restituzione dei contributi versati.
• Consorzio Valle d’Aosta Digitale in liquidazione – Consorzio per la transizione dalla televisione analogica alla televisione
digitale terrestre nel territorio della regione Valle d’Aosta. La società è stata posta in liquidazione con atto notarile il 23
dicembre 2010. La partecipazione di 7 migliaia di Euro è stata completamente svalutata in quanto, in base allo statuto
del consorzio, l’esercizio del recesso non dà diritto alla restituzione dei contributi versati.
• International Multimedia University Umbria SpA (1,533% Rai): il valore della partecipazione è stato totalmente svalutato
poiché non esiste più la certezza del recupero delle quote versate.
• Immobiliare Editori Giornali Srl (1,75% Rai): la partecipazione risulta costituita da n. 23.815 quote a pagamento e da n.
4.306 quote a titolo gratuito per un totale di n. 28.121 quote del valore nominale di Euro 0,51 sul totale di n. 1.608.000
costituenti il capitale sociale pari all’1,75%.
• Istituto Enciclopedia Treccani SpA (0,87% Rai): la partecipazione iscritta per un valore lordo di 513 migliaia di Euro,
svalutato al 31 dicembre 2011 per 38 migliaia di Euro, è stato rivalutato per 12 migliaia di Euro grazie al risultato positivo
conseguito dalla società nell’esercizio 2011. Il capitale sociale è rappresentato da n. 41.245.128 azioni del valore
nominale di Euro 1,00 cadauna.
Crediti
Complessivamente iscritti per 9.654 migliaia di Euro evidenziano rispetto al 31 dicembre 2011 un incremento di 1.214
migliaia di Euro al netto di un fondo di svalutazione ammontante a 10.885 migliaia di Euro, come può essere rilevato dal
prospetto di dettaglio n.5. In relazione a tale fondo svalutazione si precisa che 10.486 migliaia di Euro sono accantonati a fronte del rischio di mancato recupero commerciale delle anticipazioni finanziarie corrisposte a titolo di minimo garantito.
Il prospetto di dettaglio n. 9 ne illustra la distribuzione per scadenza, mentre il prospetto n. 10 evidenzia l’articolazione per
area geografica.
Crediti verso imprese controllate: sono composti per 66 migliaia di Euro da minimi garantiti verso Rai Cinema SpA relativi
a mandati di commercializzazione di diritti.
Crediti verso altri: sono esposti per 9.588 migliaia di Euro e sono composti per 7.698 migliaia di Euro da minimi garantiti
relativi a mandati di commercializzazione di diritti e altre iniziative commerciali, per 1.548 migliaia di Euro da depositi
cauzionali e per 342 migliaia di Euro da prestiti erogati al personale dipendente.
Altri titoli: esposti per 1.444 migliaia di Euro sono interamente costituiti da titoli prestati a garanzia; il prospetto di dettaglio
n. 6 ne specifica la composizione e l’articolazione.
Attivo circolante
Rimanenze
Ammontano, al netto del relativo fondo di svalutazione, a 1.653 migliaia di Euro (al 31 dicembre 2011: 1.366 migliaia di
Euro). Si ripartiscono, come descritto nel prospetto n.7, in:
• Materie prime, sussidiarie e di consumo: ammontante a 611 migliaia di Euro al netto del fondo svalutazione pari a 13.266
migliaia di Euro, la voce è interamente costituita da scorte e ricambi per la manutenzione e l’esercizio dei beni strumentali
tecnici, assimilabili a materiali di consumo in quanto non destinati ad essere direttamente incorporati nel prodotto.
• Prodotti finiti e merci: la voce risulta composta dalle rimanenze collegate all’attività riferita a “Editoria periodica e libraria”,
che ammontano a 532 migliaia di Euro al netto di una svalutazione di 686 migliaia di Euro per adeguamento ai valori
di presumibile realizzo nonché dalle rimanenze collegate all’attività commerciale, che ammontano a 510 migliaia di Euro
al netto di una svalutazione di 216 migliaia di Euro per adeguamento ai valori di presumibile realizzo.
Crediti
Complessivamente iscritti per 992.357 migliaia di Euro, evidenziano, rispetto al 31 dicembre 2011, un decremento di
299.272 migliaia di Euro, come può essere rilevato dal prospetto di dettaglio n. 8, che ne illustra articolazione, componenti
di valore e dai prospetti di dettaglio n. 9 e n. 11 che ne espongono la distribuzione per scadenza, natura e per divisa. L’articolazione
per area geografica è evidenziata, invece, nel prospetto n. 10.
Crediti verso clienti:
rileva i crediti di carattere commerciale, esclusi quelli verso le società controllate e collegate iscritti
nelle voci specifiche. Nel loro complesso sono esposti per 261.154 migliaia di Euro, equivalenti a un valore nominale di
288.509 migliaia di Euro ricondotto a un valore di probabile realizzo mediante una svalutazione di 27.355 migliaia di Euro
e rispetto al 31 dicembre 2011 evidenziano un decremento di 90.729 migliaia di Euro.
