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Relazione sul Bilancio d'esercizio
Signori Azionisti,
nel corso dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2012, per quanto riguarda l’attività del Collegio Sindacale, Vi informiamo
che abbiamo svolto il nostro lavoro secondo le norme in vigore e seguendo le norme di comportamento raccomandate per
il Collegio Sindacale dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti contabili.
La revisione legale dei conti è svolta dalla società di revisione PricewaterhouseCoopers SpA (di seguito PWC) il cui mandato
triennale (2011-2013) è stato deliberato dall’Assemblea del 3 agosto 2011.
Del nostro operato Vi diamo atto come segue.
Abbiamo vigilato sull’osservanza della Legge e dello Statuto Sociale e sul rispetto dei principi di corretta amministrazione. Il
Collegio ha avuto specifici incontri con i dirigenti preposti ad alcune Direzioni aziendali per ottenere le informazioni necessarie
a valutare l’adeguatezza e il funzionamento dell’assetto organizzativo della Società, del sistema di controllo interno e
del sistema amministrativo-contabile, nonché sull’affidabilità di quest’ultimo a rappresentare correttamente i fatti di gestione.
Vi sono stati inoltre vari incontri:
a) con la società PWC nel corso dei quali, la medesima società, nel fornire ampie informazioni sul controllo contabile, non
ha effettuato alcuna segnalazione di fatti censurabili;
b) con la Direzione Internal Auditing approfondendo, anche sulla base di notizie acquisite dalla società di revisione PWC, lo
stato delle procedure e dei controlli interni, con riferimento sia alla Rai SpA sia al Gruppo;
c) con l’Organismo di Vigilanza sullo Stato del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D.Lgs. 231/2001.
A questo riguardo, il Collegio, anche tramite la disamina delle relazioni trimestrali dell’O.d.V., ha preso atto, da un lato
dell’adozione di nuove Sezioni del Modello conseguenti a modifiche e integrazioni delle disposizioni recate dal richiamato
D.Lgs. 231/01 e, dall’altro, dell’avvio della revisione complessiva e organica del Modello stesso, al fine di tenere conto delle
numerose modifiche organizzative introdotte in Azienda negli ultimi tempi, in considerazione anche delle operazioni di fusione
di società controllate e dei successivi riflessi sulle competenti strutture aziendali.
Nel corso dell’esercizio non sono pervenute denunce ex art. 2408 c.c..
Anche dalla relazione del Comitato Etico non sono emerse segnalazioni di rilievo.
Il 5 luglio 2012 l’Assemblea ha nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione per il triennio 2012-2014; il Presidente,
Dr.ssa Anna Maria Tarantola è stata nominata dal CdA il 10 luglio 2012 e il successivo giorno 12 luglio la Commissione
Parlamentare di Vigilanza si è espressa favorevolmente; il 17 luglio 2012 il Consiglio di Amministrazione, d’intesa con l’Assemblea,
ha nominato il nuovo Direttore Generale, Dr. Luigi Gubitosi.
Si sottolinea che il CdA – tenendo conto dell’invito espresso dall’Azionista Ministero dell’Economia e Finanze nell’Assemblea
del 5 luglio 2012 – con delibera assunta nelle sedute del 18/19 luglio 2012, ha deciso di delegare parte delle proprie attribuzioni
al Presidente, ex art. 26 dello Statuto Sociale (segnatamente limite di spesa fino a 10 mil. e nomine di dirigenti di
primo e secondo livello nei settori non editoriali).
Il Consiglio di Amministrazione, nella seduta del 5 settembre 2012, ha, altresì, confermato i due Comitati consultivi istituti
dal precedente CdA, ai sensi dell’art. 13 comma 12 bis della Legge 244/07, ridefinendo gli ambiti di analisi e rinominando
i rispettivi componenti e coordinatori nelle persone degli attuali Consiglieri di Amministrazione.
Durante l’anno il Collegio si è riunito 33 volte con la partecipazione anche del Magistrato della Corte dei Conti. I verbali,
quando ritenuto necessario, sono stati portati all’attenzione del Presidente del Consiglio di Amministrazione e del Direttore
Generale.
Il Collegio ha partecipato a tutte le riunioni del Consiglio di Amministrazione (per 39 volte) durante le quali ha ottenuto dagli
Amministratori le informazioni sul generale andamento della gestione e sulla prevedibile evoluzione, nonché sulle operazioni
di maggiore rilievo economico, finanziario e patrimoniale effettuate dalla Società. Sulla base delle informazioni disponibili
non si sono rilevate violazioni della legge o dello Statuto, né operazioni manifestamente imprudenti, azzardate, in potenziale
conflitto di interessi o tali da compromettere l’integrità del patrimonio sociale.
