LE SCARPE DEL PAGLIACCIO ORESTE

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Un pagliaccio dal naso rosso e i capelli arancioni è seduto su uno sfondo blu, accanto alla scritta colorata di verde, viola e bianco "Il Pagliaccio Oreste in Le scarpe del Pagliaccio Oreste, il racconto di Oreste Valente". Indossa una giacca verde acceso e dei pantaloni verde scuro, entrambi con risvolti a righe bianche e rosse. In testa calza un cappellino verde dal quale spunta una margherita e al collo ha un grosso papillon verde a pois viola. Le grandi scarpe sono bianche e rosse.Ehi chi c’è? E che è?
Non sento nulla intorno a me,
Ma ci siete voi, amici ed eroi!
Hola. Olà...Buongiorno... e Buonasera.
Sono Pagliaccio Oreste, vi ricordate?

A milioni ce n’è nel mio mondo Pagliaccio
di storie da narrar. Siete pronti a seguirmi?
Vivo con i piedi per terra e la testa fra le nuvole
Venite con me nei miei mondi fatati per sognar!
Una nuova avventura vi aspetta.

Dalla mia nuvola testè arrivato
Col mio nuovo ombrellino
Qui sono planato.
Un paracadute nuovo fiammante
Mi fa sentire molto elegante.

Una giacca nuova per voi ho indossato
Che Picasso per me ha disegnato.
Tuba e marsina molto eleganti,
Candidi guanti di fili stellati
Con calzoni a quadri sono abbinati.

Ma forse quello che piace di più,
Sono i miei piedi che oggi son blú.
Scarpe? Scarponi? Sandali?
Zoccoli, ciocie o mocassini?
Bizzarre furlane o stivalettini?

Queste che indossa il Pagliaccio Oreste
Sono le scarpe per tutte le feste.
Le lucido sempre a tutte le ore
Ne possiedo di ogni forma e colore
Semplici, eccentriche da suscitare clamore.

Vuoi dal Pagliaccio avere un consiglio?
Dal mio cappello uscirà un coniglio!
Una magia un po’ elementare.
Mettiti comodo per ascoltare
Quello che oggi ti voglio narrare.

Se l’universo tu vuoi esplorare,
A piedi nudi non puoi più restare.
Dopo che hai messo le calze a rigoni
Con una scarpa come la mia
Correndo o volando puoi lasciare una scia.

È forse un po’ grande per il mio piedino,
Meglio era forse solo il calzino
Ma ogni Pagliaccio è come un bambino
Mette le scarpe del suo papà
E chi lo guarda che cosa dirà?

“È Una ciaspola innevata? Una barchetta?
Una bizzarra valigetta?
Una frittella inforcata da una forchetta?”

Sembra fragrante come un panino
Ma se l’addenti ci lasci un canino.

La suola è spessa e con tanti chiodini
Charlot l’ha mangiata come sanno i bambini.
I lacci spaghetti o biscottini?
Brutta la fame ahimè ci dimostra
Che il nostro pensiero la vita giostra!

Se sulla terra tu vuoi viaggiare,
E le bellezze del mondo contemplare,
Scarpe speciali tu devi indossare.
Il tacco a spillo o quello a rocchetto
Ti giocheranno un bello scherzetto. Il Pagliaccio Oreste, dall'abito variopinto, ammira la sua immagine riflessa in un grande specchio dalla cornice rossa, posizionato alla sommità di una collina ricoperta di erba e fiori. Attorno a lui, una moltitudine di scarpe di ogni forma e colore. Tra di esse, un millepiedi di colore verde, sorridente, che indossa scarpine bianche e rosse.

Di pelle di daino o di cavallino
Sono brillanti come un rubino.
Di velluto d’oro e d’argento,
Di lana cotta e con ricami preziosi,
Permettono inchini e balli sfarzosi.

Se come Geppetto non hai un quattrino,
Con un paio di scarpe di scorza di pino,
di midolla di pane un berrettino,
un vestituccio di carta fiorita,
Puoi esser felice della tua vita.

Un Pagliaccio bislacco come Pinocchio
Pavoneggiandosi come un ranocchio
Si mira e rimira davanti allo specchio
Per poi esclamare a tutte le ore:
- Paio proprio un signore! -

Il millepiedi ne possiede a migliaia,
Le lustra con cura per la vecchiaia.
Non vuol far la fine della Befana
Che ogni anno arriva di notte
E ha le scarpe tutte rotte.

Noi pagliacci addirittura
calziamo scarpe oltremisura.
Vorremmo fare bella figura
Ma la finitura della calzatura
Ci fa sembrare una caricatura!

Col sole e col vento, con pioggie e acquazzoni
Poggiam sulla terra i nostri piedoni.
Il passo deciso sulla terraferma,
È il grande equilibrio del Pachiderma!
Ma c’è un’eccezione che la regola conferma.

Lo sai che i pagliacci cinesini
Hanno i piedi piccolini?
Li hanno fasciati fin da bambini,
Indossano calze che sembrano guanti,
Appoggiate su suole molto pesanti.

Una scarpetta perfettamente indossata
E per Cenerentola la vita è cambiata.
Le ballerine stan sulle punte,
le suore ballano a mani giunte.
Fai risuolare le suole consunte!

Il calciatore ha scarpe chiodate,
Il bullo ha gli anfibi con stringhe borchiate.
Crocs, clogs, ugg, infradito, espadrillas
Sneakers, sabot, il modello ci assilla
La moda minaccia la vita tranquilla!

La fotomodella che calca le scene
Di scarpe e scarpette ha stanze piene
Di décolleté con cinturini e catene.
Tacco in cristallo oppur di vernice,
per passi sbilenchi da ammaliatrice.

Ciabatte, pantofole, pianelle e pattíne
Preparan per tutti le brave mammine.
Appena entrato le devi indossare!
Son nelle case dagli anni venti
Per non rigare la cera dei pavimenti.

Negli anni settanta si usava la zeppa
Per camminare fin nella steppa.
L’olandesina è di legno di noce,
Chi scia sulla neve leggero e veloce,
Ai piedi ha scarponi con una stretta feroce.

Finita è la storia che ti ho raccontato
La tua fantasia ho stimolato.
Prendi ora stoffa colla e lacci
Ogni cosa va bene compresi gli stracci!
Create le scarpe! Siam tutti Pagliacci

Con ago e filo, forbici e colla
La tua fantasia di botto decolla
Di tutti i colori e con rossi lacci
La fortuna attrai e il male cacci!
Io vado via... baci e abbracci!

 

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