In dettaglio la voce risulta articolata in:
• crediti per servizi da convenzione resi allo Stato e ad altri enti pubblici: esposti, come indicato nel prospetto che segue,
per un valore nominale di 44.539 migliaia di Euro, diminuiscono rispetto al 31 dicembre 2011 di 62.548 migliaia di
Euro, equivalenti al saldo fra l’aumento per fatture emesse, per accertamenti di competenza 2012 e la diminuzione per
incassi ricevuti.
In merito alle indicate partite creditorie si segnala quanto segue:
– Presidenza del Consiglio dei Ministri: i crediti per servizi derivanti dall’offerta televisiva, radiofonica e multimediale per
l’estero si riferiscono a prestazioni rese nell’esercizio 2012; i crediti per le trasmissioni in lingua slovena si riferiscono a
prestazioni rese nell’esercizio 2011 per 137 migliaia di Euro e nell’esercizio 2012 per 4.264 migliaia di Euro, i crediti
per le trasmissioni in lingua francese e in lingua tedesca e ladina, si riferiscono a prestazioni rese nell’esercizio 2012;
– Ministero dell’Economia e delle Finanze: per quanto riguarda la gestione dei canoni ordinari alla televisione, il credito
si riferisce unicamente all’esercizio 2012;
– Regione Autonoma Valle d’Aosta: il credito di 9.222 migliaia di Euro si riferisce al rimborso dei costi sostenuti per la
gestione degli impianti per la ricezione dei programmi in lingua francese per gli anni che vanno dal 1994 al 2012.
• Crediti netti per canoni: ammontano a 9.461 migliaia di Euro, con un decremento di 2.692 migliaia di Euro rispetto a
quanto esposto al 31 dicembre 2011, e rappresentano le quote di canoni ancora da riversare alla Rai. In merito si precisa
che saranno avviate le iniziative, già messe in atto con successo nel precedente esercizio, finalizzate al recupero di tali
crediti, consistenti nella richiesta al Ministero dell’Economia e delle Finanze di variazione incrementativa dello specifico
stanziamento del capitolo di spesa in sede di assestamento del Bilancio dello Stato per l’esercizio 2013, al fine di consentirne
il recupero con la liquidazione della quarta rata di riversamento dei canoni, prevista per il mese di dicembre 2013.
• Altri crediti: iscritti per un valore nominale di 234.509 migliaia di Euro, con un decremento di 23.281 migliaia di Euro
rispetto a quanto esposto al 31 dicembre 2011, rappresentano crediti per cessione diritti e per prestazioni di diversa
natura.
Crediti verso imprese controllate: esposti al valore nominale di 538.770 migliaia di Euro (al 31 dicembre 2011:
705.699 migliaia di Euro) al netto di un fondo svalutazione di 110 migliaia di Euro attivato a fronte del rischio di recuperabilità
di costi sostenuti in relazione a iniziative commerciali. Rappresentano il saldo a fine periodo dei rapporti attivati nei
confronti delle società controllate, così come specificato nel prospetto di dettaglio n. 8. La voce si compone di crediti di
natura finanziaria per 265.696 migliaia di Euro (al 31 dicembre 2011: 308.487 migliaia di Euro) di cui 2.164 migliaia di
Euro indisponibili per effetto di atti di pignoramento e crediti di altra natura per 273.074 migliaia di Euro (al 31 dicembre
2011: 397.212 migliaia di Euro).
Crediti verso imprese collegate: iscritti per 201 migliaia di Euro (al 31 dicembre 2011: 340 migliaia di Euro) rappresentano
il saldo dei rapporti di natura non finanziaria attivati nei confronti delle società Tivù (105 migliaia di Euro), San Marino
Rtv (95 migliaia di Euro) e Euronews (1 migliaia di Euro).
Crediti tributari: iscritti al valore nominale di 102.113 migliaia di Euro (al 31 dicembre 2011: 48.632 migliaia di Euro),
sono costituiti dal saldo a credito per IVA di Gruppo per 74.381 migliaia di Euro, per istanza di rimborso di cui all’articolo
2 comma 1 quater D.L. 201/2011 per IRES della società e delle controllate aderenti al consolidato fiscale derivante dalla
deducibilità dell’IRAP relativa alle spese del personale dipendente e assimilato per 16.809 migliaia di Euro, per altre imposte
chieste a rimborso per 7.022 migliaia di Euro, per IRAP versata in acconto eccedente l’importo di competenza per 3.791
migliaia di Euro e per la differenza da voci minori.
Imposte anticipate: ammontano a 33.514 migliaia di Euro e rappresentano il credito derivante da partite a deducibilità
fiscale differita, come meglio specificato nel paragrafo “Imposte sul reddito dell’esercizio”.