Nel corso dell’esercizio, sono state tenute 7 riunioni assembleari alle quali i Sindaci hanno sempre partecipato.
Passando al Bilancio della Rai SpA al 31 dicembre 2012 – il cui progetto è stato approvato dal Consiglio il 23 aprile u.s.
e ora sottoposto alla Vostra approvazione – esso è composto da Stato Patrimoniale, Conto Economico, Nota Integrativa ed
è corredato dalla Relazione degli Amministratori sull’andamento della gestione.
Non essendo a noi demandata la revisione legale del bilancio, abbiamo vigilato sull’impostazione generale data allo stesso,
sulla sua generale conformità alla legge per quel che riguarda la sua formazione e struttura e a tale riguardo – anche, come
detto in precedenza, sulla base degli incontri avuti con la società incaricata della revisione PWC – non abbiamo osservazioni
particolari da riferire.
La Nota Integrativa riporta, con l’ausilio anche di alcuni prospetti di dettaglio, gli altri elementi informativi richiesti dall’art.
2427 c.c.; in particolare vengono specificate, con riferimento alle varie disposizioni normative, le rivalutazioni operate sulle
immobilizzazioni materiali ancora iscritte in bilancio.
Tutte le voci di Stato Patrimoniale e Conto Economico sono poste a confronto, come prescritto dall’art. 2423 ter, 5° c.c., con
quelle corrispondenti del Bilancio al 31 dicembre 2011.
Sul piano valutativo-contabile, per quanto di competenza del Collegio Sindacale, non vi sono specifiche osservazioni sui
criteri di valutazione enunciati per le singole poste, i quali sono invariati rispetto a quelli adottati nel precedente bilancio, ad eccezione
di quello di valutazione delle partecipazioni di cui diremo qui di seguito. Aggiungiamo che il bilancio è in linea sia con
i principi generali indicati dall’art. 2423 bis c.c., sia con le più particolari prescrizioni contenute nel successivo art. 2426 c.c..
Per quanto attiene la valutazione delle partecipazioni in società controllate e collegate a partire dal presente esercizio è stato
applicato il metodo del patrimonio netto integrale in luogo del criterio di valutazione basato sul costo di acquisto rettificato
in caso di perdite durevoli di valore.
Le ragioni di tale cambiamento, come precisato dal Consiglio di Amministrazione, sono date dalla necessità di fornire una
migliore rappresentazione della situazione patrimoniale ed economica anche per allineare il patrimonio alle risultanze del
bilancio consolidato.
In dettaglio, la variazione del criterio ha determinato i seguenti effetti sul bilancio al 31 dicembre 2012:
• incremento del valore delle partecipazioni: 132,5 milioni di Euro;
• maggior risultato dell’esercizio: 20,3 milioni di Euro;
• incremento del patrimonio netto: 132,5 milioni di Euro.
Desideriamo, inoltre, precisarVi che:
• nell’attivo dello Stato Patrimoniale non figurano – sotto la voce immobilizzazioni immateriali – costi di impianto e ampliamento,
nonché di ricerca, sviluppo e pubblicità aventi utilità pluriennale;
• gli accertamenti di imposte differite passive riguardano essenzialmente ammortamenti anticipati su immobilizzazioni materiali
e i maggiori ammortamenti fiscali su programmi che sono stati stanziati solo in dichiarazione dei redditi;
• gli accertamenti di imposte differite attive sono avvenuti nella ragionevole certezza del loro futuro recupero;
• nell’esercizio non si sono verificati “casi eccezionali”, per i quali si è reso necessario il ricorso alle deroghe di cui all’art.
2423 c.c..
Nella Relazione sulla gestione – alla quale rinviamo per informazioni dettagliate – vengono fornite, come prescritto dall’art.
2428 c.c., le informazioni sull’attività della Società con riferimento anche ai singoli settori presidiati attraverso proprie strutture
e con società controllate. Inoltre, riportano notizie sui rapporti con le società controllate e collegate, sulla prevedibile
evoluzione della gestione, sui fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio, nonché sugli obiettivi e sulle politiche in
tema di gestione del rischio finanziario, l’esposizione al rischio di tasso, di credito e di liquidità, adempiendo così agli obblighi
di informativa riguardo ai principali rischi per la Società e il Gruppo.