Si riporta di seguito il prospetto riguardante la composizione della voce e le variazioni intervenute nell’esercizio 2012:
Crediti verso altri:iscritti per 56.605 migliaia di Euro (al 31 dicembre 2011: 157.160 migliaia di Euro), esprimono, al
netto di una svalutazione di 2.528 migliaia di Euro, il valore delle altre tipologie di crediti, così articolate:
• crediti verso Enti Previdenziali per anticipi erogati a fronte di contributi dovuti per collaborazioni artistiche e per altre causali
iscritti al valore nominale di 18.614 migliaia di Euro;
• crediti verso fornitori relativi ad anticipi a fronte dell’acquisizione di diritti di ripresa di future manifestazioni sportive, iscritti
al valore nominale di 11.640 migliaia di Euro;
• crediti verso fornitori relativi ad anticipi diversi iscritti al valore nominale di 10.029 migliaia di Euro;
• crediti verso il personale, iscritti al valore nominale di 8.152 migliaia di Euro, sono in massima parte riferite a crediti per
cause di lavoro (2.140 migliaia di Euro), ad anticipi per spese di trasferta (2.196 migliaia di Euro) e ad anticipi per spese
di produzione (1.779 migliaia di Euro);
• crediti verso l’Unione Europea per sovvenzioni e contributi, iscritti al valore nominale di 947 migliaia di Euro, sono costituiti
integralmente da crediti per progetti di ricerca;
• crediti verso altri iscritti al valore nominale di 9.751 migliaia di Euro.
Disponibilità liquide
Rappresentate nel prospetto di dettaglio n. 12, sono articolate nelle seguenti voci:
• Depositi bancari e postali: esposti per 10.228 migliaia di Euro (al 31 dicembre 2011: 18.239 migliaia di Euro) esprimono
le disponibilità a vista o a breve risultanti da rapporti di deposito o di conto corrente con Istituti di credito e con
l’Amministrazione postale.
• Assegni: ammontano a 52 migliaia di Euro (al 31 dicembre 2010: 21 migliaia di Euro).
• Denaro e valori in cassa: iscritti per 362 migliaia di Euro (al 31 dicembre 2011: 400 migliaia di Euro) comprendono i
fondi liquidi rappresentati dal denaro e valori assimilabili (valori bollati, assegni circolari o comunque garantiti da Istituti
di credito ecc.) giacenti al 31 dicembre 2012 presso le casse sociali.
Il prospetto di dettaglio n. 11 espone la ripartizione delle disponibilità liquide in Euro e in altre valute, mentre nel prospetto
di dettaglio n. 24 sono evidenziate le somme indisponibili presso banche o posta per effetto di atti di pignoramento.
Ratei e risconti
Complessivamente esposti per 20.698 migliaia di Euro, la cui articolazione è riportata nel prospetto di dettaglio n. 13..
Passivo
Patrimonio Netto
Il patrimonio netto ammonta complessivamente a 294.148 migliaia di Euro.
Le relative componenti e gli effetti delle operazioni registrate nell’attuale e nel precedente esercizio sono illustrati nel prospetto
di dettaglio n. 14.
Nel prospetto n. 15 si espone la classificazione delle voci del patrimonio netto in base alla loro origine, possibilità di utilizzazione
e distribuibilità, nonché della loro avvenuta utilizzazione nei tre esercizi precedenti.
Nelle note che seguono si forniscono ulteriori dettagli sui contenuti delle singole appostazioni.
Capitale Sociale
Al 31 dicembre 2012 il Capitale Sociale è formato da n. 242.518.100 azioni ordinarie del valore nominale unitario di 1
Euro, di proprietà del Ministero dell’Economia e delle Finanze (azioni n. 241.447.000, pari al 99,5583% del capitale) e
della SIAE, Società Italiana Autori Editori (azioni n. 1.071.100, pari allo 0,4417% del capitale).
Riserva Legale
È iscritta per 8.944 migliaia di Euro.
Altre riserve
Ammontano nel complesso a 288.349 migliaia di Euro e sono riferite a:
• avanzo di fusione: 138.714 migliaia di Euro;
• rivalutazione di partecipazioni: 112.263 migliaia di Euro, di cui non distribuibile, 111.712 migliaia di Euro;
• altre: 37.372 migliaia di Euro.
Perdita del periodo
Ammonta a 245.662.838,10 Euro.
Fondi per rischi e oneri
Iscritti per 466.446 migliaia di Euro, manifestano un incremento netto di 78.479 migliaia di Euro rispetto al dato esposto nel
bilancio al 31 dicembre 2011. La composizione di questo complesso di voci e l’articolazione del predetto decremento sono
illustrate nel prospetto di dettaglio n. 16. Nelle note che seguono si forniscono ulteriori precisazioni in ordine ai contenuti
delle singole appostazioni.
Per trattamento di quiescenza e obblighi simili: iscritti per 153.849 migliaia di Euro, si compongono del fondo integrazione
indennità di anzianità, del fondo previdenza e del fondo pensionistico integrativo aziendale.
• Il fondo integrazione indennità di anzianità, iscritto per 964 migliaia di Euro (al 31 dicembre 2011: 1.071 migliaia di
Euro), rileva le somme dovute, al momento della risoluzione del rapporto di lavoro per limiti di età, ai dipendenti assunti
fino al 1978 per l’indennità di preavviso maturata, rivalutata ogni anno con riguardo all’andamento dei prezzi al consumo
per le famiglie degli operai e degli impiegati. Nei casi di risoluzione anticipata o di novazione del rapporto di lavoro,
vengono rilasciate le relative quote accantonate.
• Il fondo previdenza, esposto per 155 migliaia di Euro (al 31 dicembre 2011: 239 migliaia di Euro), comprende gli stanziamenti
e le trattenute accantonati fino al 31 dicembre 1988, nonché le rivalutazioni di tali somme iscritte nei successivi periodi, al
fine di preservare, per i dipendenti che ne hanno il diritto, il valore reale del fondo in conformità a quanto previsto nei C.C.L.
A partire dal 1° gennaio 1989 le quote di previdenza stanziate dalla Rai e quelle trattenute ai dipendenti vengono versate
alla CRAIPI (Cassa di Previdenza Integrativa dei Dipendenti della Rai) e al FIPDRAI (Fondo Integrativo di Previdenza dei
Dirigenti della Rai), associazioni civili cui è demandata la gestione dei fondi previdenziali, in forza di accordi collettivi
stipulati fra la Rai e le competenti organizzazioni sindacali.
A seguito dell’accordo del 25 ottobre 2001, il fondo di previdenza per il personale non dirigente è stato interamente
liquidato (con erogazione ai dipendenti ovvero alla CRAIPI). Per il personale dirigente, all’atto della risoluzione del rapporto
di lavoro viene liquidato il fondo di previdenza maturato in capo alla Rai e al FIPDRAI, a meno che il dipendente, al
momento in cui abbia maturato il diritto alla pensione, opti per l’ottenimento di un’equivalente rendita vitalizia. In questo
caso i fondi Rai e FIPDRAI rimangono all’ associazione per il finanziamento di detta rendita.
• Il fondo pensionistico integrativo aziendale, iscritto per 152.730 migliaia di Euro (al 31 dicembre 2011: 153.511 migliaia
di Euro) include:
– l’onere per le integrazioni delle pensioni in godimento per 145.297 migliaia di Euro (al 31 dicembre 2011: 144.578
migliaia di Euro) costituito dai fondi accantonati per i dipendenti che hanno optato per il trattamento pensionistico
integrativo previsto dai vigenti accordi sindacali, mantenuti a un adeguato livello di congruità con riguardo alla riserva
matematica finalizzata a garantire detto trattamento;
– l’onere per le integrazioni delle pensioni che dovranno essere erogate ai dirigenti ancora in servizio che ne abbiano
diritto e facciano la relativa opzione entro i termini previsti, per 7.433 migliaia di Euro (al 31 dicembre 2011: 8.933
migliaia di Euro). Il ridimensionamento del fondo rispetto all’anno precedente è conseguenza della disdetta del precedente
accordo effettuata il 29 gennaio 2013: in base a essa, la possibilità di opzione riguarda solo i dirigenti con età
superiore ai 60 anni e va esercitata entro tre mesi dalla disdetta stessa, con uscita dall’azienda. L’onere è determinato,
per il solo personale interessato, con riferimento ai compensi percepiti, all’anzianità di servizio maturata e ai parametri
finanziari e demografici normalmente utilizzati in fattispecie analoghe.
Per imposte: ammontano a 4.209 migliaia di Euro (al 31 dicembre 2011: 7.215 migliaia di Euro). Si riporta di seguito il
prospetto con la composizione della voce e le variazioni intervenute nell’esercizio 2012.
Altri fondi: ammontano a 308.388 migliaia di Euro (al 31 dicembre 2011: 225.931 migliaia di Euro); rappresentano
accantonamenti per costi o perdite di natura determinata, la cui esistenza è certa ma non esattamente determinabili
nell’ammontare, ovvero la cui esistenza è probabile ma di importo stimabile con sufficiente ragionevolezza. Le partite più
significative sono riportate nel prospetto di dettaglio n. 16. In ordine ai contenziosi in corso con personale dipendente e
con terzi, l’accantonamento ai fondi per rischi e oneri tiene conto della miglior stima dei probabili oneri sulla base delle più
aggiornate informazioni disponibili.
Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato
Complessivamente iscritto per 288.759 migliaia di Euro (al 31 dicembre 2011: 296.114 migliaia di Euro), il fondo per
trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato è determinato a livello individuale con riguardo alle disposizioni di cui
all’art. 2120 del Codice Civile, integrate dalla Legge Finanziaria 2007 (Legge 27 dicembre 2006 n. 296), che ha fissato al
1° gennaio 2007 l’entrata in vigore della nuova normativa sui fondi pensione (D.Lgs. 5 dicembre 2005 n. 252).
Per effetto di tale normativa, gli accantonamenti di TFR confluiscono a fondi pensione esterni all’azienda, a meno che il
dipendente non chieda che il TFR continui a maturare presso l’azienda: in tal caso gli accantonamenti sono versati a un
fondo gestito dall’INPS che rimetterà all’azienda i benefici da questa erogati nel caso di concessione di anticipi o di cessazione
del rapporto di lavoro, come previsto dall’articolo 2120 del Codice Civile.
La composizione della voce e le relative variazioni sono riportate nel prospetto di dettaglio n. 17.
Debiti
Iscritti per 1.164.236 migliaia di Euro, manifestano un decremento di 143.469 migliaia di Euro rispetto al 31 dicembre
2011.
In particolare i debiti finanziari verso banche ammontano complessivamente a 371.630 migliaia di Euro, con un incremento
netto di 89.103 migliaia di Euro rispetto a quanto esposto nel bilancio 2011. Non risultano iscritti debiti assistiti da garanzie
reali su beni sociali.
La composizione di questo complesso di voci è illustrata nel prospetto di dettaglio n. 18, mentre i prospetti n. 19 e 20 analizzano
la composizione della voce per scadenza, natura e divisa.
Per quanto relativo alla distribuzione per area geografica, circa il 95% si riferisce a soggetti residenti in Italia, circa l’1% a
soggetti residenti nell’UE e circa il 4% a soggetti residenti in Paesi extra UE.
Nelle note che seguono si forniscono ulteriori precisazioni in ordine ai contenuti delle singole appostazioni.
Debiti verso banche: iscritti per 371.630 migliaia di Euro (al 31 dicembre 2011: 282.527 migliaia di Euro), sono costituiti:
• per 295.000 migliaia di Euro da debiti con scadenza futura, facenti parte di un finanziamento chirografario sottoscritto nel
mese di maggio 2011 con cinque controparti bancarie. Il prestito prevede il rimborso integrale al 31 dicembre 2015, con
ammortamento a decorrere da giugno 2013, tramite rate semestrali costanti. Tale finanziamento, convertito nel rispetto
della policy aziendale per circa il 70% a tasso fisso mediante Interest Rate Swap è destinato alla copertura degli investimenti
sul Digitale Terrestre e sull’offerta radiotelevisiva nonché di altri investimenti produttivi. Il finanziamento prevede il
rispetto di due indici parametrico/patrimoniali da calcolare sul bilancio consolidato, ampiamente rispettati;
• per 76.630 migliaia di Euro dal saldo negativo di conto corrente con alcuni Istituti di credito.
Acconti: ammontano a 2.823 migliaia di Euro (al 31 dicembre 2011: 3.077 migliaia di Euro); totalmente riferiti ad anticipazioni
diverse.
Debiti verso fornitori: ammontano a 510.926 migliaia di Euro (al 31 dicembre 2011: 658.686 migliaia di Euro). Sono
interamente riferiti a debiti di natura non finanziaria.
Debiti verso imprese controllate: ammontano a 121.583 migliaia di Euro (al 31 dicembre 2011: 177.281 migliaia di
Euro), il cui dettaglio per società è esposto nel prospetto n. 18 e rappresentano debiti di natura finanziaria per 26.872
migliaia di Euro (al 31 dicembre 2011: 43.353 migliaia di Euro) e per 94.711 migliaia di Euro debiti di altra natura (al 31
dicembre 2011: 133.928 migliaia di Euro).
Debiti verso imprese collegate: ammontano a 4.304 migliaia di Euro (al 31 dicembre 2011: 4.256 migliaia di Euro), il
cui dettaglio per società è esposto nel prospetto n. 18 e rappresentano debiti di natura finanziaria per 533 migliaia di Euro
(al 31 dicembre 2011: 438 migliaia di Euro) e per 3.771 migliaia di Euro debiti di altra natura (al 31 dicembre 2011:
3.818 migliaia di Euro).
Debiti tributari: iscritti per 45.782 migliaia di Euro (al 31 dicembre 2011: 67.665 migliaia di Euro). Sono così articolati:
In merito al debito per IRES, come già riportato nei principi contabili, la Società ha optato per la tassazione di Gruppo, con
il trasferimento alla stessa, in qualità di soggetto consolidante, degli adempimenti connessi alla liquidazione e al versamento
dell’imposta relativamente alle società Rai World, Rai Cinema, Rai Way, RaiNet e Sipra, incluse nel consolidato fiscale.