Appositi capitoli sono dedicati allo scenario del mercato televisivo, alle risorse, al quadro normativo, nonché, in particolare,
all’analisi dell’offerta Rai e delle performance del prodotto Tv.
La Relazione è completata dall’esposizione commentata di una sintesi economico-patrimoniale e finanziaria con le motivazioni
degli scostamenti rispetto all’esercizio precedente.
Presso la sede della Società risultano depositate, come disposto dall’art. 2429 (terzo comma) c.c., le copie integrali dell’ultimo
bilancio delle società controllate accompagnate dalle relazioni dei relativi Collegi Sindacali e dalla relazione di certificazione
delle rispettive società di revisione, nonché un prospetto riepilogativo dei dati essenziali dell’ultimo bilancio delle società
collegate. L’esame di tali documenti non ha evidenziato criticità o riserve.
Nella Relazione si evidenzia che il Bilancio della Rai SpA al 31 dicembre 2012 chiude con una perdita di 245,7 milioni di
Euro a fronte di un utile di 39,3 milioni di Euro dello scorso anno, mentre quello consolidato di Gruppo, con una perdita di
244,6 milioni di Euro a fronte di un utile di 4,1 milioni di Euro al 31 dicembre 2011.
L’indebitamento del Gruppo è salito a 366,2 milioni di Euro (272,4 milioni di Euro nel 2011).
Ciò premesso con riferimento all’andamento economico, in sintesi, si desume quanto segue.
Dal lato dei ricavi, si fa rilevare che, per quanto riguarda il canone di abbonamento ordinario, il Ministro dello Sviluppo
Economico, con proprio Decreto del 19 dicembre 2011, ha fissato per il 2012 un aumento di 1,5 Euro, pressoché in linea
con il tasso d’inflazione programmato, portandolo così a 112,00 Euro con positivi riflessi sui proventi nell’ordine di 40 milioni
di Euro, che raggiungono così l’importo complessivo di 1.747,8 milioni di Euro; per la pubblicità, alla flessione di circa 60
milioni di Euro nel 2011, nel 2012 si è aggiunta un’ulteriore pesante riduzione di circa 210 milioni di Euro, riducendosi così
nel complesso a 674,9 milioni di Euro.
Di conseguenza l’incidenza della pubblicità sul totale dei ricavi si è ridotta al 26%, inferiore agli anni precedenti.
Dal lato dei costi – pur scontando gli oneri per grandi eventi sportivi per circa 140 milioni di Euro e l’incidenza di un accantonamento
straordinario di 62,2 milioni di Euro per incentivazione all’esodo del personale deliberata dal CdA a dicembre
2012 – si registra, a perimetro costante, la tendenza anche nel 2012 al contenimento della spesa.
Si è ottenuto, così, un risparmio prossimo ai 110 milioni di Euro che ha consentito di contenere la perdita, ante imposte, a
244 milioni di Euro.
Si fa peraltro osservare che, a fine 2012, le riserve si sono ridotte a 51 milioni di Euro, le quali unitamente al Capitale sociale
di 243 milioni di Euro, portano il Patrimonio netto a 294 milioni di Euro. Le riserve negli ultimi 5 anni hanno subito
una riduzione netta di 320 milioni di Euro come conseguenza del loro utilizzo per il ripianamento delle perdite registrate nel
suddetto periodo.
I Sindaci non hanno mancato di invitare l’Azienda a valutare tutte le modalità di intervento volte a consolidare e incrementare
risparmi di spesa; al riguardo, è da condividere la strategia attuata da parte del management di un riesame delle scelte produttive
che riconducano alla realizzazione nel perimetro aziendale di lavorazioni/produzioni oggi esterne così da saturare le
capacità produttive esistenti. Parimenti sul versante della politica del personale è opportuno continuare a dedicare attenzione
alla valorizzazione di tutte le risorse interne, in linea peraltro con gli obiettivi assunti a base delle incentivazioni all’esodo.
Ritornando all’esame dei ricavi è da sottolineare la perdurante penalizzazione derivante dall’alto tasso di evasione del canone
ordinario stimato per il 2012 nell’ordine del 27% (superiore alla media europea per quasi 19 punti percentuali), con un minor
introito annuo valutabile nell’ordine di 500 milioni di Euro. È auspicabile quindi che vengano presi efficaci provvedimenti normativi
finalizzati a contrastare l’evasione di cui sopra consentendo così alla Rai di perseguire al meglio la propria missione di
Servizio Pubblico, ponendola in condizione di effettuare gli indispensabili investimenti in tecnologia e offerta che l’evoluzione
dello scenario dei media impone in modo sempre più stringente.