L’opzione per il consolidato fiscale nazionale è stata rinnovata per tutte le società sino al periodo d’imposta che si è chiuso
al 31 dicembre 2012, fatta eccezione per Sipra per la quale l’opzione è stata esercitata sino al 31 dicembre 2013.
Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale: ammontanti a 46.464 migliaia di Euro (al 31 dicembre 2011:
47.825 migliaia di Euro), riflettono le quote afferenti il lavoro subordinato e il lavoro autonomo, da versare agli enti percipienti
nel rispetto delle ordinarie scadenze. Figurano così articolati:
Altri debiti: iscritti per 60.724 migliaia di Euro (al 31 dicembre 2011: 66.388 migliaia di Euro), sono così costituiti:
Ratei e risconti
Ammontano nel complesso a 37.280 migliaia di Euro. L’analisi della voce e il raffronto con il precedente esercizio sono
riportati nel prospetto di dettaglio n. 21.
Nella voce figurano iscritti l’ammontare dei contributi pari a 33.810 migliaia di Euro, al netto della quota già rilevata a conto
economico, erogati dal Ministero per le Comunicazioni dal 2007 al 2011 a sostegno delle iniziative per l’accelerazione
del processo di transizione al digitale terrestre, consistenti in interventi su impianti e adeguamento infrastrutturale di siti per
l’estensione delle aree con copertura digitale e il miglioramento dell’omogeneità di ricezione e della qualità del servizio
all’utente.
Il compito di effettuare gli investimenti necessari è affidato alla società controllata Rai Way SpA, alla quale sono demandate,
tra l’altro, la progettazione, l’installazione, la realizzazione, la manutenzione, l’implementazione, lo sviluppo e la gestione
delle reti di telecomunicazione.
Il contributo è rilevato nel conto economico di ciascun esercizio in relazione agli ammortamenti rilevati dalla controllata,
tenuto conto del rapporto tra l’ammontare dei contributi riscossi e gli investimenti necessari per la realizzazione dei progetti
a essi correlati.
5) Conti d'ordine
Iscritti per 298.554 migliaia di Euro, sono ripartiti per tipologia nel prospetto allegato allo stato patrimoniale.
Le caratteristiche dei contratti di copertura attivati a fronte di specifici impegni propri o assunti per la controllata Rai Cinema
SpA e il riferimento al relativo fair value sono riepilogate nel prospetto di dettaglio n. 25. Il fair value di tali strumenti viene
determinato facendo riferimento al valore di mercato alla data di chiusura del periodo oggetto di valutazione; nel caso di
strumenti non quotati lo stesso viene determinato attraverso tecniche finanziarie di valutazione comunemente utilizzate.
6) Conto Economico
Valore della produzione
Ricavi delle vendite e delle prestazioni: iscritti per 2.550.013 migliaia di Euro (al 31 dicembre 2011: 2.751.712 migliaia
di Euro), includono i ricavi di competenza dell’esercizio costituiti essenzialmente da canoni e pubblicità. La disaggregazione
di questi ricavi nelle loro componenti più significative è rappresentata nel prospetto di dettaglio n. 26. L’articolazione per
area geografica dei ricavi evidenzia una provenienza nazionale pressoché esclusiva.
In merito ai proventi da canoni si precisa che il meccanismo di determinazione del canone unitario previsto dal Testo Unico
dei media audiovisivi e radiofonici (cosiddetta “contabilità separata”), finalizzato ad assicurare la proporzionalità tra costi
sostenuti dalla Rai, e certificati da revisore indipendente, per lo svolgimento delle attività di Servizio Pubblico a essa affidate e
le risorse da canone, evidenzia una carenza di queste ultime per il periodo 2005 - 2011 per un importo pari a oltre 2 miliardi
di Euro, di cui 287 milioni di Euro riferiti al solo 2011. La Rai nel corso del 2011 ha chiesto, mediante diffida, il pagamento
delle somme a proprio favore come evidenziate dai modelli di contabilità separata, oltre agli interessi maturati e maturandi.
Per il 2012, i dati della “contabilità separata” saranno disponibili, secondo le tempistiche fissate, entro quattro mesi dalla
data di approvazione del bilancio da parte dell’Assemblea degli Azionisti.
Variazione delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti: l’ammontare positivo di 263
migliaia di Euro (positiva di 55 migliaia di Euro al 31 dicembre 2011) esprime la variazione in aumento del magazzino
collegato all’attività commerciale.
Variazione di lavori in corso di ordinazione: nessun valore (al 31 dicembre 2011: 9 migliaia di Euro).
Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni: la somma di 16.321 migliaia di Euro (al 31 dicembre 2011: 13.999
migliaia di Euro) rappresenta il complesso dei costi delle risorse interne afferenti le immobilizzazioni, capitalizzati alle specifiche
voci dell’attivo patrimoniale. Il dettaglio è rappresentato nel prospetto n. 27.
Altri ricavi e proventi:ammontano complessivamente a 117.395 migliaia di Euro (al 31 dicembre 2011: 108.598 migliaia
di Euro), composti come da prospetto di dettaglio n. 28.
Costi della produzione
Questo complesso di voci rileva i costi e le minusvalenze attinenti l’ordinaria attività di impresa, esclusi quelli relativi alla
gestione finanziaria. I costi qui rappresentati sono al netto di quelli riguardanti le immobilizzazioni immateriali e materiali
che concorrono a formare i valori iscritti alle rispettive voci dell’attivo patrimoniale.
Materie prime, sussidiarie, di consumo e merci: il valore complessivo ammonta a 22.932 migliaia di Euro (al 31 dicembre
2011: 22.607 migliaia di Euro), alla cui formazione concorrono, tra l’altro, gli acquisti di materiali tecnici per magazzino
– esclusi quelli destinati alla realizzazione di impianti e direttamente contabilizzati fra le immobilizzazioni materiali – i
materiali vari di produzione (scenografia, costumi ecc.) e i materiali vari di esercizio (combustibili, carburanti, cancelleria,
stampati ecc.), al netto degli sconti e abbuoni ottenuti, come risulta dal prospetto di dettaglio n. 29.
Servizi: ammontano complessivamente a 747.173 migliaia di Euro (al 31 dicembre 2011: 796.077 migliaia di Euro) ed
esprimono i costi del lavoro autonomo e degli altri servizi esterni, al netto degli sconti e abbuoni ottenuti, come risulta dal
prospetto di dettaglio n. 30.
Comprendono, tra l’altro, gli emolumenti, le indennità di carica e i rimborsi spese corrisposti agli Amministratori per 1.592
migliaia di Euro e ai Sindaci per 177 migliaia di Euro.
Sono inoltre inclusi oneri per la revisione legale annuale dei conti per 153 migliaia di Euro, per altri servizi di verifica della
società di revisione per 23 migliaia di Euro e per altri servizi diversi dalla revisione contabile per 17 migliaia di Euro.
Godimento beni di terzi: iscritti per 758.871 migliaia di Euro (al 31 dicembre 2011: 683.584 migliaia di Euro), esprimono
i costi sostenuti per affitti, locazioni e noleggi, diritti di utilizzazione e diritti di ripresa, come da prospetto di dettaglio n. 31.
Personale: il costo del lavoro subordinato ammonta a 922.623 migliaia di Euro (al 31 dicembre 2011: 935.248 migliaia
di Euro), ripartito secondo l’articolazione direttamente rappresentata nel conto economico. Il numero medio dei dipendenti
a ruolo nel 2012 ammonta a 11.851 unità inclusive del personale a tempo determinato (al 31 dicembre 2011: 11.829
unità), distribuite come dal prospetto di dettaglio n. 32.
Ammortamenti e svalutazioni: iscritti per 330.874 migliaia di Euro (al 31 dicembre 2011: 356.604 migliaia di Euro), si
ripartiscono fra le diverse componenti secondo l’articolazione direttamente illustrata nel conto economico. In particolare gli
ammortamenti relativi alle immobilizzazioni immateriali sono essenzialmente da riferirsi ai diritti di brevetto industriale e di
utilizzazione delle opere dell’ingegno per 232.602 migliaia di Euro (al 31 dicembre 2011: 255.224 migliaia di Euro), mentre
i prospetti di dettaglio n. 33 e 34 forniscono il dettaglio degli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali e delle altre
svalutazioni delle immobilizzazioni. La voce comprende la svalutazione dei programmi immobilizzati, pari a 21.847 migliaia
di Euro, messa in atto al fine di tener conto dei rischi di mancata trasmissibilità, replicabilità o sfruttamento commerciale di
alcune produzioni.
Variazione delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci: l’importo di 24 migliaia di Euro (al 31
dicembre 2011: decremento di 60 migliaia di Euro) esprime l’incremento di valore delle rimanenze nette iscritte nell’attivo
circolante al 31 dicembre 2012 rispetto a quello dell’esercizio precedente.
Accantonamenti per rischi: iscritti per 12.200 migliaia di Euro (al 31 dicembre 2011: 9.561 migliaia di Euro), rilevano gli
stanziamenti operati a integrazione dei fondi rischi; le voci più significative sono evidenziate nel prospetto di dettaglio n. 16.
Altri accantonamenti: la voce presenta un valore di 8.975 migliaia di Euro (al 31 dicembre 2011: 1.401 migliaia di Euro),
le voci più significative sono evidenziate nel prospetto di dettaglio n. 16.
Oneri diversi di gestione:iscritti per 95.716 migliaia di Euro (al 31 dicembre 2011: 92.489 migliaia di Euro), si distribuiscono
secondo l’articolazione direttamente illustrata nel conto economico e meglio analizzata nel prospetto di dettaglio n. 35.