Peraltro, sul versante degli investimenti tecnologici la Rai nel 2012 ha completato la costruzione dell’infrastruttura di rete per il
Digitale Terrestre. Tale progetto, ormai esteso all’intero territorio nazionale, ha assorbito risorse per quasi 500 milioni di Euro
che hanno richiesto il ricorso al sistema bancario contribuendo a generare un significativo incremento del livello di indebitamento.
La situazione finanziaria netta di Gruppo a fine 2012 è salita a 366 milioni di Euro contro i 272 milioni di Euro di fine 2011.
Il Collegio osserva che l’investimento di cui sora, attuato in esecuzione delle specifiche disposizioni del Contratto di Servizio
(art. 6 co. 3), sarebbe dovuto essere coperto in modo sostanziale da contributi ex D.Lgs. 296 del 2006, invece si è progressivamente
ridotto nel tempo aggiungendo solo l’ammontare di 60 milioni di Euro circa.
Viene altresì evidenziato che sulla base delle risultanze della “Contabilità separata” (ex art. 47 del Testo Unico dei Servizi di
Media audiovisivi e Radiofonici), certificata da un revisore indipendente e predisposta sulla base dello schema approvato
dall’Autorità di regolamentazione, relativamente all’esercizio 2011, lo squilibrio tra le risorse pubbliche (canone) e i costi
sostenuti dalla Rai per l’assolvimento del Servizio Pubblico ammonta a 278,1 milioni di Euro.
Al riguardo, si rammenta che la sopracitata legge prevede un meccanismo tale da assicurare la copertura integrale, da parte
delle risorse da canone, dei costi sostenuti per le attività di Servizio Pubblico delegate alla Concessionaria. Tuttavia, tale norma,
a oggi, non ha trovato applicazione; dal 2005, anno di introduzione della Contabilità separata, fino al 2011 lo sbilancio
complessivo è pari a oltre 2,0 miliardi di Euro.
Sul punto va rilevato che il Consiglio di Amministrazione, nella seduta del 20 ottobre 2011, ha deliberato all’unanimità di
chiedere al Ministero dello Sviluppo Economico il pagamento del corrispettivo per l’espletamento del Servizio Pubblico radiotelevisivo
ai sensi dell’art. 47 del D.Lgs, 177/2005, nella misura risultante dai costi annuali fino al 2010, pari a 1,7 miliardi
di Euro.
Il Collegio raccomanda di confermare la suddetta iniziativa, aggiornando lo sbilancio con i dati 2011 e di esperire ogni
iniziativa a tutela dei diritti della Concessionaria.
Nel contempo si auspica che in occasione del rinnovo del Contratto di Servizio per il triennio 2013-2015, siano previste
clausole di salvaguardia per evitare la formazione degli sbilanci sopracitati.
Gli Amministratori informano che è stato definito il Piano industriale 2013-2015; al riguardo, il Collegio si augura che le
azioni sottostanti il Piano stesso vengano perseguite con l’obiettivo di ripristinare un sostenibile e duraturo equilibrio economico
prospettico; quanto alle prospettive per l’esercizio in corso esse sono ancora di segno negativo ma in netto recupero
rispetto al 2012.
* * * * *
In definitiva per tutto quanto sin qui esposto e considerato, per quanto di competenza e tenendo presente anche le risultanze
dell’attività svolta dal soggetto incaricato della revisione legale dei conti contenute nella relazione di revisione del
bilancio, esprimiamo parere favorevole per l’approvazione del progetto di Bilancio civilistico al 31 dicembre 2012 che –
come proposto dal Consiglio di Amministrazione – chiude con una perdita di 245.662.838,10 Euro; condividiamo altresì
la proposta del Consiglio, contenuta nella stessa delibera, riguardante la copertura della perdita di Euro 245.662.838,10
mediante utilizzo di:
* * * * *
Infine, facciamo presente che con l’approvazione del presente bilancio termina il nostro mandato. Nel ringraziarVi per la
fiducia che ci avete accordato Vi invitiamo a provvedere a rinnovare il Collegio Sindacale.
Roma, 13 maggio 2013
I SINDACI EFFETTIVI
Dr. Carlo GATTO
Dr.ssa Maria Giovanna BASILE
Avv. Antonio IORIO
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