Proventi e oneri finanziari
Proventi da partecipazioni: nessun valore (al 31 dicembre 2011: 80.189 migliaia di Euro) come illustrato nel prospetto di
dettaglio n. 36. I dividendi riscossi nel 2012 dalle società Tivù Srl (385 migliaia di Euro) e Euronews (166 migliaia di Euro),
in seguito all’adozione del metodo di valutazione al patrimonio netto, già evidenziato nei punti precedenti, sono stati portati
in detrazione del valore della partecipazione, senza effetto a conto economico.
Altri proventi finanziari: ammontano complessivamente a 8.747 migliaia di Euro (al 31 dicembre 2011: 7.785 migliaia
di Euro) e risultano ripartiti nelle seguenti voci:
• da crediti iscritti nelle immobilizzazioni: registrati per 16 migliaia di Euro per interessi attivi su depositi cauzionali;
• da titoli iscritti nelle immobilizzazioni che non costituiscono partecipazioni: registrati per 90 migliaia di Euro, sono riferiti
a interessi maturati;
• proventi diversi dai precedenti: iscritti per 8.641 migliaia di Euro, rilevano principalmente gli interessi maturati sui crediti
del circolante secondo la ripartizione direttamente indicata nel conto economico e più puntualmente analizzata nel prospetto
di dettaglio n. 37.
Interessi e altri oneri finanziari: iscritti per 15.708 migliaia di Euro (al 31 dicembre 2011: 9.815 migliaia di Euro), rilevano
gli interessi passivi, i costi per commissioni sui servizi finanziari ricevuti e altri oneri della gestione finanziaria secondo
la ripartizione direttamente indicata nel conto economico e più puntualmente analizzata nel prospetto di dettaglio n. 38.
Utili e perdite su cambi: evidenziano un utile ammontante a 3.100 migliaia di Euro (al 31 dicembre 2011: 1.415 migliaia
di Euro), alla cui composizione concorrono sia gli oneri di cambio e i premi sulle operazioni di copertura valutaria, sia l’effetto
dell’adeguamento del valore dei debiti e dei crediti in valute diverse dall’Euro al tasso di cambio in vigore alla data di fine periodo
o al cambio di copertura, nel caso di coperture attivate sul rischio di cambio, come articolato nel prospetto di dettaglio n. 39.
Rettifiche di valore di attività finanziarie
Rivalutazioni: la voce ammonta a 24.790 migliaia di Euro (al 31 dicembre 2011: 2.677 migliaia di Euro), esprimono il
provento derivante dalle rivalutazioni delle immobilizzazioni finanziarie, in conseguenza di utili registrati nell’esercizio dalle
partecipazioni per 24.761 migliaia di Euro (il prospetto di dettaglio n. 3 bis evidenzia la ripartizione per società), nonché
dalle rettifiche di valore di crediti immobilizzati per 29 migliaia di Euro.
Svalutazioni: complessivamente iscritte per 762 migliaia di Euro (al 31 dicembre 2011: 6.654 migliaia di Euro), esprimono
l’onere costituito dalle svalutazioni delle immobilizzazioni finanziarie, determinato dalle perdite registrate nell’esercizio dalle
società partecipate per 374 migliaia di Euro, nonché dalle rettifiche di valore di crediti immobilizzati per 388 migliaia di Euro.
Proventi e oneri straordinari
La voce è costituita da oneri per 62.200 migliaia di Euro (al 31 dicembre 2011: 4.786 migliaia di Euro) e da proventi per
13.421 migliaia di Euro (al 31 dicembre 2011: 14 migliaia di Euro) come risulta dal prospetto di dettaglio n. 40.
Imposte sul reddito dell’esercizio, correnti, differite e anticipate
Iscritte per 1.703 migliaia di Euro, espongono il carico tributario del periodo e risultano così composte:
La tabella che segue espone le cause e gli effetti rilevati nel periodo in conseguenza di partite a fiscalità differita.
Nella tabella che segue è rappresentato il raccordo, su basi stimate, tra i risultati di bilancio e l’imponibile fiscale IRES e IRAP.
A fronte dell’imponibile fiscale IRAP sono state conteggiate imposte correnti per 25.000 migliaia di Euro.
7) Risultato dell’esercizio L’esercizio chiude con una perdita di 245.662.838,10 Euro.
8) Altre informazioni
In merito all’informativa sulle parti correlate si rende noto che nel periodo non si sono verificate operazioni di importo rilevante,
concluse al di fuori delle normali condizioni di mercato. Per quanto riguarda l’informativa sui rapporti con le società
del Gruppo si rimanda a quanto rappresentato nella Relazione sulla gestione.
Per i fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio, si rinvia a quanto riportato nella Relazione sulla gestione.
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